Vivere nella menzogna
E’ incredibile come tutto ci scivoli addosso, come gli italiani siano capaci di fregarsene di tutto, come riescano a vivere una partita di calcio come una guerra e come, mentre c’è mezzo mondo messo a ferro e fuoco dai più grandi esportatori di democrazia a mano armata, gli Stati Uniti d’America, riescano ancora a far finta di niente nonostante i “piacioni” americani stiano trasformando gran parte del pianeta in un cimitero con lo scopo dichiarato di chiamarlo “Pace e Libertà”.
Certo, nessuno di noi ha la pretesa che gli italiani diventino improvvisamente coraggiosi e, senza che nessun partito e sindacato gli paghi il pullman o il treno e li doti di cartelli, bandiere e fischietti, scendano in piazza per gridare al mondo il loro rifiuto alla guerra ed al terrorismo pianificato negli uffici della C.I.A., però, un minimo, anche un piccolo briciolo di coscienza non sono proprio in grado di mostrarlo, né il popolo elettore, né i partiti romanocentrici che per l’ennesima volta hanno scelto quali loro degni rappresentanti.
Ora, sono circa vent’anni che i nostri alleati a stelle strisce stanno pericolosamente soffiando sul fuoco della guerra, hanno i loro eserciti quasi ovunque e quel che è peggio è che a loro è concesso tutto, quando ad uccidere sono gli americani è a fin di bene, loro, si sa, sono i buoni, tutti gli altri sono i cattivi. A loro è perdonata qualsiasi cosa, dal genocidio di oltre cento milioni di nativi americani alle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, oltre 250 mila morti immediati e qualche milione negli anni futuri, ovviamente quasi tutti civili, donne, bambini e anziani. Gli Stati Uniti d’America, primi nel mondo occidentale per assenza di stato sociale, per consumo di alcolici e stupefacenti, per “incidenti” mortali causati dall’uso delle armi nelle scuole, per malattie e mortalità dovute all’alimentazione, per la manipolazione dell’informazione, per la criminalità e per lo sfruttamento dei lavoratori, si ergono ad esempio per l’intera umanità e là dove non trovano governanti accondiscendenti, felici di essere annoverati fra i loro tanti “ascari”, ricorrono ormai a tappeto all’uso delle armi, arrivando anche, come accaduto in Ucraina nel febbraio 2014, ad organizzare veri e propri colpi di Stato a danno di governi regolarmente eletti e legittimati dal popolo.
Questi, lo dico inascoltato ormai da troppo tempo, sono anni bui, difficili e terribili, anni in cui, un po’ ovunque, sullo stile di vita americano, i popoli vengono relegati a semplici osservatori accondiscendenti, inebetiti dalle droghe, dall’uso sconsiderato di alcolici, dalla dipendenza da internet, dalle lotterie di Stato e dal gioco d’azzardo. Non si vive più per creare qualcosa, per lasciare ai propri figli una Terra migliore, ormai, esattamente come accade da sempre nella “casa dello Zio Sam”, si vive alla giornata nella certezza, più o meno inconscia, che il domani non ci sarà.
Ancora una volta sono stato troppo diretto?
Agli italiani non piace che gli sbatta in faccia la loro congenita vigliaccheria?
Chi se ne frega! Ci sono partiti che vivono di menzogne e promesse, noi no! Quando sarà il momento di Italia Terra Celtica, se mai sarà, certamente l’Italia non starà più a guardare mentre, nel nome degli interessi delle grandi multinazionali e delle grandi banche d’affari, gli americani spianano il mondo. Senz’altro, non avendo la forza per opporci a tale massacro, si uscirà dalla Nato e si ritireranno tutti i nostri contingenti militari all’estero, ora a carico dei contribuenti italiani per miliardi di euro all’anno ed al servizio degli interessi statunitensi. Crediamo nella libertà dell’individuo e nel rispetto delle diversità e mai saremo servi o alleati di coloro che, ultimi nel mondo occidentale, con grande fatica, dopo gli omicidi di James Earl Chaney, Andrew Goodman, Michael Schwerner, Malcom X e Martin Luher King, sono riusciti a riconoscere l’uguaglianza fra bianchi e neri ai quali nel 1965, dopo che a migliaia erano stati mandati a morire sui fronti della prima e seconda guerra mondiale e sui fronti della guerra di Corea e del Vietnam, è stato anche concesso il diritto di voto!
Lo so, ora in Italia si discute solo di chi sarà a governare il Paese dopo le elezioni del 4 marzo, di mancanza di lavoro, di tasse, di ingiustizie varie, di buche sulle strade di Roma, dell’isola dei famosi e, immancabilmente, di calcio. Per carità, tutti argomenti più o meno validi, però, o si prende coscienza che la politica interna passa anche e soprattutto dall’indipendenza da Nato e Unione Europea o altrimenti si può continuare così, a lamentarsi continuamente di tutto ciò che non va ed a massacrarsi il cervello con i reality, il calcio, whatsapp, facebook e quant’altro.
Torre C.se 12 aprile 2018
Il Segretario Federale
Paolo Bini