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Sempre dalla parte di chi lotta per la Libertà e per il Lavoro

by / venerdì, 30 aprile 2021 / Published in Economia e lavoro

Dicono che protestare contro le chiusure imposte dal governo non aiuta e soprattutto dicono che non è legale, ma io credo che che la protesta, quando motivata da ragioni trascendenti quali la necessità di giustizia, non solo è sacrosanta, ma serve proprio ad evitare violenze future da parte di chi, in questo lungo periodo governato più dalla pandemia che da ragionate scelte governative, ha perso tutto; da parte di chi non riaprirà più la sua attività e da parte di chi non riesce nemmeno più a fare la spesa. Mai come in questo momento si è notato come il Paese legale non riesca più a rappresentare il Paese reale. Il Paese legale ha scelto di dilapidare centinaia di milioni di euro nei banchi a rotelle e nel cash back, il Paese reale avrebbe avuto bisogno di unità ospedaliere rivolte ai soli malati covid; avrebbe avuto bisogno di scelte governative comprensibili, mentre invece, ancora oggi, non si capisce il perché della chiusura dei ristoranti;  non si capisce il perché gli Autogrill siano immuni da contagio più delle sale sterili degli ospedali e non si capisce il perché, chi vende abbigliamento non può mettere un banco al mercato come concesso a chi vende generi alimentari, insomma, in questo lunghissimo anno si è capito una sola cosa, chi fa politica, vuoi a Roma, vuoi in Regione, è lontanissimo dai problemi reali dei cittadini. Vanno tutti avanti a colpi di slogan mentre ci sono milioni di persone che hanno perso il lavoro, mentre ci sono migliaia di attività che hanno chiuso e che chiuderanno. Io non potevo tirarmi indietro dalla protesta, sono un Sindaco, ma sono anche un ristoratore e non potevo lasciare soli i tanti che fanno lo stesso mio mestiere e che ora sono in ginocchio; non potevo essere assente e soprattutto, anche da Primo cittadino di Ozegna, ho voluto portare nella protesta la voce della mia gente, stanca degli arresti domiciliari imposti attraverso le “zone rosse”; stanchi, i commercianti e gli esercenti del mio Comune come di tutto il Canavese, di tutto il Piemonte, ma anche di tutta Italia, di non sapere cosa potranno fare domani. Ho l’impressione che i tanti “scienziati” della politica, dell’economia e della sanità,  che di questi tempi fanno e disfano sempre in nome della “salute dei cittadini”, non abbiano ben chiaro una cosa, i ristoranti, come anche tante altre attività, non sono come i video giochi, non si accendono o si spengono con un semplice interruttore, nossignori, c’è bisogno di pianificazione, si deve fare la spesa, vanno comperate le materie prime, va richiamato il personale, in parole povere, bisogna organizzarsi e bisogna farlo bene. Arrivati dunque a questo punto di degrado in cui la politica, espressione della partitocrazia romanocentrica, può essere tutto ma sicuramente non sinonimo di Libertà e può rappresentare tutto ma sicuramente non la società civile, qualcuno mi deve spiegare dove i nostri politici, gente che ha più lauree e master che denti in bocca, hanno portato a termine con profitto i loro studi. Quale laureificio ha potuto mandare in giro simile gente, devastante, semplicemente devastante se messa alla guida di una Nazione o di una Regione?! In ultimo, auspicando una maggiore collaborazione con le istituzioni superiori; auspicando una seria pianificazione degli interventi di cui abbisogna il Territorio, facendo presente che sarò sempre disponibile a lavorare per il bene dei miei concittadini e della mia categoria lavorativa, voglio ringraziare le forze dell’ordine per la pazienza, per la serietà e per la professionalità dimostrate nel loro intervento in occasione della manifestazione che la mattina del 19 aprile scorso, sulla tangenziale di Torino, è arrivata a sfiorare il blocco del traffico.

Laurence Olivier ci ha regalato una massima ancora molto attuale: “La vita è lotta e tormento, delusione e sacrificio, tramonti dorati e fosche tempeste” Quindi, una cosa è certa, farò, faremo tutto il possibile perché i nostri figli possano sempre avere la tavola apparecchiata, perché possano andare a scuola e perché possano vivere liberi in un Paese democratico.

Sergio Bartoli

Sindaco di Ozegna

Responsabile Federale Enti Locali I.T.C.

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