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Grazie al “Governo dei Migliori” il fallimento è ormai cosa fatta

by / venerdì, 20 maggio 2022 / Published in Economia e lavoro

Ormai è certo, solo gli idioti non se ne rendono conto, l’Italia è finita! C’è voluto il “Governo dei migliori” e oltre 50 milioni di rincoglioniti sempre pronti a obbedire, o al massimo a fregarsene, perché la cosa, che solo noi davamo per certa, però in cinque, sei anni, diventasse una cosa praticamente immediata. Altri 120 miliardi di debiti saranno presto scaricati sulla popolazione grazie al tanto acclamato “PNRR” che servirà esclusivamente, come sin troppo chiaramente appare, a riempire le tasche degli “amici” e degli “amici degli amici”. Pensate, ci hanno rotto i coglioni per due anni con una pandemia inesistente, unicamente servita a far fallire centinaia di migliaia di imprese; a gettare nella disperazione milioni di persone senza più lavoro e ad accorciare la vita a milioni di plurivaccinati ed ora, nonostante ci abbiano fatto vivere nel terrore di una emergenza sanitaria, alla Sanità pubblica saranno destinati, forse, solo nove miliardi del tanto osannato PNRR mentre invece, senza nessun tentennamento, Draghi & C. hanno stanziato, sempre a debito del “popolo” italiano, il necessario alla costruzione dell’ennesima base missilistica della NATO in un parco naturale in provincia di Pisa, luogo dove, ancora oggi, si viene multati se ci si va per fare un picnic. Il fatto è che si è accettato tutto, anche, come accade ormai dal novembre 2011, di essere governati da gente eletta da nessuno, da personaggi squallidi e vigliacchi, assecondati nell’azione distruttiva del Paese da una classe politica incapace, corrotta e indegna, identificati come i “migliori” unicamente da “politologi” e “giornalisti” prezzolati. Draghi è l’uomo che rappresenta le lobby delle armi e dei farmaci; che rappresenta la N.A.T.O. e l’Unione Europea, ma che certamente, come ha sin da subito dimostrato, non rappresenta l’Italia. Che Presidente del Consiglio è uno che chiede agli italiani di scegliere fra la pace e l’aria condizionata? Potrebbe sembrare l’ultimo degli idioti e forse in parte è anche vero, ma quello che è certo, Draghi può parlare in questo modo, come già fece prevedendo la morte per tutti coloro che avessero rifiutato di sottoporsi alla “vaccinazione anti covid”, perché ha ormai la certezza che siano il 90% degli italiani ad essere tanto idioti da accettare un Presidente del Consiglio come lui. Quello che stiamo vivendo ha dell’incredibile, prima abbiamo accettato di essere rinchiusi in casa; di indossare mascherine unicamente utili a far respirare anidride carbonica; di farci negare il diritto al lavoro e il diritto di usufruire dei trasporti pubblici se non vaccinati contro il covid; di farci chiudere in faccia le porte di ristoranti, cinema, teatri, parrucchieri, meccanici, stadi e autosaloni, se non dotati del lasciapassare governativo, meglio noto come “green pass”, ottenibile solo dopo aver accettato l’inoculazione della terza dose di vaccino che ad oggi, seppur taciuto dall’informazione mainstream, ha causato centinaia di milioni di morti nel mondo. Ora, invece di prendere coscienza di ciò che sta accadendo, come imbalsamati, ci stiamo facendo portare in guerra contro una nazione amica, la Russia, unicamente perché ce lo chiede lo “Zio Sam”, ormai lo zio di tutto il mondo occidentale, della Corea del Sud, del Giappone e di tutti i Paesi che hanno accettato di vivere secondo i diktat della più antica democrazia mondiale, quella che ha radici profonde, immerse nel sangue di oltre 200 milioni di morti, i nativi americani, spazzati via in nome del progresso e in nome di Dio. Ma questa è una cosa che non interessa nessuno, come a nessuno interessa la storia; come a nessuno interessa sapere che i nostri amiconi a stelle e strisce, quelli che hanno sempre ragione, i bravi poliziotti del mondo, dal secondo conflitto bellico mondiale ad oggi, partecipando a tutte le guerre, da quella di Corea a quella in Libia, hanno provocato oltre cento milioni di morti, ovviamente, come ci hanno ben insegnato il Vietnam, la Cambogia, le Filippine, la Romania, la Serbia, l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, la Libia, ecc., ecc., ecc., quasi tutti civili!

E’ veramente triste, mai nella storia dell’umanità ci sono state così tante informazioni accessibili per conoscere la verità e mai ci sono state così tante persone che rifiutano di vederla!

