Italia Terra Celtica: vera forza di governo
Eccoci finiti, piombati, rotolati, stramazzati, scegliete voi il verbo che vi sembra più attinente, in una vera e propria dittatura fiscale!
Ci dicono che l’imperativo è salvare l’euro e il loro discorso non fa una grinza, sono affaristi senza scrupoli, cos’altro dovrebbero dire?
Noi non siamo affaristi, non siamo finanzieri, né banchieri, siamo italiani qualunque e crediamo che gli italiani, la loro vita, la loro dignità, siano più importanti dell’euro!
Noi crediamo che nessun italiano voglia dire ai propri figli, quando non troveranno un lavoro degno di tale definizione, non potranno comprarsi una casa e mettere su famiglia, che tutte le loro sfortune derivano dal fatto che i loro padri hanno dato fondo a tutti i loro averi per salvare l’euro, solo perché a chiederlo era stato un professore proveniente dalla Bocconi, tale Mario Monti e poi, un vincitore di quiz televisivi, tale Matteo Renzi da Firenze. In nessun modo vorremmo sentirci dire dai nostri figli: “Bravi coglioni, non vi siete accorti che era una truffa?!” Quindi, proprio perché nessuno di noi vorrà mai passare agli occhi dei propri figli come l’ultimo dei coglioni, il signor Renzi e i poteri che rappresenta sono avvertiti, sappiano che Italia Terra Celtica non cesserà mai la sua lotta tesa a riportare la democrazia in Italia e a trasformare l’attuale, inefficiente e illiberale Stato centralista in un efficiente e liberale Stato Federalista.
Dalla nostra nascita abbiamo subito angherie di ogni tipo, ci è praticamente stato vietato di dire la nostra attraverso i media sempre disponibili e servili con gli affiliati al sistema partitocratico, ci è stata messa la museruola, ci hanno impedito di comunicare il nostro progetto e le nostre idee alla Nazione, ci hanno chiuso le porte delle trasmissioni viste da milioni di telespettatori, ci hanno oscurato sui giornali nazionali più venduti, hanno addirittura rinunciato a parlare male di noi perché hanno ritenuto più importante non parlarne. Hanno fatto di tutto per farci finire nel nulla, ma la nostra tenacia, la nostra anima celtica, hanno tenuto con forza, amore e saggezza agli attacchi della partitocrazia e così siamo ancora qui e siamo sempre più numerosi, organizzati e determinati nella lotta di liberazione che ci vede soli contro il regime romanocentrico.
Regime che in ogni modo, sistematicamente, ha cercato di impedire la nascita e la crescita di forze di opposizione e di alternanza attraverso la mistificazione dell’informazione e l’uso costante e cinico d’una prassi clientelare corruttrice. Regime che ha occupato e controllato, in aperta violazione della democrazia e spregio della libertà, la grande stampa, la radio e la televisione, sia pubblica che privata. Regime, sedicente democratico, che non ha esitato a imbavagliare ogni voce di dissenso e opposizione tanto da non avere nulla da invidiare allo strangolamento del dissenso politico posto in essere dai regimi fascisti e comunisti. Questo metodo, proprio della partitocrazia romanocentrica, è stato e resta l’infamia capitale del nostro sistema, sia perché colpisce al cuore l’idea stessa di libertà e democrazia, sia perché blocca ogni speranza di cambiamento. Tale gioco infame avrebbe potuto continuare indisturbato, probabilmente per molto tempo ancora, se non fossero sopravvenuti nuovi decisivi e imprevedibili fatti:
- 1) La nascita nell’ottobre del 2005 di Italia Terra Celtica che con coraggio, pazienza e tenacia ha saputo scavalcare il silenzio e l’informazione truccata dei media.
- 2) Il diffuso malcontento dei ceti produttivi e la loro presa di coscienza che sempre più li avvicina all’azione politica di Italia Terra Celtica.
- 3) Il disastro economico prodotto dalla cecità e dall’avidità del regime che ha fatto sì, che anche i più ciechi, ottusi e distratti, si siano resi conto che solo Italia Terra Celtica rappresenta le istanze del popolo italiano.
Quindi, nessuno ci ha fermati! Italia Terra Celtica è ancora qui, forte dell’amore che ha per la propria Terra, oggi più che mai, grazie al suo progetto, vera forza di governo, solo temporaneamente all’opposizione extraparlamentare.
Il Segretario Federale
Paolo BINI