FORGOT YOUR DETAILS?

Probabilmente siamo inutili e la strada maestra è questa

by / giovedì, 13 giugno 2019 / Published in Giustizia e società

Con la campagna elettorale ormai nel cestino, che ha visto la grande affermazione della Lega, ora, dopo aver sentito di tutto e di più, dopo gli indecenti festeggiamenti per la Festa della Repubblica, quest’anno dedicata ai tanti che hanno sempre e solo vissuto a scrocco, beatamente alle spalle dei lavoratori italiani, a loro volta, perennemente, solo tartassati e spremuti senza oggi neppure più il diritto di poter andare in pensione ad un’età che non sia prossima alla morte, ci tocca, volenti o nolenti, prendere atto che dal dopo guerra ad oggi, la vera “festa” alla Repubblica l’hanno fatta i partititi romanocentrici, quelli che c’erano e quelli che ci sono, da sempre schierati in favore di un’unità nazionale, unicamente voluta per avere garantita la possibilità di continuare a razziare indisturbati i denari dei contribuenti.

I fatti parlano chiaro, molto più delle parole, e ci indicano inequivocabilmente che gli italiani alla politica non chiedano altro, infatti solo da noi, volontariamente, attraverso il voto, si tiene in vita un sistema partitocratico che negli anni è sempre e solo riuscito ad aumentare le tasse ed a peggiorare le condizioni sociali, economiche e finanziarie del Paese. Tradotto, perché versare i contributi Inps se poi questi vengono impiegati per corrispondere ad altri trattamenti pensionistici assolutamente immeritati e sussidi, se possibile, ancor meno meritati? Forse per masochismo, per rincoglionimento spicciolo, ma senz’altro non per solidarietà, perché la solidarietà è l’individuo, avendone le possibilità, a decidere a chi destinarla e non uno Stato che da sempre ha dimostrato, sempre con i fatti, di fregarsene altamente delle sorti e delle condizioni di vita dei suoi cittadini.

Vogliamo continuare? A cosa serve un’I.V.A. al 22%  se non a colpire indiscriminatamente, indipendentemente da ciò che guadagnano, tutti i consumatori, soprattutto quelli che hanno la sfortuna di avere uno stipendio basso? Poi, perché è giusto puntualizzare, come si può pensare di far riprendere il lavoro se in Italia ci sono le tasse sul lavoro più alte del mondo? Come si può promettere giustizia e sicurezza alla gente quando per legge, gli unici ad aver diritto ad un lauto risarcimento in caso di danni subiti durante un atto criminoso non sono gli aggrediti ma gli aggressori cioè i ladri o i rapinatori di turno? Come si può continuare a promettere ripresa economica e migliorie sociali se l’Italia, a seguito delle privatizzazioni selvagge, figlie del “trio dell’Ave Maria”, Prodi, Bersani, Berlusconi, non possiede più una sola leva economica?

Direi che la prima cosa da fare, se si vuole, almeno dalla prossima volta, recarsi alle urne con il vero intento di tornare padroni a casa propria, è prendere coscienza che nessuno degli attuali partiti e di quelli che eventualmente nasceranno da fusioni o spaccature di quelli esistenti, sarà mai in grado, per lucida scelta politico-clientelare, di mantenere una sola promessa da campagna elettorale. Uno Stato, se vuole la contribuzione dei propri cittadini al mantenimento dello stato sociale, deve poter avere il controllo delle finanze, dell’economia, delle comunicazioni e dell’energia, diversamente si fanno solo chiacchiere da bar, ma da bar scadente e mal frequentato. Ciò non significa chiudere al privato, semplicemente significa impedire al privato di fare “cartello”, significa il contenimento dei costi, significa ripresa economica, opportunità di lavoro e sviluppo. Poi, invece, se la massima ambizione degli elettori è quella di avere motivi di lamentela, di lavorare sottopagati senza diritti adeguati; di avere una sanità da terzo mondo; una scuola sempre più terra di nessuno e parcheggio per disoccupati; le strade contornate non da alberi, ma da autovelox; gli spacciatori di droga liberi di compiere i loro loschi affari alla luce del giorno nei giardini pubblici; delinquenti di ogni ordine e grado che da tutto il mondo vengono a delinquere in Italia sicuri dell’impunità, allora noi di Italia Terra Celtica siamo completamente inutili e continuare così, a dare fiducia alla partitocrazia romanocentrica, è sicuramente la strada maestra per continuare a lamentarsi con ragione di tutto ciò che non va.

Torre Canavese 11 giugno 2019

Il Segretario Federale

Paolo Bini

Lascia una risposta

TOP