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Siamo sempre più americani

by / martedì, 18 febbraio 2020 / Published in Giustizia e società

Dunque, per i pochi che il cervello all’ammasso non lo vogliono portare, accettando per questo di pagare le conseguenze sulla propria pelle, credo che sia oltremodo chiaro quanto l’intero pianeta abbia in questo difficile momento bisogno della democrazia a stelle strisce. Cosa sarebbe stata l’Europa e in particolare l’Italia senza gli Stati Uniti d’America?

Se gli americani non avessero deciso, per il bene di tutti noi, di insegnarci tutto ciò che sanno in campo culturale, sulla moda, sul rispetto della natura e del prossimo, in campo enogastronomico, tecnologico e medico, saremo stati semplicemente degli europei e noi, in particolare, semplicemente degli italiani.

L’abbiamo davvero scampata per un soffio, sarebbe stata una tragedia!

Da loro abbiamo solo da imparare, pensate, da noi ci si lamenta, soprattutto l’Inps, che siamo un Paese di vecchi, gli italiani vivono troppo e per di più, avendo versato i contributi nelle casse dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, pretendono anche la pensione tutti i mesi, decisamente scandaloso!

Pensate, un recente studio pubblicato sul “Jurnal of the American Medical Association”, invece, ha reso noto che negli U.S.A. l’aspettativa di vita è in continua diminuzione, come sempre gli americani sono molto più avanti di noi! Poi, il fatto che le statistiche riguardanti l’aspettativa di vita siano decisamente influenzate da quelle che loro chiamano “Deaths of despair” (morti da disperazione) non deve influenzare i malpensanti. Gli americani, come al solito, ci hanno visto lungo e mentre qui da noi è tutto un affannarsi del regime partitocratico, ininterrottamente alla ricerca della ricetta giusta per farci diventare tutti americani il più in fretta possibile, loro, sono andati giù decisi, sono gli stessi medici, le stesse case farmaceutiche, che hanno reso possibile lo splendido risultato di circa 130 morti al giorno (dati dell’O.M.S.) per overdose da farmaci ai quali, dato non trascurabile, bisogna poi aggiungere un morto ogni 12 minuti per overdose da eroina e poi, cosa che rende certa l’impossibilità d’invecchiare del popolo americano, la nascita ogni 15 minuti di un bimbo che presenta, già appena uscito dal grembo materno, chiari sintomi di astinenza da oppioidi.

Insomma, decisamente “bella gente”, come fanno alcuni di noi ad avere ancora delle reticenze sullo stile di vita a stelle e strisce?

Noi di Italia Terra Celtica, unici in Italia a non volerne assolutamente sapere; unici a rivendicare il diritto alla pensione per le donne non oltre i 28 anni e per gli uomini non oltre i 30-35 anni a seconda della tipologia di lavoro svolto; unici a volere l’azzeramento degli sprechi di denaro pubblico devoluto in sussidi, pensioni fasulle, redditi di cittadinanza, bonus di svariata natura e sostegni vari a decine di migliaia di “rifugiati politici” con l’unico scopo di comprare voti, siamo decisamente fuori luogo, antistorici, legati ad un modo di gestire le risorse pubbliche antiquato e fuori da ogni “moda politica” contemporanea. Non riusciamo proprio ad adeguarci e dire che gli italiani, con le loro scelte politiche, che valgono molto più di mille parole, in questi anni il segnale ce l’hanno mandato ripetutamente.

Insomma, siamo nati nell’ottobre del 2005, ma siamo nati vecchi, ce ne faremo una ragione, lungi da noi voler insegnare qualcosa agli italiani, le loro scelte elettorali, le loro convinzioni politiche d’altronde si sono rivelate sempre azzeccate. Viviamo in un “grande Paese” al riparo dalla crisi economica, un Paese sicuro dove non si rischia di essere rapinati e truffati, dove la giustizia, la sanità e la scuola sono di primordine e poi, ci stiamo avvicinando a grandi falcate al modello americano, siamo diventati primi in Europa e terzi nel mondo per il consumo di cocaina e anche il lavoro, finalmente, come da sempre negli States, è ormai quasi esclusivamente precario.

Italia Terra Celtica, decisamente, rappresenta solo poche migliaia di ottusi italiani che rimangono legati al vecchio, decrepito concetto che vuole che a pagare la cena sia chi la consuma o chi la offre di sua volontà.

Cosa volete, ormai non ci cambia più nessuno, siamo così, antiquati, pensate che noi la beneficenza la facciamo ancora a chi vogliamo e siamo così beceri che rifiutiamo il concetto tale per cui lo Stato, da sempre, usa in maniera coatta i denari dei cittadini per farla a chi, i governanti di turno, ritengono più opportuno farla.

Siamo così antistorici che non ci sta bene nemmeno rimanere nell’area euro e nella Nato; non siamo neanche d’accordo sulla gestione dell’Inps, riteniamo scorretto che ci sia chi è obbligato a versare per la propria pensione, pena severe sanzioni, e chi, non avendo mai versato nulla, sia poi il destinatario di trattamenti pensionistici, bonus e sovvenzioni varie rese possibili dai denari versati da altri.

Pensate, per la sinistra italiota siamo di destra perché vorremmo i banditi rigorosamente dietro le sbarre e per la destra, sempre italiota, siamo di sinistra perché vorremmo tutelati e migliorati i diritti dei lavoratori. Insomma, noi siamo Italia Terra Celtica, l’unico movimento federalista italiano che prima della destra e della sinistra cerca di metterci il buon senso, poi, lo so, siamo profondamente poco innovativi, lontanissimi dallo stile di vita americano, ma una ragione noi ce la siamo fatta, gli italiani, invece?

Torre Canavese 03 febbraio 2020

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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