GALLI IN FUGA DAL POLLAIO
Riportiamo di seguito il recente articolo di Ugo Antani e Vi invitiamo a frequentare il suo omonimo blog.
La Segreteria Organizzativa I.T.C.
Ora che la verità a piccoli passi si avvicina e tornerà presto a dare il giusto corso alla storia, è iniziato tra i protagonisti del regime nazi-sanitario, il fuggi fuggi generale, il mettere le mani avanti in vista della resa dei conti, la retromarcia tardiva e con la coscienza sporca.
Sono tanti i medici che dopo una narrazione a senso unico hanno iniziato a rivedere le proprie fallaci convinzioni, e tra di essi in particolare c’è proprio quello che non ti aspetti, uno dei generali in camice bianco che per due anni hanno guidato la feroce repressione, ovvero l’infettivologo Massimo Galli.
La sua storia è curiosa e raccoglie tutte le contraddizioni e le nefandezze scientifiche che ci hanno propinato in questi anni del terrore.
Si perché proprio lui, il principale sostenitore del motto “o convinci o costringi”, dopo essersi tridosato si è beccato ugualmente il Covid e con sintomi pesanti come da lui stesso raccontato, diventando la dimostrazione vivente della inefficacia del siero nel proteggere dall’infezione e nell’evitare i sintomi gravi della malattia.
Poi una volta beccatosi il Covid ha candidamente dichiarato di essersi curato con gli anticorpi monoclonali, smentendo se stesso e tutta la narrazione che etichettava come folli e antiscientifici quei pochi medici che ci erano già arrivati molto prima, sbeffeggiati e cacciati da tutti i salotti televisivi.
Ma non è finita, perché ci ha anche rivelato di essere affetto dal long covid, con effetti persistenti a distanza di tanti mesi dall’infezione, allorquando proprio lui e i suoi sodali ci avevano raccontato che era necessario inocularsi per evitare il long covid.
Oggi è arrivato l’ultimo inatteso colpo di scena perché in una intervista a Panorama Galli si è detto non sicuro che i tanti effetti negativi riscontrati nei pazienti e anche su sé stesso siano riconducibili al long covid essendo invece probabile che siano effetti avversi delle vaccinazioni.
Una vero boomerang di ritorno in piena faccia le sue dichiarazioni: «Ho avuto un episodio acuto di Covid-19 a gennaio, nonostante tre vaccinazioni. Purtroppo mi sto portando dietro un discreto affaticamento che prima non avevo. A questo punto ho quello che sembra essere il long Covid con dolori muscolari diffusi». «Molte persone hanno una riduzione della memoria e della concentrazione che però non sono quasi mai drastiche. Viene definita “brain fog”, nebbia cerebrale». «Ci sono poi sindromi cardiache e sintomi dermatologici, di solito compaiono a mani e piedi con sensazioni di arrossamento e bruciori simili ai geloni da freddo. Altre persone invece sviluppano fastidi e bruciori alla cassa toracica. Ci sono così tanti sintomi che che viene il dubbio se considerare tutto ciò come long Covid. Alcuni di questi potrebbero essere stati innescati dalle vaccinazioni”.
Detto da lui ha davvero del clamoroso se solo si ricorda che è stato capace di affermare che se c’era stato qualche morto a causa del vaccino non bisognava parlarne perché interferiva con la campagna vaccinale.
Galli dice di avere oggi la nebbia cerebrale ma a noi sembra che la nebbia cerebrale ce l’avesse prima, quando con la sua testa ciondolante tormentava le nostre giornate dal tubo catodico, mentre invece ora la nebbia sembra scomparsa e l’orizzonte, lontano dai riflettori degli studi televisivi, appare molto più chiaro e limpido.
Ugo Antani
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