Così, mentre “Reporter senza Frontiere” fa sprofondare l’Italia al 58° posto nel mondo in tema di di “Libertà di stampa”, l’informazione mainstream, quella ufficiale, in completo disprezzo della verità, continua il suo accanimento in favore del “vaccino anti covid” e la sua crociata in favore del nazismo ucraino. Pensate, ancora oggi non si sono trovati i soldi necessari per porre fine all’indecente situazione abitativa e sociale dei nostri terremotati, ancora nelle baracche, persino i terremotati umbri del 1997, e come per incanto ci ritroviamo ad essere tanto ricchi da rifiutare il gas russo per pagare più del doppio quello americano e per mandare forniture miliardarie di armi all’Ucraina che, per bocca del suo “grande Presidente”, Volodymyr Zelenskyj, sino ad oggi ha chiesto solo denaro e armi, mai cibo, vestiti e medicinali. D’altronde, se i medici ucraini fanno la corsa per venire a prendere un lauto stipendio in Italia, chiamati a sostituire gli oltre 6000 medici nostrani radiati o sospesi per aver rifiutato di aderire alla falsa narrativa ufficiale sulla “pandemia” da “covid19”, il medico in Ucraina, nazione in guerra, chi lo fa?! Prima d’oggi non si erano mai visti medici scappare in massa dal loro Paese in guerra, da sempre, in ogni parte del mondo, i medici non hanno mai abbandonato feriti e malati, evidentemente i nazisti ucraini sono fatti di un’altra pasta. E’ gente molto cara alla famiglia Biden e pare, anche al migliore Presidente del Consiglio che potesse capitarci, al secolo Mario Draghi, quindi, saranno molto simili a loro. Una terza guerra mondiale non la si scatena mica per futili motivi, alla base devono esserci cose serie come, una su tutte, l’annientamento di ogni diversità. La “democrazia” e la “libertà” dovranno essere sempre e ovunque in pieno stile americano. Grande Nazione gli Stati Uniti d’America, fondata sul più grande e dimenticato genocidio della storia dell’uomo; là la democrazia è una cosa seria, infatti, il diritto di voto agli afro-americani venne concesso nel 1957, peccato che poi, prima e dopo l’uccisione di Martin Luther King, fino quasi alla fine degli anni 70 fosse una commissione di bianchi a decidere se un nero potesse votare o no; peccato che i neri sui mezzi pubblici, ancora negli anni 80, quando ormai l’obbligo non esisteva più, venissero invitati ad alzarsi per lasciare posto ai bianchi; peccato, come sin troppo bene testimoniato dall’arresto del campione mondiale di pugilato, Cassius Clay, se ci si rifiutava di partire per la guerra in Vietnam si finiva in galera, insomma, una “grande democrazia”, la stessa che ancora oggi pretende di giustiziare il giornalista australiano Julian Assange per aver divulgato notizie certe e vere su fatti accaduti che il Pentagono avrebbe voluto rimanessero nascosti all’interno di impenetrabili archivi segreti.

Parliamoci chiaro, se il Paese è ormai fallito e presto tutti saremo chiamati a pagarne le conseguenze, la colpa non è unicamente di Draghi, Speranza, Brunetta o di qualsiasi altro asino spacciato per genio, nossignori, la colpa è della quasi totalità degli italiani che hanno permesso a simili, inguardabili personaggi, grazie al loro voto o alla loro vigliaccheria, di fare ciò che volevano in completo spregio delle vere necessità del “popolo”. Oggi abbiamo il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non a caso arruolato nelle fila del P.D., che senza nessuna vergogna propone di concedere la residenza a chi occupa abusivamente una casa; abbiamo la Dottoressa Barbara Balanzoni, come altre migliaia di suoi colleghi, sospesa dall’Ordine dei Medici per aver detto la verità sui “vaccini anti covid”; abbiamo un Governo di pazzi guerrafondai che ha imposto un vertiginoso aumento dei prezzi di benzina e gasolio, unicamente per raccogliere i denari necessari a sostenere la guerra degli ucraini contro la Russia; abbiamo le multe per gli over 50 che non si sono voluti sottoporre a vaccino e le multe fino a tremila euro per i “furbetti del termostato”, quelli che dal primo maggio non rispetteranno i limiti imposti dal Governo all’uso dei condizionatori; abbiamo l’Unione Europea che declassa il “covid19” a influenza mentre il governo italiano impone ancora l’uso delle mascherine a scuola e sui mezzi pubblici; abbiamo dati certi che certificano come i vaccinati con tre dosi siano più esposti al contagio dal virus del “covid19” rispetto a chi non ha accettato l’inoculazione della terza dose o a chi ha preferito non vaccinarsi affatto; abbiamo, sul territorio italiano, centri di reclutamento volontari da inviare a combattere in Ucraina; abbiamo le assicurazioni sulla vita che si rifiutano di pagare per le morti la cui causa accertata è stata la vaccinazione anti covid perché trattano la volontarietà di sottoporsi all’inoculazione del siero genico sperimentale, ribattezzato “vaccino anti covid” solo per motivi politici ed economici, alla stregua di un suicidio; abbiamo lo Stato italiano che per lo stesso motivo ha già rifiutato qualsiasi tipo di risarcimento ai familiari di persone riconosciute morte a causa della vaccinazione anti covid perché, si legge nella nota del Ministero: “….la vaccinazione anti covid non è obbligatoria…” e abbiamo anche lavoro precario, diritti precari e continuando di questo passo, con l’assoluta maggioranza del popolo italiano felice del proprio rincoglionimento, avremo presto anche il precariato della proprietà privata, dei conti correnti e della vita! Diciamocela tutta, per una volta, ammettere di essere stati incredibilmente stupidi può far bene, può far uscire dall’oblio, oggi viviamo nel Paese che gli italiani hanno voluto per loro e per i loro figli, Italia Terra Celtica è sempre stata scartata a priori dall’elettorato italiano, da sempre più amante delle promesse e delle bugie che della verità, quindi, il risultato di tanto “sforzo elettorale” e di tanta “attenzione politica” ci ha portato a vivere questa Italia, Paese dove si paga la gente per non lavorare; dove si fanno chiudere le aziende che lavorano; dove ci governa chi non ha mai veramente lavorato e dove, infatti, si è dato vita alla nuova Repubblica, non più fondata sul lavoro ma sul “green pass”.

Il Segretario Federale

Paolo Bini 

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