MATTARELLA, DRAGHI, AMATO, C’E’ SEMPRE PIU’ PUZZA DI TANGENTOPOLI
Eccoci dunque ritornati esattamente dove ci eravamo lasciati. C’era da eleggere un nuovo Presidente della Repubblica, pronti e via, i partiti, tutti nuovi come Matusalemme, infarciti di gente nata vecchia, ci hanno restituito quello che da molti, probabilmente, sarebbe stato considerato il maltolto, al secolo, Sergio Mattarella, l’uomo che pare uscito da un sarcofago del museo egizio di Torino. Comunque, l’uomo che ha fatto, almeno nelle dichiarazioni dei loro leader, contenti tutti i partiti, anche Fratelli d’Italia, che pur dichiaratisi contrariati dalla rielezione di Mattarella, non hanno perso occasione per sottolineare la loro coerenza nel dire sempre no! Un po’ poco per noi, ma si sa, noi siamo un movimento politico democratico e federalista e nulla abbiamo a che vedere e che spartire, per nostra scelta, con i partiti appartenenti alla cosca meglio conosciuta come partitocrazia romanocentrica.
In ogni caso, spero di non sbagliarmi, questa volta il regime partitocratico sembra ferito gravemente e forse non serviranno nemmeno più le cure medicamentose dello stupido elettorato italiota per salvarlo. Questa volta, forse complice l’introduzione di leggi incostituzionali, chiaramente di origine nazicomunista, molti italiani stanno cominciando a dubitare dell’intelligenza di Draghi ed anche di quella di Mattarella, che da garante della Costituzione ha permesso che della stessa fosse fatto scempio. lI prossimo anno, sempre che non vengano annullate le elezioni politiche, dovrebbe essere la volta buona, almeno per riportare nelle Camere una numerosa e preparata rappresentanza del popolo Libero. Oggi, credo che anche il più idiota, sempre che non sia di quelli che esibiscono il “green pass” come se fosse una medaglia olimpica, si è reso conto che con Draghi, Mattarella e Amato si è dato il via alla restaurazione. La Nomenklatura sta cercando di gettare solide basi per tornare all’Italia degli anni 90, quella travolta dall’inchiesta di “mani pulite”. I personaggi che sono a capo del sedicente nuovo, rappresentato da Salvini, Di Maio, Giorgetti, Grasso, Speranza, Bonino, Renzi e anche dalla Meloni, in fondo, vengono dal mondo delle tangenti e della corruzione ai massimi livelli. Sono i superstiti della Prima Repubblica, lasciati in prima linea da chi preferisce rimanere dietro, in poltrone più comode e meno appariscenti, al solo scopo di non far mai venire meno il sacco dell’Italia. Certo, il regime venderà cara la pelle, anche il Fascio non crollò da solo, ci fu bisogno di una vigorosa “spinta”, allo stesso modo, i partiti responsabili di aver fatto della corruzione l’unico modus operandi, alla fine del secolo scorso, vennero spazzati via da molteplici inchieste giudiziarie, lasciando in eredità agli storici la rocambolesca fuga di Craxi verso la Tunisia e tantissimi “strani suicidi” come quelli di Gabriele Cagliari e Raul Gardini. L’Italia in quel periodo era ovunque conosciuta come “Tangentopoli” ed oggi pare essere ritornata tale. Allora non si capiva, ad esempio, la politica sanitaria portata avanti dal Ministro della Sanità De Lorenzo, poi, si scoprì un immenso giro di corruzione e “ciliegina sulla torta”, si scoprirono centinaia, alcuni dicono migliaia di morti, dovute alla trasfusione di sangue infettato dal virus dell’H.I.V.. Oggi anche, viviamo una “strana” gestione della Sanità pubblica, tanto strana da far pensare che a governarla sia della gente incapace, magari anche con pericolose turbe psichiche, o diversamente della gente corrotta, che sull’inutile e pericolosa vaccinazione a tappeto contro il “covid19” ha individuato il modo di arricchirsi sulla pelle degli italiani. In fondo la “caduta degli Dei”, di coloro che sino alla prima metà degli anni 90 scambiavano appalti, sacche di plasma infetto, nomine e carriere, promozioni e vite umane, con cospicue mazzette in contanti e con bonifici su conti correnti cifrati nei “paradisi fiscali”, non fu totale e soprattutto non ci fu! “Mani Pulite” servì unicamente per eliminare i politici scomodi, non quelli più corrotti o più in odor di mafia, nossignori, quelli rimasero tutti ed i partiti che allora rappresentavano col loro nome e col loro simbolo un’idea, un progetto o un’ideologia, semplicemente si trasformarono, cambiarono nome, magari anche più volte, sino a diventare quello che sono oggi: liste civiche senza idee e senza progetti! Sono diventati “partiti di plastica”, non esistono più i socialisti, i liberali, i repubblicani, i comunisti di Marco Rizzo, politico onesto, capace e di grande spessore morale, sono stati rinchiusi in una riserva recintata da menzogne e falsità; non esiste più destra e sinistra, è tutto un enorme centro dove ci sta tutto, dove c’è posto per tutti e non serve neanche più esprimere un Presidente del Consiglio, lo sceglie e lo nomina il Presidente della Repubblica. Insomma, terremoti, disastri e alluvioni, nel dopo “Mani Pulite”, ci hanno fatto scoprire che tangenti, appalti truccati, corruzione e concussione sono ancora i tratti distintivi della politica italiota ed ora, molto probabilmente, si arriverà a scoprire che la gestione banditesca della Sanità Pubblica ai tempi di “Tangentopoli” era roba da principianti rispetto a quella messa in atto dal Ministro Speranza, avvallata, forse addirittura raccomandata se non imposta, da due “dinosauri” provenienti dalla Prima Repubblica come Draghi e Mattarella.
Cosa aspettarsi da questa gente? Se tutto andrà per il meglio, il niente sarebbe già tanto!!!
Come può Mattarella essere osannato da tutti i mezzi d’informazione come il Presidente degli italiani quando ad oggi non ha ancora preteso le dimissioni di un Ministro come Speranza, unicamente distintosi in questi due anni di pandemia inventata per aver fatto tanti e tali danni, che se al suo posto non ci fosse stato nessuno non si sarebbero mai verificati?
Come può un Ministro della Sanità aver raccomandato, cosa che continua a fare, un protocollo di cura contro il “covid19” che si basava su Tachipirina e vigile attesa?
Come può un simile personaggio rimanere indisturbato titolare di un Dicastero così importante senza che alla Polizia venga ordinato di portarlo via, in stanze meno comode e confortevoli?!
Come può un Presidente della Repubblica accettare che pacifiche dimostrazioni studentesche, come quella di Torino, vengano soppresse con i manganelli dalla Polizia in assetto anti sommossa e come può accettare che lo stesso sia stato fatto ai danni dei lavoratori portuali di Trieste investiti anche dall’acqua gelida degli idranti?!
Come può un Presidente della Repubblica accettare che l’Italia venga continuamente invasa da extracomunitari provenienti da ogni dove, rigorosamente, da quando approdano sulle nostre coste, messi a carico delle famiglie italiane?!
Come può un Presidente della Repubblica accettare i continui tagli alla Sanità Pubblica se poi accetta che venga violentata la Costituzione in nome di una inesistente emergenza sanitaria?!
Come può un Presidente della Repubblica accettare che professori e insegnanti, lasciati senza lavoro e senza sostentamento economico, perché non vaccinati, si riducano in fin di vita facendo lo sciopero della fame o come di recente è successo, un giovane insegnante di 33 anni si dia fuoco a Rende in provincia di Cosenza, davanti alla caserma dei Carabinieri per protestare contro l’obbligo vaccinale?!
Come può un simile Presidente, cresciuto nella Democrazia Cristiana dell’ostia, degli appalti miliardari e delle tangenti essere descritto dai media come il Presidente degli italiani quando accetta, addirittura disturbato da chi cerca di farglielo notare, che le forze dell’ordine vengano impiegate, non per arginare la delinquenza dilagante nel Paese, ma vigliaccamente per distribuire multe ai cittadini, che al contrario Suo e di Draghi, vogliono continuare a vivere nel rispetto della Costituzione?!
Insomma, spero di non sbagliarmi, la partitocrazia romanocentrica sembra gravemente ferita, d’altronde personaggi come Fanfani, Andreotti, La Malfa, Berlinguer, Almirante, Spadolini, tanto per citarne alcuni, avevano uno spessore diverso dai Salvini, Draghi, Speranza, Brunetta, Meloni, Letta, Zingaretti, Renzi ecc.. Gli attori sono cambiati, la corruzione è rimasta perché la partitocrazia e il centralismo romano non sono mai stati sostituiti dagli elettori con la Democrazia e il Federalismo. La rielezione di Mattarella, però, sembra aver fatto comparire delle notevoli crepe nel muro partitocratico, i vecchi schemi sembrano essere saltati, almeno in parte, e lo stesso vale per i vecchi equilibri, d’altronde si sa, più si è arroganti, più si è ignoranti e questa gente, quelli che oggi incarnano il regime partitocratico, sono di un’arroganza spaventosa. Servirà coraggio, ma stavolta bisogna andare fino in fondo, non si dovrà più perdonare, per quello c’è Dio, né esilio, né perdono!!! Questi hanno provocato centinaia di migliaia di morti, quindi, dovranno fare, ben distribuiti fra tutti in base alle colpe, migliaia di anni di carcere duro!!!
Il Segretario Federale
Paolo Bini