Non c’è più nulla da salvare……….
Credo che tutto quanto sta succedendo, diritti cancellati; fabbriche che chiudono; attività commerciali che falliscono; delinquenza in continuo, vertiginoso aumento; politica che trasuda corruzione dalle pagine dei giornali e dalle televisioni; fisco che si accanisce contro esercenti, artigiani e piccoli imprenditori, diventando una delle cause principali dei tanti fallimenti che quotidianamente gettano nella disperazione migliaia di famiglie, sia il frutto avvelenato che gli italiani, giustamente, devono raccogliere dopo oltre 50 anni di completo disinteresse per la politica e per le sorti del Paese.
Certo, teoricamente non è giusto che sia sempre il popolo a dover pagare gli errori dei politici, ma teoricamente, non è nemmeno pensabile che le scelte politiche di un popolo siano sempre, sistematicamente e chirurgicamente sbagliate. Cosa, ahimè, sempre avvenuta in Italia!
Va bene non fare della politica il principale scopo della vita, ma vantarsi, come fanno molti, di fregarsene altamente non è solo sbagliato, è un vero e proprio atto di disprezzo verso se stessi e verso i propri figli. Dove sta scritto che le cose si fanno da sole, dove sta scritto che solo lamentandosi e piangendo si ottiene casa, lavoro, istruzione e assistenza medica? Credo da nessuna parte, eppure gli italiani hanno la pretesa di disinteressarsi di tutto, di additare i politici come ladri salvo poi andare a votarli e per assurdo pretendere che le cose funzionino. Le cose non vanno così e credo che oggi, anche il più stupido si sia reso conto di questo, ma ancora manca la presa di coscienza, propria dei popoli liberi, necessaria a capire che i politici stanno al popolo elettore come gli amministratori di condominio stanno ai condomini, ovvero, quando sono incapaci, ladri e maneggioni, si cacciano e se il caso si fanno anche arrestare!
Le cose così non possono durare ancora a lungo, presto coloro che conserveranno uno straccio di lavoro sottopagato saranno solo un’esigua minoranza e per tutti quelli che si credono salvi perché dipendenti di grandi aziende, di banche o perché già in pensione sarà la disperazione, non avranno più nulla, se non la possibilità di emulare le gesta delle centinaia di italiani che non trovano di meglio da fare che togliersi la vita perché completamente rovinati. E’ questo che la gente nel nostro Paese fa fatica a capire, non crede che ciò possa essere possibile e preferisce credere a chi gliela dipinge più facile, però, lo stesso era 10 fa, quando, primi in Italia, avevamo messo in guardia il popolo da ciò che sarebbe accaduto, anche allora, quando spiegavamo che sarebbe scoppiata una crisi senza precedenti, la gente , il grosso della gente non ci ascoltava e ci dava dei visionari e oggi si è finiti là dove avremmo potuto evitare di finire se solo il popolo ci avesse ascoltato. Questo il motivo che ci fa dire più che mai: “Ogni popolo ha il governo che si merita!”
E’ inutile girarci intorno, non c’è nulla da salvare e non c’è nulla che merita di essere salvato, l’organizzazione dello Stato va ridisegnata, riprogettata e questo può avvenire solo se si mette in chiaro un concetto base, che nessuno deve e può permettersi di stravolgere: “Chi ha contribuito per disonestà e incapacità alla rovina del Paese deve restituire il maltolto con gli interessi, basta pensare che qualsiasi idiota con strane ricette in campo fiscale, economico, finanziario e sociale, possa legiferare a suo piacimento in palese contraddizione con le più elementari leggi della matematica, della ragioneria e del vivere comune!”
Oggi stiamo vivendo l’era del governo Renzi, noi, anche qui assolutamente unici, in merito non abbiamo nessuna remora nel dire: “I provvedimenti sin qui messi in campo da questo esecutivo, compresi quelli dedicati alla riforma del mondo del lavoro, porteranno nel futuro tanti e tali danni al Paese da trasformare la nostra Italia in una repubblica di stile sudamericano dove i diritti saranno solo sulla carta e dove chiunque, in caso di bisogno, potrà senza alcun ritegno ed opposizione, legiferare a suo piacimento contro il popolo al quale potrebbe anche venir lasciato il diritto di voto, tanto, Napolitano docet, se il voto non dovesse piacere ai veri padroni del Paese, si farebbe presto a mandare a casa il governo votato dalla gente per sostituirlo con gli amici, magari spacciati per professori o per tecnici.”
Quindi, il governo Renzi dovrà, secondo Italia Terra Celtica, al pari dei tanti “ras di partito” che hanno contribuito negli anni a distruggere economicamente e moralmente l’intera Nazione, rispondere in solido del danno che causerà, che vedrete, sarà di proporzioni enormi!
Il Segretario Federale
Paolo BINI