Guardarsi allo specchio e prendersi le proprie responsabilità o morire di cieca obbedienza?!
Io da sempre faccio il tifo per gli oppressi, per chi lotta in maniera indomita, contro tutto e tutti, per la Libertà, per la Democrazia e per la Giustizia. Non mi sono mai piaciuti i vigliacchi, soprattutto i vigliacchi invidiosi, spesso disposti a divenire pericolosi traditori; sempre disposti a vendersi, quasi che la miseria del loro gesto, indipendentemente dalla ricompensa, possa giustificarli della loro vigliaccheria. Lungo l’accidentato cammino politico di Italia Terra Celtica, devo dire, ho trovato un mare di opportunisti, vigliacchi, traditori e bugiardi, ma ho anche incontrato delle belle persone, donne e uomini dal cuore grande, non necessariamente militanti o sostenitori del nostro Movimento politico, ma onesti intellettualmente e disposti a battersi a difesa delle loro idee e delle loro convinzioni. Persone vere con le quali ho discusso, ho collaborato, che ho aiutato e dalle quali sono anche stato aiutato. Persone che mai accetteranno, al contrario della marea di codardi, collaborazionisti più o meno consapevoli, di assoggettarsi alla nascente dittatura che tanto assomiglia ad un rigurgito del peggior fasciocomunismo. La nostra lotta contro la partitocrazia romanocentrica non verrà mai meno! Ma ormai la maschera, con l’avvento di Mario Draghi a capo del Governo, è stata volontariamente gettata. Ai signori che stanno pilotando il Paese verso la catastrofe economica e sociale non interessa più nascondersi, far finta di fare qualcosa per il Paese, gli italiani, terrorizzati da una “pandemia” che uccide solo a causa delle cure mediche volutamente sbagliate, hanno mostrato di essere disposti a tutto, certamente per lavorare, ma soprattutto per poter andare al cinema, allo stadio e al ristorante, quindi, oggi ci troviamo ad avere quale nemico principale, non i partiti romanocentrici, non il Governo, bensì gli italiani che, come una mandria impazzita di mucche da macello, stanno correndo verso la propria fine travolgendo tutto e tutti coloro che cercano di deviarne la corsa al fine di salvarli. Forse è presto per dire di chi sia la colpa più grande di tutto ciò che sta accadendo, ma è evidente che da parte delle istituzioni, chiaramente coinvolte, non si sta facendo nulla per appurarlo. Altresì è evidente che un delitto, se non commesso dalla persona che l’ha progettato, ha sempre almeno due responsabili: l’esecutore e il mandante, quindi, in questa brutta storia che puzza di morte, di soldi e di potere, non ci sono innocenti. Non sono innocenti i grandi banchieri americani che questo scenario catastrofico avevano iniziato a progettarlo alla fine del secolo scorso; non sono innocenti i Presidenti U.S.A. che hanno lasciato fare e lo hanno addirittura sponsorizzato con denaro pubblico in cambio di fondi per le loro campagne elettorali; non sono innocenti i governi che oggi stanno, chi più, chi meno, minando alle fondamenta la salute dei loro concittadini; non sono innocenti i “medici” e gli “scienziati” che si sono resi disponibili, tradendo il Giuramento di Ipocrate, alla mistificazione della realtà; non sono innocenti le tante persone di spettacolo e gli sportivi, anche se forse in buona fede, che si sono resi disponibili a comunicare ai cittadini una realtà inesistente, creata solo per fini politici ed economici; non sono innocenti i giornalisti che hanno accettato la censura di Stato e che scrivono e dicono solo ciò che gli viene detto di scrivere e di dire ed infine, non sono innocenti i tanti vigliacchi che si sono vaccinati ed hanno fatto vaccinare i loro figli senza minimamente informarsi, cosa difficile ma possibilissima, su cosa in realtà fossero i “vaccini anti covid”. Una cosa è certa, nulla tornerà più come prima e nel bene o nel male, forse, è l’unica cosa davvero giusta. Da sempre noi denunciamo la scarsa per non dire nulla, attenzione alle manovre politiche da parte degli italiani; da sempre, senza preoccuparci di andare a cercare simpatie o tessere fra idioti, pigri, qualunquisti e menefreghisti, abbiamo sempre equamente diviso le colpe del disastro Italia fra la classe politica ed i suoi mandanti: gli elettori! Oggi, tutto quello che stiamo vivendo evidenzia come avessimo avuto sempre ragione, anche se, purtroppo, nulla e nessuno potrà distogliere il maiale dall’ingrassare per poi essere trasformato in braciole, salsicce, salami e prosciutti così, come nulla e nessuno potrà convincere idioti, pigri, qualunquisti e menefreghisti, che è giunta l’ora, forse è anche già scaduta, in cui dovrebbero cercare di capire cosa sta succedendo realmente là dove finisce la punta del loro naso. In ogni caso, questa vergognosa, tragica e sino a “ieri”, incredibile situazione, servirà a molti per avere una conoscenza più esaustiva del collega di lavoro, del vicino di casa, del medico di base, del Sindaco o del consigliere comunale al quale si è dato il voto, del professore del figlio, dell’amico o dell’amica del cuore e del partito al quale si è data fiducia.
