Ripartiamo dal nostro più grande dovere
Io credo di avere nei confronti di mio figlio un grande dovere, un dovere che tutti hanno nei confronti dei loro figli, un dovere difficile, ma esaltante e meraviglioso.
Io cerco di non sottrarmi ad esso, anche se devo dire, molti genitori, per mancanza di spiritualità o per menefreghismo e qualunquismo lo fanno volentieri e con incredibile e deprecabile disinvoltura. I risultati di ciò sono sotto gli occhi di tutti, anche se molti nella loro cecità, pur non rinunciando mai a lamentarsi, non individuano in loro stessi la causa di ciò che gli accade, di ciò che accade ai loro figli e di conseguenza all’intero Paese. Il dovere, il grande e meraviglioso dovere è quello di educare, è trasmettere un sapere o una tradizione per vedere sorgere una creatività nuova e diversa: l’avvenire!
Educare è aiutarlo ad amare, ad amare ciò che è differente; è accompagnarlo per mano; è seguirlo, anche solo con lo sguardo; è costruire un uomo o una donna che prenderanno la loro forza da ciò che oggi i genitori sapranno dargli.
Educare è far crescere sulle proprie radici, è indicare una strada, mostrare dei punti di riferimento e lasciarli partire.
Educare è dargli forza, energia, mostrargli cos’è il coraggio, parlargli delle proprie esperienze, spiegargli l’uguaglianza, farlo crescere senza la paura del diverso.
Educare è spiegargli che mai dovrà rinunciare alla LIBERTA’ perché VIVERE non è “trascinare”, “strappare”, “rosicchiare” la vita, VIVERE è assaporare l’avventura della libertà senza rinunciare mai alle proprie idee, ai propri sogni e ai propri progetti. VIVERE è amore, è rispettare le libertà altrui e questo lo possono fare solo gli uomini liberi!
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau