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Manca il coraggio, il cambiamento si allontana!

by / martedì, 21 agosto 2018 / Published in Politica e riforme

Un mese, un mese abbondante per vedere dove si sarebbe andati a parare. Un mese o poco più, è il tempo che ci siamo presi per osservare quanto la politica italiana, quella scelta dagli elettori nello scorso mese di marzo, avesse intenzione di fare per il Paese. Che dire, se prima era disgusto, ora continua ad essere disgusto, ma non perché noi ci aspettassimo miracoli da Lega e 5 stelle, semplicemente perché chi sino a ieri aveva governato oggi pare essere atterrato sul nostro pianeta ed in particolare sul suolo italico proveniente da un’altra galassia. A sentire i rappresentanti del centro-sinistra c’è da farsi venire i conati di vomito. Come, loro, i primi responsabili della disastrosa crisi economica che stiamo vivendo, trovano anche il coraggio di opporsi alle politiche del neo governo giallo-verde? E lo fanno dimentichi dei danni causati al Paese dalla loro politica, ricorrendo al più becero e retorico populismo.

Poi, incredibile ma vero, abbiamo Forza Italia, che per lo “stile” si qui mostrato ricorda la “vecchia” Rifondazione comunista di Bertinottiana memoria che, quando al governo c’era proprio Berlusconi, era solo capace di dire No! Qui siamo veramente nel campo delle turbe mentali, dov’erano Berlusconi ed i suoi fratelli e sorelle d’Italia quando, così informavano giornali e televisioni, risultavano essere con Salvini, indaffarati a stilare l’ormai leggendario programma per un governo di centro destra? Impegnati nel “bunga-bunga”, non credo, Berlusconi da molti anni ormai non ne ha più l’età e la Giorgia Meloni è diventata da poco mamma, quindi, seppur l’eventualità “bunga-bunga” mi sento di scartarla, sicuramente non posso fare a meno di evidenziare come nel programma di governo per l’Italia, l’alleanza elettorale di centro-destra, per non dire altro, abbia sicuramente messo poca attenzione. Ciò detto, non siamo fra quelli che vorrebbero tutto cambiato in meglio in un battibaleno, siamo consci che nessuno, né Salvini, né Di Maio, né Conte, possiedono la bacchetta magica, però, siamo anche consci che così, seguendo la strada intrapresa da questo governo, non si arriverà da nessuna parte. Le cose che più ci lasciano perplessi sono l’abbandono del progetto federalista da parte della Lega, la mancanza di volontà di mettere velocemente mano ad un vera riforma pensionistica, tale per cui, nessuno e sottolineo nessuno, possa mai superare i 5000 euro mensili con una pensione maturata nel pubblico impiego o attraverso cariche elettive. Oggi abbiamo migliaia di persone che portano a casa pensioni da oltre 5000 euro al mese sino ad arrivare a superare i 98000 euro mensili. Pensioni corrisposte, essendo tutte erogate in favore di ex dirigenti pubblici, ex parlamentari, ex ufficiali ed ex magistrati, a fronte di versamenti virtuali nelle casse dell’Inps. Non vediamo la volontà di svecchiare i posti di lavoro, poi, c’è la giustizia, non funzionava prima, continua a non funzionare ora, oggi, se si ammazzano i genitori ce la si cava al massimo con una decina d’anni di carcere, poi, si passa a riscuotere, si prende l’eredità per la quale si è ucciso, invece, se si lavora onestamente, lo si deve fare praticamente a vita con i giovani che possono scegliere se lavorare in nero, se delinquere, se continuare a studiare sino a 40 anni, se emigrare all’estero in cerca di fortuna, o se accettare, indipendentemente dal titolo di studio, uno dei tanti lavori sottopagati e precari offerti dal nostro mercato del lavoro in nome della lotta alla disoccupazione.

Insomma, la nostra critica nasce e cresce, non derivata dalle frustrazioni di Forza Italia e P.D., ancora oggi incapaci di accettare il ruolo di partiti d’opposizione. Loro, che in Parlamento ci sono, dovrebbero dare una mano a migliorare il Paese, dovrebbero essere costruttivi e propositivi, sui No a tutto e sulle barricate parlamentari non si costruisce nulla, solo si continua nella scientifica divisione del Paese che, come più volte abbiamo detto e scritto, ad altro non serve se non a consentire ai partiti romanocentrici di governare indisturbati, anche mentre il Paese sta fallendo. La nostra critica è ben diversa, noi offriamo il nostro progetto federalista a chi ha i numeri per governare, lo abbiamo fatto anche in passato e siamo rimasti inascoltati, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, poi, se qualcuno è pronto a dire che le cose vanno bene, lo faccia pure, tanto di bugiardi è sempre stata piena la politica italiana ed uno in più o in meno non fa certo differenza.

Torre C.se 30 luglio 2018

Il Segretario Federale

Paolo Bini

 

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