Rappresentati da nessuno, dovremo scegliere tra “pace o condizionatori”, mentre direi che l’ora del risveglio è già suonata da tempo, ma quasi nessuno l’ha sentita!
La frattura tra il governo e il popolo, i suoi bisogni, le sue necessità ed i suoi interessi, credo che sia ormai insanabile. Draghi è stato ricevuto, sia a Napoli il 29 marzo che a Torino il 05 aprile, dagli inchini reverenziali dei rappresentanti delle Istituzioni, ma anche e soprattutto, dalle proteste popolari. La gente comune, quella che grazie a lui ha perso il lavoro, o essendosi dovuta vaccinare forzatamente, ha perso la salute e sta facendo la fame, non gli ha risparmiato la contestazione ricoprendolo d’insulti, giusto per ricordargli che nessuno lo ha eletto e che il popolo non si sente né rappresentato, né tutelato dal suo Governo. Napoli e Torino hanno voluto sottolineare come non possa più esserci possibilità di dialogo tra il popolo ed i suoi aguzzini, che a Torino, ancora una volta, non hanno mostrato nessuna pietà e nessuna voglia di dialogare con le gente che che ha sempre pagato le tasse per mantenerli. L’hanno fatto come si faceva in epoca fascista, lanciando la carica della polizia in allestimento antisommossa, armata di manganelli e alla bisogna di armi da fuoco, contro i manifestanti, fra i quali la maggioranza erano donne, giovani e anziani, tutti disarmati e tutti rigorosamente presi a manganellate. Così facendo, anche i sindaci ed i rappresentanti delle Regioni, hanno gettato la maschera e manifestato il massimo disprezzo per i loro elettori. Credo si sentano forti, hanno le armi, hanno mostrato di usarle senza nessuna remora, credono di poter continuare ad imporre qualsiasi cosa attraverso il terrore e il manganello.
Ora le cose potrebbero anche stare così, questi tempi potrebbero avere una lunghissima durata, d’altronde la storia ci insegna che neanche tanti anni fa ci volle un ventennio di soprusi, bastonate, violenze, repressioni, guerra e milioni di morti, prima che gli italiani trovassero il coraggio di ribellarsi, quindi, nulla da stupirsi se gente come Draghi fa e disfa a proprio piacimento calpestando la vita di un intero popolo.
Non so, sarà forse la paura di perdere tutto, non capendo che a lasciar fare, perdere tutto, anche la vita, diventa la sola certezza. Sarà la vigliaccheria, ma i vigliacchi, anche questo è abbondantemente documentato dalla storia, non hanno mai fatto un bella fine. Sarà la voglia di emergere di tanti “piccoli uomini” disposti a tutto, Di Maio docet, ma anche qui sappiamo che i “piccoli uomini” sono sempre stati utilizzati, a obiettivo da raggiungere mancato, come vittime sacrificali e sacrificabili, che i “grandi manovratori” non hanno mai esitato a dare in pasto alle folle inferocite.
Una cosa è certa, non si può aspettare che ci vengano a prendere casa per casa! Anche altre cose stanno diventando certe, la Medicina in Italia è ormai rappresentata da gente alla quale la laurea andrebbe ritirata per indegnità morale e professionale, da gente che si è offerta, in cambio di “30 sporchi denari”, di iniettare la morte nel corpo di milioni di donne, uomini, anziani, adolescenti e bambini. Abbiamo anche la certezza di ritrovarci nuovamente alle prese con le squadracce di camice nere, gente che veste per ora divise diverse, ma che non esita a far rispettare, troppo spesso con l’uso del manganello, leggi che olezzano di fascismo. Abbiamo la certezza che l’unico rappresentante della Sinistra a sedere nelle aule parlamentari è il Senatore Emanuele Dessì, tutto il resto, a parte pochissimi uomini e donne al di sopra di ogni schieramento come ad esempio Vittorio Sgarbi, è destra, la peggior destra mai vistasi all’opera, oltretutto nemmeno schierata su un ipotetico fronte nazionalista in quanto completamente asservita alle convenienze dell’Europa e della NATO. Per farla breve, non ci si può ridurre ad avere Parlamento, Senato e tutte le Istituzioni occupate dalla destra, perché quando non esiste contraddittorio la libertà viene meno. Non si è tutelati nella salute, nell’istruzione, nella politica, nel lavoro e in tutto ciò che è la vita. Viviamo non a caso immersi nell’odio propagandato ventiquattro ore su ventiquattro dai media mainstream; non a caso la Costituzione è stata calpestata e vilipesa senza che nessuno avesse la forza d’impedirlo; non a caso se la si pensa in maniera diversa da come, invece, viene indicato si debba pensare, non si ha accesso ai grandi organi d’informazione se non per farsi sbeffeggiare da conduttori e giornalisti di infimo ordine. Non a caso viviamo tempi bui, rappresentati da un governo eletto da nessuno, da partiti che hanno tradito il patto con i loro elettori, avviati tristemente sulla via di una guerra che non ci appartiene, spinti a odiare un nemico, la Russia, che non è nostro nemico, con un Premier, in evidente cortocircuito, che interviene nelle Aule Parlamentari, col tono del grande statista, dicendo che la scelta è fra “ pace e condizionatori”, non so a Voi, ma a me ha ricordato la Regina francese Maria Antonietta, quando, informata che la causa della crescente protesta popolare era la mancanza di pane, non esitò a rispondere: “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils manent de la brioche.” Tradotto: “Se non hanno pane, che mangino brioches.”
Il Segretario Federale
Paolo Bini