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Tranquilli, tutto tornerà come prima, magari anche peggio

by / giovedì, 19 novembre 2020 / Published in Cultura e informazione

Siamo stati sereni, abbiamo passato l’estate come se nulla fosse mai accaduto, ma improvvisamente, il virus, che ha distrutto la nostra già fragile economia come una stagione di bombardamenti, pare voler tornare a far visita al nostro Paese e da quel che filtra dalle mura dei Palazzi governativi, pare intenzionato a farlo in determinati e precisi orari, più o meno individuati dal nostro Premier e dai nostri Ministri competenti in materia, fra le 21.00 e le prime ore del giorno successivo. Ora, probabilmente non sarà, almeno ce lo auguriamo, ma da ciò che riportano i bene informati sembra che all’orizzonte si stagli un nuovo giro di vite nei confronti di tante attività che miracolosamente erano sopravvissute alla prima ondata del “covid19”. Intanto, anche se nulla ancora c’è di ufficiale, è praticamente certo che la data di fine stato d’emergenza, inizialmente individuata nel 15 ottobre, si rivelerà l’ennesima previsione sbagliata del nostro esecutivo e che probabilmente verrà spostata a gennaio 2021 con buona pace dei tanti che ancora riescono ad individuare in questo governo delle microscopiche particelle di democrazia e rispetto del popolo. Così, mentre banditi di ogni genere continuano e continueranno imperterriti a delinquere certi dell’immunità garantitagli da questa classe politica, presto rivedremo le forze dell’ordine per strada a comminare multe e ammende pesantissime a passanti senza mascherina ed a proprietari di locali rei di non riuscire a controllare il comportamento dei loro clienti. Rivedremo le attente ronde della Polizia municipale, tanto pronta a colpire automobilisti che indisciplinatamente viaggeranno sulla propria auto in compagnia di amici senza mascherina, quanto pronta a girarsi dall’altra parte in presenza di spacciatori di droga che continueranno tranquillamente, alla luce del sole, a vendere morte senza nessuna protezione sul viso. Insomma, continueremo ad assistere alla devastazione economica e morale del nostro Paese, ormai destinato a vedere calare il suo prodotto interno lordo ben oltre il 10%; ormai destinato a vedere polverizzato il suo sistema sociale e il tutto mentre si è trascorsa l’estate senza che la nostra classe dirigente abbia fatto nulla per migliorare il sistema sanitario pubblico, anzi, sbeffeggiando infermieri, medici e paramedici ai quali si erano promesse ricompense, oltremodo meritate per avere messo in gioco la loro vita, sempre in prima linea, senza orari, senza permessi e senza ferie per supplire alla colpevole mancanza della mano pubblica, tanto abile ad infilarsi nelle tasche degli italiani, quanto ancor più abile a non riconoscere niente a chi, nonostante tutto, ha sempre lottato per salvare vite umane, spesso rimettendoci la propria.

Insomma, siamo stati sereni, come al solito i più non avevano capito che non era finita, non avevano compreso che questo virus, ovviamente di umana creazione, certamente non utile a creare economie floride, è senz’altro utile, grazie a classi politiche inette, incapaci e corrotte, all’instaurazione di un’ordine di potere politico globale, dove gli stati saranno semplici recipienti di persone, che vivranno nell’illusione della libertà e della democrazia grazie al fatto che gli verrà garantito l’inganno del voto. L’esempio al quale tutto il mondo, certamente quello occidentale si rifarà, sarà quello statunitense, enorme Paese, abitato da circa 330 milioni di persone, equamente, nella quasi totalità, divise fra tossicodipendenti e alcolisti. Nessuno creda, perché se lo credesse a mio modesto avviso sarebbe un misero idiota, che tutto quanto sta accadendo e accadrà sia figlio della sventura o del fato, le reazioni degli inetti governi europei, non ultimo quello italiano, rispetto alla pandemia da “covid19”, sono state inappropriate, figlie dell’incompetenza, dell’arroganza e dell’ignoranza, non per caso, non per sfortuna, ma perché dettate da un potere economico transnazionale che fa capo alle grandi banche d’affari statunitensi, che in questa pandemia, già simulata dai nostri amiconi a stelle e strisce nell’ottobre dello scorso anno sotto il nome di “ncov-2019”, sotto la conduzione del “John Hopkins Center for Health Security” in partenariato con la “B. & M. Fondation” e il “World Economic Forum”, vedono l’opportunità d’imporre il loro progetto politico senza che questo sia discusso ed esposto.