Da noi, mentre si sta relegando la Carta Costituzionale a involucro solo buono ad incartare le uova, ideale poi per accendere la stufa; mentre l’informazione di regime non svolge altra funzione se non quella di difendere, giustificare e propagandare come illuminate, le indifendibili scelte governative, non esitando, con masochistico piacere, a trasformarsi in zerbino; mentre medici di base e medici ospedalieri non esitano a trasformarsi in avvocati difensori delle Big Pharma e del proprio esclusivo portafoglio chiedendo ai tanti pazienti, che lamentano reazioni avverse da vaccino di esibire le prove di ciò che dicono, invece di essere loro a cercarle come in realtà dovrebbe essere; mentre non si sono mai viste così tante morti improvvise se non, forse, sommando quelle degli ultimi trent’anni; mentre tutto ciò e molto altro accade, tutto fila liscio secondo i piani, ormai resi ampiamente pubblici dai signori del “grande reset”.
Le lezioni del passato non sono servite e non servono, la storia la conoscono in pochi, forse, anche chi la insegna dovrebbe ripensare il proprio lavoro, infatti, mentre la deriva totalitaria non sfugge neppure più ai migranti clandestini che, come ci informano le cronache, non esistano a prendere a calci gli uomini in divisa quando questi gli chiedono di esibire il “green pass” per viaggiare sui mezzi pubblici, gli italiani, quando non discutono appassionatamente di calcio o donne, si dilettano in dibattiti da bar senza capo ne coda su grandi temi dei quali sanno poco o niente, come “il riscaldamento globale”, “l’inquinamento dell’aria e dell’acqua” e dulcis in fundo, “la corsa alla presidenza della Repubblica” e mentre ciò accade; mentre il manovratore, che dovrebbe essere scaraventato fuori dal mezzo, è unicamente infastidito dal niente che lo circonda, si notano omuncoli, creati dall’attento elettorato nostrano, che tramano per salvare i privilegi loro e dei loro amici; omuncoli che ricattano e poi sono ricattati; omuncoli che parlano per paura e per paura ritrattano; omuncoli che aprono bocca solo per reclamizzare il lavoro del loro dentista e si notano poltrone, poltroncine e sgabelli a cui una folla di meschini rappresentanti di sé stessi, fregandosene altamente dei bisogni del Paese e dell’elettorato tradito, cerca di rimanere aggrappata disperatamente ad ogni costo, anche a quello della dignità, ma forse, questi omuncoli la dignità non l’hanno mai avuta. Tutto questo malcostume, tollerato come se fosse la normalità di un Paese normale, secondo me altro non fa se non chiarire, senza possibilità di smentita, due cose:
- il rapporto di complicità che lega l’informazione ufficiale a chi incarna le istituzioni e le sfrutta a proprio esclusivo vantaggio ed a vantaggio degli “amici degli amici”.
- L’assoluto disprezzo che i media e la politica romanocentrica hanno per la gente, lettori ed elettori.
