L’Italia vista con gli occhi della gente comune, l’Italia dei sudditi
Allora, vorrei capire, perché francamente non ci riesco, cosa ancora sta frenando gli italiani, cosa ancora si aspettano dalla politica romanocentrica, non gli basta forse il disastro che questa gli ha provocato in oltre 50 anni di egemonia incontrastata?!
Voglio provare a guardare le cose da un punto di vista diverso, quello della gente comune, impoverita e abbandonata a se stessa, senza più nessun futuro dopo la riforma delle pensioni voluta dalla coppia Monti-Fornero; lasciata senza nessuna certezza del presente dalla riforma del lavoro che gli ha regalato l’astro nascente della politica italiana, Matteo Renzi e massacrata dall’aumento delle tasse e delle accise. Questo voglio fare, perché sino ad oggi ho scritto calandomi nella parte di responsabile organizzativo di Italia Terra Celtica e ho scritto evidentemente da persona di parte, ho scritto quello che mi dettava il cuore, ma l’ho fatto da appartenente a un Movimento politico. Oggi, non riuscendo veramente più a capire l’assurdo comportamento della gente, ancora speranzosa di chissà quale miracolo proveniente dai partiti, mi svesto del mio ruolo e voglio vedere dove può condurmi lo scrivere a ruota libera.
Dunque, finalmente usciti dalle fameliche fauci della Fornero che piangeva lacrime di coccodrillo mentre massacrava i lavoratori; lasciato il super tecnico, Mario Monti, a godersi il lauto appannaggio da Senatore a vita, cui ha diritto grazie alla nomina ricevuta dal nostro illuminato ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; andati per l’ennesima volta a votare con la certezza che non sarebbe servito a niente, eccoci ancora qui, in prima fila, costretti ad assistere all’indecente e irresponsabile spettacolo che offre la politica dei partiti romanocentrici. Nessuno e dico nessuno!!! A cui interessi della disperazione della gente comune, di quella che perde il lavoro, delle fabbriche che chiudono, dei continui furti e scippi di cui sono vittime quotidianamente migliaia di italiani. Nessuno e dico nessuno!!! Che abbia uno straccio di progetto capace di dare prospettive positive ai giovani, di creare e proteggere i posti di lavoro.
La classe politica italiana sembra così lontana dalla realtà del Paese che pare composta da gente che arriva da un altro pianeta, non passa giorno senza che ci vengano propinate le solite idiozie sul come potrà essere la nuova legge elettorale; sul come il sostegno al governo Renzi sia un atto di grande responsabilità verso il popolo; sul come un’eventuale crisi di governo farebbe cadere l’Italia nelle mani della speculazione internazionale e tutto questo ci viene propinato senza il minimo pudore, senza dirci che già mentre c’era il salvatore della Patria, super Mario Monti, il PIL e il tasso di disoccupazione parlavano fin troppo chiaro: il primo era praticamente fermo, in stagnazione, il secondo in vertiginoso aumento e, come abbiamo visto, destinato solamente ad aumentare, anche e soprattutto per effetto della tanto decantata flessibilità, guarda caso, applicata solamente ai poveracci.
Insomma, mi pare che osservare l’Italia dal punto di vista della gente comune sia lo stesso che osservarla dal punto di vista di Italia Terra Celtica e quindi, ancor di più non capisco l’assenza di partecipazione alla politica da parte degli italiani. Pare che la stragrande maggioranza della gente sia di buon grado propensa a bussare alla porta dei partiti per chiedere favori, raccomandazioni e posti di lavoro, ma nello stesso tempo non sia assolutamente incline a lottare per ottenere democraticamente quanto disposta a mendicare. Evidentemente, nonostante il coro incredibile di lamentele che si leva dal popolo, poi in Italia il politico apprezzato è quello che Macchiavelli descriveva così: “Un buon politico deve avere le giuste conoscenze, stringere mani, vestire in modo elegante, tessere amicizie clientelari per avere un’adeguata scorta di voti.”
Insomma, secondo tale definizione, che sembra la più apprezzata dagli italiani, nessuno di noi è un buon politico e ciò nonostante, nessuno di noi ambisce a diventarlo. Noi siamo Italia Terra Celtica, non siamo e non saremo mai come gli altri, a noi non interessa intortare gli elettori, non interessa far politica per arricchirci e per gestire il potere, quello che vorremmo è liberare il Paese dalla partitocrazia, dalla corruzione e dalle ingiustizie, lo dobbiamo a noi stessi e soprattutto, lo dobbiamo ai nostri figli. Noi siamo gente libera, che si ritaglia la propria libertà anche a scapito di occasioni e di carriere e quello che nella lotta contro il sistema partitocratico ci ferisce più profondamente è la scelta del popolo italiano che a grande e inspiegabile maggioranza preferisce essere suddito.
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau