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Mettiamoci più cuore

by / venerdì, 03 luglio 2015 / Published in Pari opportunità

Per un giorno provate a basare tutte le vostre decisioni lasciandovi guidare dall’intuito. Immaginate che la voce della gioia dentro di voi sappia quali sono i vostri migliori interessi. Confidate nel fatto che questa voce saprà rispondere alle vostre richieste in qualunque momento.

Quando dovete prendere una decisione, chiedetevi: “Dov’è lo slancio? Dov’è la carica che mi elettrizza, la passione, la gioia, ciò che mi dà forza?”

A ogni bivio, seguite sempre il sentiero a più alta intensità di gioia. Per un giorno, mettetevi in stand by, sostituite la razionalità nel decidere con ciò che vi dice il cuore, fermatevi ad ascoltarvi, date importanza ai messaggi dell’anima e rivolgete la vostra vita allo Spirito. Alla fine della giornata, sdraiatevi sul letto, mettetevi una mano sul cuore e sentirete l’energia, la vitalità e la pace che provengono dal vivere basandosi sulla guida del cuore invece che su quella della mente.

Mi direte che è impossibile, che parlare è facile, ma poi, la società, il lavoro, la vita, la famiglia, impongono razionalità e comportamenti che nulla hanno a che fare con il cuore ed i messaggi dell’anima e, forse, un po’ di ragione l’avete anche, ma a vedere come stanno le cose in Italia c’è da chiedersi: “Tutta questa razionalità, questo rifiuto a vivere ascoltando il proprio il cuore, il rigetto della spiritualità e dello stare a questo mondo rispettando i tempi e i cicli della natura, dove ci hanno portato?”

Forse che la negazione di una vita più rispettosa dell’essere umano ci ha resi migliori?

Forse che correre continuamente, mettendo in coda alla carriera e all’imporsi in questa società, sentimenti come l’amore, l’affetto, l’amicizia, la fiducia, il perdono, la solidarietà, l’entusiasmo e la meraviglia, ha fatto dell’Italia e di noi tutti un qualcosa di speciale, un esempio da seguire?!

Non mi pare, credo di non sbagliarmi a dire che non è così!

Siamo ai confini dell’Europa, i nostri mari bagnano le coste africane e asiatiche, eppure il “sogno” americano, a tutti gli effetti un incubo, sembra avere preso il sopravvento nelle  menti  e nei comportamenti degli italiani che quale unico scopo pare abbiano quello dell’arrivare ad ogni costo e in ogni modo, convinti che l’apparire sia più importante dell’essere.

I sentimenti che animano questo nostro piccolo mondo sono l’odio, la rabbia, l’invidia, la rivalsa, la vendetta, l’indifferenza e la gelosia, tutte cose che non lasciano niente, forse, permetteranno ai più spietati di far soldi e di far carriera, ma mai regaleranno la gioia dell’amore, la riconoscenza, la stima e l’ammirazione, piuttosto, inevitabilmente, restituiranno ai più frustrazione, colpa, vergogna, indignazione, angoscia, sfiducia, risentimento, tristezza e solitudine.

Tutte cose sulle quali non si può costruire un futuro fatto di certezze positive, ma tutte cose che annientano dignità, fierezza e orgoglio e chi comanda, chi detta legge, chi ha sacrificato la propria anima al pagano dio denaro, questo lo sa ed è per questo che ci regala una miriade di falsi miti e ci impone un’infinità di false necessità.

Noi non possiamo continuare sulla strada dell’annientamento personale, non possiamo continuare con la costruzione di una società senza valide e solide fondamenta, dobbiamo cominciare con il regalarci quella giornata dedicata solo a ciò che ci rende felici, poi, trovare nel profondo della nostra anima il coraggio di tornare ad essere, di cancellare la voglia di apparire, di capire che la nostra felicità non deve passare dall’infelicità di un altro essere umano, ma deve essere ricercata nel dare e regalare gioia e amore.

Ci vuole conoscenza, bisogna lasciare spazio alle nostri doti intuitive, dobbiamo tutti metterci solo sentimenti positivi, da non  confondersi con il sentimentalismo che altro non è che un piagnucoloso ripiegamento su se stessi di chi non trova di meglio da fare che compiacersi per la propria fragilità.

L’amore, la gioia, sono sentimenti forti che non hanno nulla di fragile e che fortificano tutti coloro che gli aprono il cuore. Sono sentimenti che tolgono lo spazio ai falsi miti e alle loro tentazioni, che insegnano a conoscerli meglio, che aiutano a individuare da dove provengono e dove la loro logica distruttrice conduce. Mettiamoci tutti più cuore  e sicuramente saremo un po’ più in grado di correre il nostro rischio personale, di farci carico del nostro amore e di procedere verso noi stessi. Certamente saremo più liberi.

Il Responsabile Organizzativo Federale

Irina Tancau

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