Troppi leccaculo e pochi ribelli, avviati verso il disastro ciarlando solo di cazzate
Ora, mentre siamo tornati alle libertà garantite nel ventennio fascista, quando si poteva lavorare e rivendicare i propri “diritti” solo se in possesso della verde tessera voluta da Mussolini. Mentre si è costretti a fare politica, quando contrari al regime imposto da Draghi, come fu a suo tempo per i “carbonari”, nell’attesa di essere presto prelevati e uccisi dai bravi ragazzi in divisa che, invece di difendere la Costituzione, difendono la dittatura, ci si muove come si può, sapendo che ormai è reato punibile con oltre cinque anni di carcere dissentire dalle decisioni governative. Cosa volete, sarà che ho nelle vene il sangue ribelle di mio nonno materno, che preferì il carcere, deportato in quel di Genova e il rogo dell’abitazione, alla tessera del fascio, ma proprio non riesco a digerire l’imposizione del “vaccino anti covid” quale passaggio necessario per tornare a godere della libertà. Io credo che tutto stia andando a rotoli; che il lavoro, vaccino o no, stia diventando un miraggio; che gli stipendi e le pensioni della gente comune non siano più sufficienti a condurre una vita appena dignitosa; che la nostra fornitura d’armi all’Ucraina, un Paese governato dai nazisti, sia una follia e che se le cose vanno malissimo è perché ci sono decine di milioni di leccaculo e pochissimi ribelli.
Oggi poi, non si può neanche affermare che manchi l’informazione, perché se è vero ed è vero, che i media mainstream sono ormai solo più strumenti di propaganda in mano al restaurato regime nazifascista, è anche vero che, volendo spendere un po’ del proprio tempo nella ricerca della verità, tutti potrebbero rendersi conto che mai, nella storia dell’umanità, ci sono state così tante informazioni accessibili. Fatta tale considerazione, però, devo anche dire che mai, nella storia dell’umanità, ci sono state tante persone, come nella nostra epoca, che hanno rifiutato la ricerca della verità, quasi che il medico di famiglia gli avesse detto che potrebbe fare molto male conoscerla.
In ogni caso, vista la cattiveria mostrata da questo Governo e da tutti i suoi reggicoda nei confronti degli italiani che non hanno intenzione di rinunciare alla propria libertà ed a decidere, sempre nel rispetto delle libertà altrui, cosa può essere meglio per sé stessi, vorrei ricordare le parole pronunciate e messe nero su bianco il 13 dicembre 1946 da uno dei Padri Costituenti, Aldo Moro: “Si precisa come al singolo, o alla collettività, spetti la resistenza contro lo Stato, se esso, avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi.” Quindi, secondo Moro e tutti i Padri Costituenti, non poteva esserci legge che andasse in palese contrasto con la Carta Costituzionale e se ciò avesse mai dovuto verificarsi, sarebbe, come certamente è, giusto e legittimo resistere!
A tal proposito si avvicina il 25 aprile, la “Festa della liberazione”; la Festa che è sempre stata motivo di divisione fra gli italiani sedicenti di sinistra, osannanti la resistenza partigiana, quelli moderati che attribuivano, molto più realisticamente, la “liberazione” all’intervento militare anglo-americano e fra quelli sedicenti di destra, che hanno sempre voluto sottolineare che tutti, anche chi fino alla fine aveva vestito con orgoglio la camicia nera, non poteva non essere ricordato in tale ricorrenza come un caduto per la libertà.
Nei fatti siamo arrivati all’aprile 2022 e siamo tornati indietro, grazie alla finta sinistra, vera estrema destra, rappresentata da Letta, Zingaretti, Speranza, Boldrini, Grasso, D’Alema, Fratoianni, Renzi ecc.; grazie al qualunquismo di Forza Italia e all’assoluta mancanza di responsabilità di 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia, ai tempi in cui era proibito avere un’idea propria ed ancor di più era proibito renderla pubblica. Viviamo ogni giorno alle prese con una censura sempre più asfissiante, della quale certamente non si accorgono le masse rincoglionite dal sistema di vita importato dagli Stati Uniti d’America, ma della quale si accorgono coloro che non hanno rinunciato all’uso del cervello. Questo fa si che si vada incontro ad un suicidio di massa, procurato dalle Istituzioni attraverso l’imposizione del “vaccino anti covid” obbligatorio e ad un conflitto bellico con la Russia che, se mai divenisse realtà come pare auspicare questo Governo, in circa due ore porrebbe fine all’Italia. A Roma, gente come Draghi e Mattarella questo lo sanno benissimo, ma evidentemente credono di potersi salvare, altri, tipo Di Maio, Meloni, Salvini e chi più ne ha più ne metta, sono talmente idioti da non capire neanche cosa sta succedendo, da non rendersi nemmeno conto di dove hanno, con la loro cialtroneria, precipitato il Paese e milioni di italiani, certamente imbecilli per tutto quello che hanno lasciato fare a dei politici incapaci e, come spesso informano le cronache, corrotti, ma non per questo utilizzabili come carne da macello.
Comunque da noi continua tutto, più o meno, come se niente fosse, continuano gli inguardabili talk show politici che danno spazio ad insulsi personaggi senza arte né parte, unicamente capaci di vomitare odio su chi vorrebbe un’informazione corretta sulla guerra in Ucraina e sui milioni di italiani che rifiutano di farsi inoculare un siero genico sperimentale, per la somministrazione del quale, le stesse case farmaceutiche produttrici, raccomandano la prescrizione medica; continua la folle propaganda terroristica che vorrebbe il “covid19”, virus che uccide solo con la complicità medica, il flagello dell’umanità; continua addirittura la propaganda, ormai ritenuta falsa in tutto il mondo, che vorrebbe i “vaccini anti covid” utili a scongiurare il contagio, che invece, dopo la terza dose, rendono praticamente certo. Alla fine, questa è l’Italia partorita da innumerevoli consultazioni elettorali nelle quale gli elettori hanno sempre cercato di farsi rappresentare dal peggio disponibile sulla piazza. Questa è l’Italia che ad ampie falcate, sempre che una guerra contro la Russia non la spazzi definitivamente via dalla faccia della terra, sta andando incontro all’obbligo della nuova tessera fascista denominata alla bisogna “green pass”; all’identità digitale, ormai prossima come ha fatto sapere il Ministro per l’innovazione tecnologica Vittorio Colao; alla soppressione dell’uso del contante; ai bonus sociali(?); alle multe per chi rifiuterà il “vaccino anti covid”; al divieto di disobbedire; al divieto di pensare; al divieto di parlare; al divieto di leggere ciò che il regime ritiene disinformativo, ma nel contempo, alla possibilità di poter gettare via la propria vita con gli incentivi istituzionali, attraverso l’uso spregiudicato di droghe, alcolici e farmaci, esattamente come negli Stati Uniti d’America dove, come pubblicato già nel 2018 dal Corriere della Sera che riportava, ad opera di Milena Gabanelli e Andrea Marinelli, un’inchiesta elaborata grazie a dati forniti dal “CDC”, a causa di overdose da eroina e farmaci, moriva una persona ogni 12 minuti.
Il Segretario Federale
Paolo Bini