FORGOT YOUR DETAILS?

Non mi spiego il motivo

by / lunedì, 28 dicembre 2020 / Published in Giustizia e società

Quello che vedo è ciò che non avrei mai voluto vedere, non serve fare politica onestamente, avere sani principi, propagandare un’idea, un progetto che sia diverso da quello ultrafallimentare sino ad oggi portato avanti dalle forze partitocratiche romanocentriche. Gli italiani sono unicamente catturati dalle promesse e dalle bugie dei leader di partito, dall’ultimo tipo di telefonino al quale chiedono quotidianamente ore e ore di compagnia e da programmi di intrattenimento quali reality e talk show televisivi che per i contenuti irrispettosi dell’intelligenza minima che dovrebbe avere un essere umano, dovrebbero unicamente essere proiettati negli zoo per distrarre e divertire le scimmie.

Gli italiani hanno da tempo cestinato onestà, giustizia, coraggio, umiltà, gentilezza, cortesia, onore, sincerità, dovere, compassione e lealtà.

Viviamo non a caso in un Paese in cui sono in vigore mille leggi e leggine spesso in contraddizione fra loro; viviamo in un Paese dove non a caso ad essere premiato è colui che riesce a trovare l’inganno nei meandri dell’asfissiante burocrazia che impedisce agli onesti di imprendere e creare lavoro e ricchezza; viviamo in un Paese abitato, nella stragrande maggioranza, da gente incapace di rendersi conto che nulla di solido e duraturo potrà mai essere costruito continuando nella ricerca della scorciatoia e del mezzuccio, sempre ad inseguire il piccolo e momentaneo vantaggio.

Io credo che parlare e agire dovrebbero essere la stessa cosa e credo che in Italia, a vedere il comportamento della classe politica e del popolo elettore, coloro che rispettano questo principio, che io considero fondamentale e inalienabile, siano non pochi, pochissimi!

Credo altresì che ormai da molti anni sia venuto meno il rispetto della parola data e credo, da ciò che vedo, che gli italiani siano capaci in maniera sistematica, senza nessuna vergogna, anche di mentire a sé stessi, non a caso non esiste più alcuna forma di rispetto; non a caso nove italiani su dieci affermano che la politica fa schifo senza spendere nemmeno un secondo della loro giornata a riflettere sul fatto ineludibile che la politica, ovunque nel mondo si è chiamati a votare per eleggere i propri rappresentanti, è lo specchio del popolo che la esprime. Quindi, una società si distrugge con la politica senza principi, col piacere senza coscienza, con la conoscenza unicamente certificata da titoli di studio mercificati, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici, con la mercificazione dei sentimenti e  con l’accanimento con il quale si insegue la “conoscenza giusta” che possa garantire ricchezza senza lavoro e grandi affari senza morale.

Gli italiani, unicamente grazie al loro modo di fare, di pensare e di ambire, sono stati determinanti nel far si che i partiti diventassero ciò che sono: spietate macchine clientelari di potere. La politica italiana non ha mai rispettato la giustizia, della giustizia si è sempre solo servita per colpire gli avversari e soprattutto a sinistra in questo sono e sono sempre stati maestri, ma la cosa, perpetrata per oltre mezzo secolo dai baldi rappresentanti della partitocrazia romanocentrica, ha trasformato i partiti in autentiche bande di ladri, restituendo alla Nazione uomini e donne che fanno politica come le puttane fanno l’amore, unicamente per mestiere e convenienza!

Ora, mentre il governo continua a perdere tempo prezioso dicendo che non c’è tempo da perdere, mentre ci sarebbe bisogno di un nuovo progetto politico, di un programma vero e attuabile per il rilancio economico del Paese; mentre ci sarebbe bisogno di uomini e donne intelligenti, onesti, chiari nel parlare e difensori della giustizia e delle classi più umili, alieni ad ogni compromesso, capaci di affrontare l’incerto per un ideale di libertà in cui il rispetto sia alla base di qualsiasi rapporto umano e non, dalla politica italiana, scienza dell’opportunismo e arte del compromesso, si levano solo voci capaci di pontificare senza nulla fare. Voci di politici e sedicenti esperti di ogni cosa, che sguazzano completamente a loro agio nella palude partitocratica, tutti troppo “sapienti”, arroganti, opportunisti e falsi.

Il disastro è tangibile, certo, c’è stato il “covid19”, ma voglio sperare, nonostante la disinformazione di regime, che nessuno creda alla casualità o alla sfiga, tutto, come già ho avuto modo di dire di scrivere, era già stato pianificato dai nostri amiconi americani che da molti anni mirano a governare il mondo ed oggi per l’assenza di una classe dirigente adeguata, ahimè non solo in Italia, è semplicemente in atto la propedeutica “campagna di rottamazione” che ha quale obiettivo ultimo l’eliminazione degli anziani, degli ammalati e dei più deboli, un vero e proprio olocausto!

Manca il coraggio di andare a chiedere la testa dei colpevoli; manca il coraggio di pretendere un nuovo “processo di Norimberga”; manca il coraggio di guardare in faccia la realtà e la realtà, a mio modesto avviso, ci dice che se l’Europa avesse avuto negli Stati chiave gente come la Margaret Thatcher nel Regno Unito, Helmut Kohl o Gerhard Schroder in Germania, Francois Mitterand o Jacques Chirac in Francia, Giulio Andreotti o Bettino Craxi in Italia, il virus che sta decretando la fine di un’epoca, non avrebbe scalfito la nostra società più di una normale influenza.

Oggi abbiamo, certo in Italia più che altrove nel Vecchio Continente, dei politici inguardabili e inascoltabili, ridotti a camerieri dei grandi banchieri; abbiamo una classe politica, tanto a destra quanto a sinistra, unicamente capace di accusare di antipolitica quelli che come noi amano la verità e non si assoggettano alle infami regole partitocratiche; abbiamo nei posti di potere ed in tutti partiti romanocentrici gente specialista della vera e unica antipolitica, che nei fatti si traduce nello stare seduti in Parlamento senza fare nulla, al massimo pensando che il rinnovamento consista nel cambiare continuamente partito o nel fondarne uno nuovo uscendo da quello che in precedenza gli aveva garantito l’elezione.

Il disastro è questo, nel momento più difficile dal dopo guerra ad oggi; nel momento in cui ci sarebbe bisogno di politici con una nuova visione della politica, noi abbiamo dei politici allucinati ed allucinanti, molto più inclini ad avere delle allucinazioni che delle visioni sul cosa sia necessario fare e organizzare e questo non va bene e questo non avrei mai voluto vederlo, soprattutto, non riesco in nessuna maniera a spiegarmi il motivo che spinge gli italiani ad accettare tutto ciò.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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