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Niente Italia Terra Celtica, niente Futuro!

by / venerdì, 15 gennaio 2016 / Published in Politica e riforme

La favola dell’Italia che ce la fa, che ha imboccato la via giusta per l’uscita dal tunnel della crisi, che si è lasciata alle spalle i momenti peggiori, stride violentemente con la realtà. La realtà tutta nostrana di un’Italia massacrata dalle tasse, devastata da una politica incapace di produrre una sola legge destinata alla rinascita del Paese, depredata 24 ore su 24 da una delinquenza in continua ascesa, abbandonata dal suo popolo che mai come oggi palesa di non esserlo e di non esserlo mai stato.

La politica italiana, la si metta come si vuole, è solo orientata a mantenere i suoi assurdi e indicibili privilegi. Ormai si sentono solo più  proclami, promesse, insulti e, quel che è peggio, né dai banchi della maggioranza, né da quelli delle opposizioni, si alza la benché minima proposta per ridare smalto alla nostra economia, dignità ai lavoratori e sicurezza alle famiglie. E’ tutto un fiorire di accuse, tutti si accusano di tutto, ormai, è cosa provata, i banditi sono in ogni schieramento politico, non c’è nessuno che si può dire immune dalla corruzione se non mentendo e se è vero, come è vero, che nulla più della politica rappresenta il popolo che la esprime, gli italiani si presentano agli occhi del mondo come un “popolo” di corrotti, menefreghisti, opportunisti e vigliacchi.

Fa male, la verità non piace, rallenterà ulteriormente la crescita di Italia Terra Celtica e chi se ne frega, di questo e ne andiamo fieri, ce ne freghiamo noi! Cosa dovremmo fare, metterci in coda per lodare gli italiani, per dire quanto sono bravi, intelligenti e pieni di voglia di fare? Nossignori, questo lo lasciamo fare volentieri ai partiti romanocentrici, a quei partiti che ne hanno sempre tessuto le lodi per poi mangiargli tutto, anche e soprattutto il futuro!

Italia Terra Celtica è qualcosa di diverso, la nostra politica è orientata verso il cambiamento, verso la cancellazione della partitocrazia, verso l’introduzione di una vera democrazia e del federalismo, piace? Non piace? Poco conta, mai diventeremo come gli altri, mai diremo una cosa per poi farne un’altra, se gli italiani questo hanno voglia di capirlo, bene, diversamente non troveranno mai in Italia Terra Celtica la spalla ideale sulla quale piangere.

Il mondo del lavoro è completamente da ristrutturare, oggi determina solo grandi guadagni per i “padroni” che viaggiano sottobraccio ai politici che contano e lascia i lavoratori con un pugno di mosche in mano, stipendi da fame e pensione impossibile da raggiungere. La scuola non fa differenza, riforma dopo riforma è arrivata ad essere solo più un parcheggio dove depositare i figli, ovviamente un parcheggio dove nessuno è responsabile degli studenti lasciatigli in custodia. La sanità pubblica è divenuta la negazione del tanto sbandierato “diritto alla salute” di sinistra memoria. La giustizia, poi, è palese, non sta di casa in Italia, basta approcciarsi alle cronache per vedere quanti pregiudicati a piede libero continuano imperterriti a delinquere sicuri dell’impunità garantitagli dal legislatore. Senza giustizia, è ovvio, latita anche la sicurezza e non è un caso se non passa giorno senza che decine di case e attività commerciali vengano assaltate da ladri e rapinatori.

Le cose non si cambiano con le promesse, ma con i fatti e di fatti, sinceramente, tralasciando quelli negativi, non se vede nessuno!

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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