Tutto ciò, se vogliamo, ha origini lontane, soprattutto per i più che amano vivere lasciando sempre ad altri il compito di pensare e capire; soprattutto per i tantissimi che non ricordano, tanto per fare un esempio, nemmeno i nomi degli ultimi 5 Presidenti del Consiglio italiani, infatti, “il confinamento generalizzato obbligatorio” venne concepito più di 15 anni fa durante l’amministrazione Bush, non come strumento propedeutico alla salvaguardia della salute pubblica, bensì per simulare la militarizzazione della società americana durante un attacco bioterroristico.

Ora, tutto può essere, la verità certamente non la sapremo mai, ma io credo, alla luce del fatto ineludibile, che nessuno Stato al mondo sta facendo qualcosa di concreto, se non contare il numero dei contagi e dei morti, che ogni cosa sia ripartita dalla simulazione voluta dall’amministrazione Bush e dal piano, concepito più di 20 anni fa dal capo del laboratorio farmaceutico “Gilead Science”, Donald Rumsfeld, anch’esso non voluto per motivi legati alla salute pubblica, ma voluto allo scopo di riprodurre, adattata in via sperimentale agli Stati Uniti d’America, la finanziarizzazione globale dell’economia.

Il virus di cui il mondo sembra non riuscire a liberarsi, è comparso improvvisamente mentre gli States erano economicamente in ginocchio, prostrati di fronte alla Cina, verso la quale un giorno si e l’altro pure Donald Trump minacciava embarghi e incompressibili sanzioni economiche per lesa maestà; mentre gli Stati Uniti si dibattevano stritolati da un debito pubblico enorme, anch’esso detenuto quasi totalmente dalla Repubblica Popolare Cinese.

Serviva qualcosa, qualcosa di grosso, qualcosa di losco, i nostri alleati yankee avevano già provato a portare alle stelle la tensione con la Russia ribaltando il governo democraticamente eletto in Ucraina; avevano già messo alla fame il Venezuela costringendo il mondo occidentale ad imporre un’embargo rigidissimo nei confronti del Paese sudamericano; avevano già gettato le basi per scatenare la rivolta che in questi giorni sta avendo luogo in Bielorussia al fine di ribaltare l’esito delle elezioni presidenziali e non ultimo, dopo aver sanzionato con embarghi economici la Russia e tutti i Paesi  ad essa politicamente vicini, avevano provveduto, attraverso un attentato da loro ribattezzato “raid”, all’uccisione del generale iraniano Qassem Suleimani, quindi, in completa assenza di un’informazione degna ti tale definizione sulla pandemia da “covid19”; in assoluta mancanza di qualsivoglia attendibilità verificabile; in piena latitanza di scelte governative efficaci e comprensibili, certi di non essere padroni della verità, ma altrettanto certi della nostra obiettività e soprattutto della nostra sincerità, crediamo sia senz’altro il caso di non scartare nessuna ipotesi sul perché nel mondo, nazioni sedicenti super evolute ed ancor più, nazioni che sino a ieri si arrogavano il diritto di imporre ovunque, anche con l’uso delle armi, il loro stile di vita, ad oggi pare siano unicamente capaci di brillare agli occhi di tutti per la loro grande incapacità di gestire il devastante contagio di questo non più “nuovo coronavirus”.

La politica, al di là di sconcertanti e molteplici parole senza nessun significato, nei fatti, sta sfruttando la campagna pubblicitaria di disinformazione sulla diffusione del “covid19”. Ha creato un clima di incertezza e di paura in tutto il mondo, le grandi multinazionali e le grandi banche d’affari stanno rastrellando denaro come non mai, i cittadini, inebetiti da anni di disinteresse verso la cosa pubblica, l’amministrazione e la politica, sono sempre più in difficoltà e credo che pochi riescano a rendersi conto che molto probabilmente quanto sta accadendo è semplicemente frutto di una scelta strategica fatta dai padroni della finanza mondiale i quali, di fronte al fatto inoppugnabile che ci si trovava ormai da mezzo secolo di fronte ad un pianeta Terra i cui tre quarti abbondanti della popolazione continuavano a morire di guerre, stenti, fame e malattie, si sono trovati di fronte alla scelta se gettare le bombe o un virus, pare che abbiano scelto quest’ultimo e saranno loro che giudicheranno se e quanto sarà stato sufficiente.

La gente, tutta quella che gente che sin qui ha sempre preferito impegnarsi con accanimento nel non far nulla e nel non capire nulla, potrà continuare a stare tranquilla, si metta la mascherina e si igienizzi le mani finché gli diranno di farlo, finché non annunceranno la scoperta di un vaccino miracoloso, magari che abbisognerà di un richiamo annuale obbligatorio e tutto tornerà come prima e perché no, peggio di prima.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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