VIVI
Articolo 3 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Tutto bello e sacrosanto, ma ciò che immediatamente balza all’occhio a chi lavora, vive, tribola, paga le tasse, rispetta il prossimo e le leggi nella nostra Italia è come l’art. 3 della Costituzione, nella maniera più assoluta, non venga minimamente preso in considerazione dalla nostra classe politica, che per l’accanimento con il quale da sempre legifera contro il popolo sembra quasi volerlo applicare alla realtà del Paese in senso rigorosamente contrario a quello indicato dai Padri costituenti.
E’ o non è forse vero, infatti, che ogni provvedimento, ogni legge che esce dalle Camere, invece di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, crea sempre nuovi, gravi e insormontabili impedimenti per il popolo, creando fossati fra le classi sociali?
Non solo, vi pare forse che le nostre leggi favoriscano la partecipazione dei lavoratori alla vita politica, economica e sociale del Paese?
Vi pare che tutti i cittadini abbiano pari dignità sociale e siano eguali davanti alla legge?
A me, a noi di Italia Terra Celtica, pare che le cose stiano esattamente all’opposto!
Viviamo la grande contraddizione di una Costituzione garante della nostra libertà personale, di una Carta che addirittura arriva ad obbligare ogni uomo a far rispettare la propria libertà di pensiero, parola o scrittura e poi abbiamo una classe politica che da buona garante degli elettori che l’hanno espressa e della Carta costituzionale, garantisce al popolo italiano, quale unica libertà, quella di “credersi libero”. Poi, le cose stanno diversamente, molto diversamente, noi abbiamo i politici che di fatto sono i più pagati nel mondo fra i Paesi sedicenti democratici e per contro abbiamo i lavoratori meno pagati; da noi la sanità è un diritto solo per chi se la può permettere, perché da noi si investono i soldi per acquistare autovelox e non per acquistare i macchinari necessari alle ecografie, le T.A.C. e le risonanze magnetiche, la salute del cittadino la si tutela con le multe e non con l’assistenza ospedaliera; da noi basta entrare in un tribunale per rendersi conto che la “legge uguale per tutti” è ormai solo più una favola da raccontare ai bambini, ovviamente se a questi si vuol dipingere una realtà giusta che invece non esiste; da noi le opportunità sono un’esclusiva per i figli dei ricchi e dei potenti; da noi, tanto per tagliar corto, sembra che l’art. 3 della Costituzione sia un semplice e riprovevole errore di stampa a cui i nostri illuminati politici cercano quotidianamente di porre rimedio legiferando in maniera esattamente contraria. Ora serve un sussulto d’orgoglio, bisogna farla finita con questo sistema politico basato sulla corruzione e sulla concussione. La partitocrazia italiana è giunta al capolinea, sono troppe le sue mancanze, le sue colpe, i suoi misfatti, sarebbe da irresponsabili e da masochisti tenerla ancora in vita, serve l’aiuto di tutti per spazzarla via definitivamente, per sostituirla con una vera democrazia federalista, è l’ora che il sogno diventi realtà. Basta con le paure e con i tentennamenti, bisogna trasformare la rabbia e la disperazione in atti concreti, io credo che tutti abbiano un piccolo o grande sogno da coltivare, da accogliere, da inseguire e credo che tutti capiscano che i sogni si possono realizzare solo se si vive in un Paese libero, foriero di opportunità e amministrato in modo corretto. Forse, davvero, come diceva Shakespeare, noi esseri umani siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Perciò, nutriamo i nostri sogni, non soffochiamoli in nome del conformismo o della pigrizia. Nutriamo i nostri sogni e i sogni dei nostri figli perché solo così saremo VIVI!
IL Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau