La realtà come sempre supera la più fervida immaginazione
Quella che il governo Renzi si appresta a far vivere all’Italia e agli italiani per bene, onesti, volenterosi e lavoratori, è la peggior avventura dalla seconda guerra mondiale a oggi. E’ un infame storia di soldi, di vendette politiche, di poltrone e poltroni, tanto sordida, che se non fosse così, come dire, figlia della più marcia e decadente partitocrazia romanocentrica, non sembrerebbe nemmeno vera.
Il regime sta morendo e diventa sempre più cattivo, più velenoso, si accanisce con forza contro il popolo, già stremato, già all’angolo come un pugile suonato, non più capace di capire cosa sta succedendo e da dove vengono i colpi che lo stanno massacrando.
Questo governo, illegittimo, figlio di un clamoroso inganno messo in atto da colui che sarà ricordato come il più rosso inquilino del Quirinale, giorno dopo giorno, proclama dopo proclama, promesse dopo promesse, sta cancellando il futuro e la speranza di milioni di italiani, sicuramente di tutti quelli abituati a vivere lavorando onestamente.
Quello che spaventa, è vedere come una legge finanziaria, ribattezzata “legge di stabilità”, destinata ad aprire la falla decisiva all’affondamento del Paese possa passare indenne alla Camera e al Senato con il voto favorevole della stragrande maggioranza dei politici che neanche due anni fa erano andati a mendicare il voto fra la gente a suon di roboanti promesse. Quello che spaventa, è vedere come i due più grandi partiti popolari, Forza Italia e Partito democratico, siano completamente succubi dei poteri forti al punto di lasciare i loro elettori alla mercé del “rottamatore” Renzi da loro, al di là delle schermaglie verbali, alacremente sostenuto seppur tra mille inutili distinguo e ventilate minacce.
Renzi e il suo governo, noi siamo stati gli unici a dirlo subito, rappresentano il potere occulto della finanza e delle banche, insomma, il potere spietato del “dio denaro”. Ma gli altri, Berlusconi, Casini, Bersani, D’Alema e Alfano, cosa e chi rappresentano? E’ possibile che possano addirittura arrivare a plaudire le scelte scellerate di un governo che nel comportamento ricorda i feudatari medioevali che, non bastandogli mai le tasse pagate dal popolo, arrivavano a mandare le guardie armate per prelevare nei villaggi rurali i raccolti, gli animali e molto spesso, anche le donne più belle e i bambini?
Come ha fatto il nostro il nostro tanto osannato ex Presidente della Repubblica, nel discorso di fine anno, a complimentarsi con Renzi e la sua banda di liquidatori e oggi come fa, Mattarella, a ribadirgli tale fiducia incondizionata mentre il Paese è messo a ferro e fuoco da un fisco assassino?
Mentre Equitalia mandando “cartelle pazze” a migliaia di cittadini si sta dimostrando il vero braccio armato del governo?
In molte zone del Paese ha pignorato centinaia di case, auto e beni dei contribuenti, molti dei quali, addirittura, erano all’oscuro della richiesta di pagamento. Non passa giorno senza che vengano recapitate tasse arretrate a cittadini colpevoli di essere proprietari di immobili mai posseduti, per aver esercitato mestieri mai fatti o aver esercitato la loro professione in periodi in cui erano disoccupati o, come per qualcuno è accaduto, addirittura in carcere.
Altroché complimenti e fiducia, questo governo e con esso tutti i politici di qualsiasi colore e partito, che in tempi non lontani hanno votato la legge che consegna a Equitalia tali poteri, andrebbero condotti nelle patrie galere! Equitalia è una truffa gigantesca, addirittura la Guardia di Finanza e alcune Procure hanno spesso iniziato indagini a suo carico senza però alcun risultato in quanto il reato di truffa nel nostro Paese è troppo blando ed ha tempi di prescrizione troppo brevi. Peraltro Equitalia gode dell’appoggio incondizionato dei politici, soprattutto di quelli al governo e quindi, come ci dimostrano i fatti e non le tante parole che non ci vengono risparmiate, è intoccabile.
L’Italia non ha bisogno di parolai e venditori di fumo, ha bisogno di riforme serie, prima fra tutte l’eliminazione delle pensioni d’oro e poi tutte le altre, quelle che servono veramente e di cui nessuno parla: riduzione del numero dei parlamentari; riduzione dei loro compensi, di quelli dei magistrati, di quelli dei dirigenti delle aziende pubbliche o a partecipazione pubblica e di quelli dei consiglieri regionali; eliminazione di centinaia di enti inutili; snellimento delle procedure burocratiche; giustizia e sicurezza rimodulate, non più sempre con un occhio di riguardo per i delinquenti, ma per i cittadini onesti che mantengono le istituzioni. L’Italia ha bisogno di avvicinare la politica alla gente, quindi, ha bisogno di una riforma federale che responsabilizzi il popolo, che insegni ai “troppo furbi” che vivere a scrocco non è più possibile; che quando si prendono tangenti si finisce regolarmente in galera; che cancelli la partitocrazia dal suolo patrio e condanni per manifesta complicità tutte quelle persone che, nascondendosi dietro leggi o diktat aziendali palesemente volti alla cancellazione della dignità dell’uomo, hanno costruito carriere e ricchezze, più o meno importanti, sulla pelle dei cittadini.
L’Italia ha bisogno di Italiani che rendano possibile tutto questo, ce ne sono ancora?!
Il Segretario Federale
Paolo Bini