Non stiano a preoccuparsi i collezionisti di vaccini e gli adepti del Dio Draghi, nulla cambierà
I fatti degli ultimi due anni, più di tante parole e più di tante critiche, hanno evidenziato come la ricerca scientifica italiana ed in generale la medicina, si trovino in una condizione, che descrivere caotica è solo un eufemismo. Di fatto si sono mostrate in tutta la loro pochezza, risultando a dir poco inadeguate a soddisfare i bisogni del cittadini. A caratterizzare la nostra sanità pubblica sono stati e sono i ritardi, le disfunzioni, gli sprechi e le tangenti, il tutto, però, tenuto ben nascosto, almeno per chi si rifiuta di vedere, nell’oscurità della politica romanocentrica. Le facce, poco rassicuranti ed anche, a ben vedere, poco intelligenti di cui si è servita la nomenklatura partitocratica per terrorizzare gli italiani e far passare il “vaccino anti covid” come il siero magico di lunga vita, sono state quelle di sedicenti esperti, promossi al ruolo di grandi professori e virologi dal potere partitocratico, assassini o forse, semplicemente incapaci o pazzi, che rispondono ai nomi di Burioni, Galli, Bassetti, Sileri, Pregliasco e quella, insieme a molte altre in vendita, del sempre semi-sorridente ed al tempo stesso semi-preoccupato Ministro della Salute Roberto Speranza. L’Italia, certamente oppressa dalla sudditanza al modello di sviluppo statunitense, allo stato attuale, vittima di una classe dirigente con carriere costruite sulle “amicizie”, sul ricatto e sulle raccomandazioni, non è in grado di offrire di meglio e può solo peggiorare la sua situazione in campo sanitario, prova di ciò che dico sono le parole del “grande virologo e luminare della medicina” che risponde al nome di Roberto Burioni. Questi, di recente, sentendosi importunato e infastidito dalle affermazioni secondo le quali ad accumunare i bambini morti improvvisamente, dallo scorso inverno ad oggi, era l’aver ricevuto due o tre dosi di “vaccino anti covid”, rispose: “Non significa niente, i bambini morti erano stati tutti anche battezzati e iscritti all’anagrafe, per cui non si può sapere se il motivo del decesso sia stato il vaccino e non il battesimo o il certificato di nascita”. Insomma, questo potrebbe essere un prossimo Ministro della Repubblica così come Bassetti, gente che si è prostituita per fare da megafono all’urgenza di salvare l’umanità, cosa della quale non frega niente a nessuno, certamente non ai politici e ancora meno ai padroni della finanza, delle multinazionali e delle Big Pharma, tutti molto più interessati, invece, al dominio dell’umanità. Ciò nonostante, tanto i nazisti Letta, Calenda, Renzi, Bonino, Conte e i fascisti Meloni, Salvini e Berlusconi, a capo di partiti e alleanze che si professano contro le discriminazioni dopo aver sostenuto per oltre un anno l’infame tessera verde (green pass) che ha persino impedito, a chi non ne fosse in possesso per essersi rifiutato di farsi “vaccinare” contro il covid, di poter lavorare e godere dei più elementari diritti propri di una democrazia e di uno Stato libero quali ad esempio quello di fare sport, di servirsi dei mezzi di trasporto pubblico, di andare al cinema, a teatro, allo stadio, al ristorante, in Posta, e in banca, continuano nel loro sporco gioco al massacro, gli uni e gli altri, però, d’accordo nel tacitare le aspettative crescenti dell’Italia assistita spendendo e spandendo denaro pubblico, inevitabilmente sottratto alla sanità, alla scuola, alla giustizia ed ai lavori pubblici.
Oggi si “scopre” che il virus denominato “covid19” poteva essere curato ricorrendo all’uso di antinfiammatori, cosa sempre negata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e da tutta la corte filogovernativa pagana, seguace del Dio Draghi, fatta di “medici”, “giornalisti”, “presentatori”, “attori” e omuncoli vari, magari non tutti deformati nel fisico, ma certamente tutti deformati nella mente. 200 mila morti circa da addebitare a chi sino ad oggi ci ha governato; 200 mila morti, più o meno, da addebitare a medici e infermieri vaccinatori, gente ancora in pista, con l’ago in mano in attesa di sprovveduti e rincoglioniti, gente molto simile, addirittura uguale ai medici nazisti e statunitensi presenti nei campi di concentramento e nelle riserve indiane. Insomma, ora il conto alla rovescia è iniziato, pochi giorni separano gli italiani dall’appuntamento elettorale e dalla nuova Italia che prenderà forma a immagine e somiglianza del loro voto e da quel poco che è dato vedere e capire, non cambierà nulla. L’Italia continuerà a rispettare la “scienzah”, continuerà a sprofondare verso il baratro sino a che non verrà cancellata, come stato sovrano, dalle cartine geografiche. D’altronde, medici, professori e scienziati, quelli che da sempre avevano sostenuto che il protocollo governativo, “tachipirina e vigile attesa”, equivaleva a condannare a morte i malati covid, sono ancora sospesi o radiati dall’albo, nessuno ha pensato e tantomeno provveduto a tacitare incompetenti e incapaci come Burioni & C., quindi, nulla cambierà, l’Italia continuerà sino alla fine, ormai molto prossima, a fare schifo e lo farà per il semplice motivo che ovunque, non solo da noi, la politica è l’espressione più pura e diretta del volere popolare. Tradotto, per i tanti duri di comprendonio che si accingono a scegliere fra Letta e Meloni, fra Berlusconi e Calenda, fra Salvini e Bonino o fra Conte e Speranza, la politica rispetta le scelte del popolo elettore e quando fa schifo é perché prima di tutto fa schifo chi la esprime nel segreto della cabina elettorale.
Il Segretario Federale
Paolo Bini