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Lettera aperta al sig. Draghi

by / lunedì, 21 marzo 2022 / Published in Cultura e informazione
Pubblichiamo di seguito la lettera aperta che il Grande Stefano Becciolini ha indirizzato al sig. Draghi, inutile dire che tutti noi la pensiamo allo stesso modo e che faremo tutto quanto in nostro potere perché la fine di questo governo nazifascista sia per sempre!
                                                                     LETTERA A DRAGHI
Buongiorno sig. Draghi,
la definisco signore e non presidente perché lei per me non rappresenta quella carica illegittimamente attribuitale. 
Non la ringrazio per aver decretato a dosi la fine del green pass, delle mascherine e di tutte quelle restrizioni che hanno trasformato la mia vita in un inferno.
Non la ringrazio per avermi definito assassino per non essermi vaccinato.
Non la ringrazio per non avere protetto la mia dignità contro degli aguzzini che volevano chiudermi in casa come un sorcio, sputarmi nel cibo, chiudermi in un campo di concentramento, o peggio, riempirmi di piombo
Non la ringrazio per non avere protetto me e la mia famiglia negandomi il diritto al lavoro.
Non la ringrazio per avermi gettato acqua gelata con gli idranti mentre pregavo seduto a terra.
Non la ringrazio per avermi additato come un paria davanti agli amici e ai parenti il giorno di Natale.
La ringrazio però per avere accresciuto in me la consapevolezza dello splendido essere umano che sono, per non essermi piegato al suo e vostro regime che voleva annichilirmi e rendermi schiavo.
La ringrazio per avermi dato la forza, nella consapevolezza che sono io dalla parte giusta della Storia e lei, rappresentante di un potere transumano, ha già perso e inesorabilmente si sta avvicinando al tramonto.
Ringrazio i miei fratelli e le mie sorelle che non si sono piegate, mantenendo accesa la fiamma della resistenza, ognuno come ha potuto.
Non è finita, siamo solo all’inizio: non abbassiamo la guardia e vigiliamo.
La lotta tra luce e oscurità farà ancora molte vittime e attraverseremo momenti difficili e pericolosi. Ma le piccole fiammelle della Resistenza, che solo due anni fa erano flebili e rade, ora stanno illuminando la notte in attesa di altre che si uniranno… Illuminando una nuova alba per l’umanità e la vostra inesorabile fine.
Stefano Becciolini
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