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La truffa degli autovelox

by / lunedì, 07 dicembre 2015 / Published in Sicurezza e salute

Sono la ricchezza delle amministrazioni comunali, sto parlando degli “autovelox” e delle “strisce blu”, roba che ormai troviamo disseminata in ogni dove, quasi in tutti i comuni d’Italia. Sono la più grande truffa mai posta in essere ai danni dei cittadini e quel che è peggio ad averle ideate e messe in atto  sono le istituzioni che i cittadini dovrebbero rappresentare e tutelare. I comuni, quasi tutti, fanno a gara per installare velox con limiti di velocità ridicoli, non in prossimità dell’uscita dalle scuole o in strade centrali dove la velocità può risultare effettivamente pericolosa, bensì su strade a scorrimento veloce che molte volte hanno addirittura tre corsie per ogni senso di marcia, cosa di cui non sono dotate nemmeno tutte le autostrade.

Nel nostro Paese i limiti di velocità sono regolati da sentenze della Cassazione, ma poi si scopre che i comuni fanno quello che vogliono e così diventa la normalità percorrere una strada provinciale confinante tra due amministrazioni comunali, ognuna delle quali, in presenza degli stessi requisiti, adotta il proprio limite e installa il proprio bancomat legalizzato della vergogna.

Il sistema fu introdotto con la scusa di arginare le “stragi del sabato sera”, chi guida almeno da un ventennio ricorderà la massiccia campagna di stampa che metteva in risalto incidenti più o meno gravi causati dall’eccesso di velocità, cosa che servì per sdoganare ovunque l’uso dei velox con la scusante della prevenzione degli incidenti e della tutela dell’automobilista. Oggi, il numero dei morti e dei feriti causati da incidenti stradali, rispetto a quando iniziò la demonizzazione della velocità, è praticamente più che raddoppiato e  i soggetti che più spesso incappano negli agguati posti in essere dalle amministrazioni comunali e non, attraverso gli autovelox, non sono i ragazzi che vanno in discoteca bensì chi si muove per lavoro.  Oltretutto, avere limiti che impongono quale velocità massima sulle autostrade i 130 km orari è quantomeno ipocrita alla luce del fatto che non esiste praticamente più una sola auto che non esca dalla casa di produzione capace di superare abbondantemente tale limite. Tradotto, le case automobilistiche introducono sul mercato autovetture con prestazioni superiori a quelle consentite dalla legge italiana.

Comunque, detto che questo non interessa nessuno, non i produttori di auto, non i tutori della legge e nemmeno i cittadini, che preferiscono lamentarsi e pagare piuttosto che lottare per smantellare tale ipocrita sistema sanzionatorio, l’unica cosa evidente è la trasformazione del codice della strada in un pozzo di petrolio. Poi, l’altra cosa, fin troppo evidente, è che della salute del cittadino e della prevenzione alle istituzioni interessa meno che niente, perché se ciò non fosse, invece degli autovelox, lungo le strade ci sarebbero le pattuglie di polizia, vigili e carabinieri, una divisa fa molta più prevenzione e limita gli incidenti più di cento-mille autovelox. Questo è un dato di fatto inconfutabile, ma come molti altri dati di fatto, altrettanto inconfutabili, pare che gli italiani non vogliano sentir parlare, salvo poi lamentarsi di essere stati multati mentre ai 55 all’ora, in presenza di un limite di 50 km orari, percorrevano una strada dove anche viaggiando ai 100 all’ora sarebbero al massimo potuti essere  pericolosi per gli insetti che in maggior misura si sarebbero stampati sul loro parabrezza.

Comunque, l’utilizzo dei velox, così come viene posto in essere, è sicuramente una truffa e un insulto all’intelligenza di chi il cervello si rifiuta di portarlo all’ammasso, ora, come per tutte le cose che nel nostro Paese non vanno, solo il popolo può porre fine a tale vergognosa vessazione, si tratta di capire quanto ancora gli italiani possano preferire un’occasione di lamentela a un’occasione di rivincita.

Il Presidente Federale

Carlo Verna

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