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La verità è che tutto è nelle mani del popolo

by / mercoledì, 18 febbraio 2015 / Published in Giustizia e società

Oggi il governo si comporta come non oserebbe mai comportarsi nemmeno il più sconsiderato uomo d’affari, ma la cosa peggiore, in questo scenario da apocalisse politica, è lo sconcertante comportamento degli italiani. Infatti, nonostante non perdano occasione per lamentarsi della disastrosa situazione economica del Paese che inevitabilmente ha contagiato famiglie e aziende, non sembrano tanto stimare i diritti quanto piuttosto i privilegi. I diritti, si sa, sono accompagnati dai doveri e gli abitanti del “bel Paese” sembrano riluttanti a questi ultimi. In parole povere, si comportano come i brutti cloni della classe politica che non a caso hanno sempre scelto attraverso democratiche elezioni. Diritti ne vogliono tutti, soprattutto ora che anche quelli più elementari sono messi a rischio dai predoni di partito, ma doveri no! Quelli sono sempre per gli altri. Anche il dovere principale, quello a cui gli italiani si sono sempre sottratti diventando i primi responsabili del disastro Italia, ovvero quello di interessarsi attivamente alla politica, è snobbato come se fosse un’inutile perdita di tempo. I risultati sono questi, sono quelli che viviamo tutti i giorni. Sono quelli del lavoro precario e sottopagato, di una giustizia che si occupa solo più di politica, di una sanità che miete vittime innocenti con cadenza quotidiana, di una sicurezza latitante in casa propria e sul posto di lavoro. Insomma, nonostante sia ormai evidente che la politica non la si può più delegare ad occhi chiusi in cambio di fanfaronate e promesse, gli italiani continuano imperterriti nella loro spasmodica ricerca del politico, o del partito che promette di più.

I fatti ci parlano di un popolo al collasso, perennemente incazzato con i governanti e con chiunque faccia politica, ma i fatti ci dicono anche che gli italiani mostrano tanta e tale rabbia verso il potere dei partiti e verso i privilegi della casta, non perché reputano la classe politica incapace, ladra e maneggiona, quindi, immeritevole dei compensi e dei privilegi di cui gode, ma semplicemente perché, chi gestisce il potere, vista la stupidità del popolo, ormai ha tempo deciso di non lasciargli nemmeno più le briciole. Tradotto, per i tanti che ancora si sentono furbi a votare per i vari Renzi, Berlusconi, Alfano, Salvini, Casini  ecc. di cui sono affollati partiti e istituzioni, votare col “cappello in mano” non serve più! Votare l’amico o l’amico dell’amico a cui poi andare a chiedere il piccolo privilegio, equivalente ai 30 denari che incassò Giuda per il più grande tradimento della storia dell’uomo, non serve più! Anche i nostri politici hanno capito che con il traditore non si spartisce nulla. L’hanno capito tutti, è così ovunque, solo la stragrande maggioranza degli italiani fatica a comprendere che il traditore sarà sempre e solo considerato un traditore, soprattutto, quando con il suo assurdo approccio alla politica tradisce prima sé stesso e poi il futuro dei propri figli.

Parliamoci chiaro, se la politica che spinge le nostre aziende a chiudere e migrare all’estero; se la politica che prevede la scala mobile solo per magistrati e onorevoli; se la politica che consegna al popolo una sanità ed una scuola da terzo mondo; se la politica che tutela solo più i delinquenti; se la politica che crea disoccupazione e disperazione; se la politica che prevede che a pagare sia sempre e solo il popolo, non piace più, cambiare è un attimo, basta organizzarsi e ce la si può fare con metodi democratici, passando dalle elezioni, ma non per andare a sostituirsi agli attuali razziatori, bensì per cambiare, per riportare la democrazia in Italia, per cancellare la partitocrazia e tutti i suoi privilegi anche in maniera retroattiva. Cambiare si può, ma bisogna volerlo! Ed è qui che “casca l’asino” perché, mentre in Italia si può trovare tanta gente disposta a mettersi in politica mossa dal sogno e dall’illusione di andare a “sistemarsi per sempre”, risulta pressoché impossibile trovare gente che abbia voglia di mettersi in politica per andare a cancellare i privilegi di cui questa gode, ovvero, i milioni di italiani incazzati, il più delle volte per loro stessa ammissione, se messi al posto di chi li sta rovinando, farebbero lo stesso ed anche peggio e questo modo di vedere e pensare la politica è alla base di quello che nel breve, molto nel breve, si tradurrà nell’annientamento dell’Italia!

Il Responsabile Federale Commercio e Artigianato

Pili Elide

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