Così, accettando tutto in nome di una libertà ottenibile solo attraverso una tessera verde concessa e rinnovata a patto che ci si sottoponga a “vaccino anti covid” almeno due volte all’anno, mentre il Papa avverte che la proprietà privata è peccato e lo fa leccando il culo agli uomini più potenti e più ricchi della terra; mentre i professionisti della satira sognano l’avvento di Berlusconi al Quirinale; mentre Salvini mostra di trovarsi alla perfezione nelle vesti del bamboccio scemo di Draghi e mentre ci narrano delle grandi vittorie del Generale Figliuolo ottenute sul difficile fronte vaccinale a danno di gente sprovveduta, spaventata, ricattata e di bambini inermi, noi assistiamo, sullo stile da sempre in voga nel Paese della Coca Cola, alla sempre più repentina trasformazione della politica italiana in uno strumento di arricchimento e di promozione sociale per coloro che vi si dedicano professionalmente e per tutto il vasto indotto da essa generato, che negli ultimi due anni ha arruolato una folta schiera di “medici” e “scienziati”, spesso in concorrenza fra loro allo scopo di mostrarsi al padrone più bravi ed efficaci nel convincere la gente a farsi iniettare la “dose di libertà” made in U.S.A.
Comunque, una cosa è certa, noi siamo stati sino ad oggi tacciati di complottismo per aver detto che i vaccini sarebbero diventati obbligatori, pena la perdita dei diritti sanciti dalla Costituzione; per aver detto che sarebbero stati istituiti dei passaporti vaccinali; per aver detto che i lockdown non sarebbero cessati nonostante la campagna vaccinale di massa e per aver detto che l’inflazione sarebbe divenuta dilagante, tutte cose che si sono verificate! Ora, nonostante la certezza che la massa impecoronita continui ad additarci come complottisti, giusto per non venir meno al nostro impegno politico e sociale, mentre la massoneria anglosassone ci dipinge come il miglior Paese dell’anno, vogliamo anticipare che i prossimi passi saranno l’istituzione dell’identità digitale, dei punteggi di credito sociale, dei lockdown climatici, del razionamento energetico e della carestia dei beni e dei cibi. Cose scongiurabili solo attraverso la lotta, solo dimostrando di essere capaci di battersi e soffrire e solo scegliendo il progetto politico di Italia Terra Celtica, quindi, vista la cecità e la cialtroneria politico-sociale degli italiani, cose che vedremo prossimamente. E’ la mancanza di memoria con la mancanza di interesse per le cose che contano che fa la differenza fra chi tiene alla propria Terra ed alla propria famiglia con i fatti e chi vi tiene, spesso piagnucolando, solo a parole. E’ la mancanza di memoria e la mancanza di interesse per le cose che contano, che ancora oggi porta la massa a credere ai partiti romanocentrici e al Governo, all’interessamento delle istituzioni e alla loro preoccupazione per la salute degli italiani perché diversamente non sarebbe spiegabile come si possano prendere per buone le parole di chi, sulla base di un’emergenza sanitaria inventata e inesistente, ha di fatto promosso un vero e proprio colpo di Stato. A ben ricordare, i nostri governi, come questo fa finta di niente mentre sbarcano sulle nostre coste centinaia di migliaia di clandestini; mentre le nostre fabbriche chiudono; mentre i nostri marchi vengono razziati dalla multinazionali estere e mentre il Paese è flagellato da centinaia di migliaia di morti improvvise, in un recente passato, hanno fatto finta di niente, fottendosene altamente, della diossina e dell’amianto, della terra dei fuochi, dell’Ilva, del Petrolchimico di Porto Marghera, della devastazione della Val Bormida ad opera dell’Acna di Cengio, della chiusura di centinaia di ospedali e degli “ingombranti” terremotati del centro Italia. Un’altra cosa, perché mai come in questo brutto periodo noto il fiorire della più squallida ipocrisia, agli italiani, soprattutto a quelli dalla lacrima facile, sempre vittime, sempre che non sapevano, sempre che la colpa è degli altri, sempre povera mamma, povero papà e poveri figli, ebbene, se molti di questi italiani avessero dedicato ai loro genitori le stesse attenzioni e le stesse cure che quotidianamente e giustamente dedicano al loro cane, le case di riposo sarebbero semivuote e forse, ci sarebbero stati molti, moltissimi anziani che si sarebbero salvati dal “covid19”. Sono stato troppo antipatico?
Non mi interessa, è ora che ci si guardi allo specchio e ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Il Segretario Federale
Paolo Bini