Farà male, ma credo ci sia bisogno di verità
E’ incredibile, certo, ma è ancora maledettamente vero, nonostante la strage sia continua e inarrestabile con milioni, decine di milioni di persone che nel mondo muoiono improvvisamente, unicamente accumunate dall’essersi fatte vaccinare contro il covid, ancora c’è chi riesce a dire: “Io credo nella scienza”, giustificando così la campagna vaccinale su scala globale contro un virus mai isolato, quindi, rispettando la scienza, quella vera, esistente come l’amico immaginario con cui tanti parlano dicendo di vederlo e di sentirlo. In Italia, ad esempio, lo dicono ancora molti medici ansiosi di mettere a nudo tutta la loro incompetenza, politici pronti a dire qualsiasi cosa pur di rimanere a galla e addirittura la Corte Costituzionale, che di recente si è mostrata più incline a difendere e giustificare le puttanate compiute in “epoca pandemica” dai Governi Conte e Draghi piuttosto che la Carta Costituzionale. Lo dicono anche decine di milioni di disagiati, quelli che si sono offerti quali vittime sacrificali al “Dio Vaccino” in nome della “salute collettiva”. Continuano a dirlo, con la fierezza tipica di chi ha giustificato negli anni lo sterminio dei nativi americani e le navi negriere in nome del progresso e le crociate in nome di Dio, quindi, ben poco, forse niente può essere fatto e detto perché la gente, quella che con il suo menefreghismo, lassismo e comportamento vigliacco ha permesso tutto ciò, possa ricominciare o cominciare per la prima volta a fare un uso appropriato del cervello, a onor del vero, racchiuso nella scatola cranica di ognuno di noi. In ogni caso, conscio che a nulla servirà, voglio far presente a tutti coloro che credono nella scienza, che non possono pretendere che lo stesso sia per tutti. Italia Terra Celtica rispetta tutti gli orientamenti politici, religiosi, sessuali e non ha mai fatto discriminazioni di razza e di sesso, quindi, ritiene che non possa essere obbligatorio credere in tutto ciò che afferma la scienza e che a tutti, come minimo, deve essere assicurata la libertà di pensiero e di scelta e sopratutto, la scienza non può essere imposta come fede. L’essere umano è composto non solo dalla materia, ma anche e forse più, dallo spirito e questo sarebbe opportuno non lo dimenticassero in quel del Vaticano viste le Chiese chiuse ai fedeli e le messe recitate con la mascherina sul viso, davanti al nulla, in epoca covid, a solo ed esclusivo uso televisivo. Poi, certamente non ultima, una cosa è la scienza, un’altra le affermazioni degli scienziati, o tutti, improvvisamente, si sono dimenticati dei danni, dei disastri e degli omicidi compiuti dagli scienziati in nome della scienza?!
Gli scienziati più qualificati e titolati al mondo, la storia è qui a ricordarcelo, possono elaborare teorie completamente sbagliate, nessuno è dotato della qualifica d’infallibilità e soprattutto, seppur gente come Bassetti e Burioni a ben ascoltarli amano farlo, nessuno può definire sé stesso scienza. Forse i più hanno perso di vista la realtà, ma non esiste in nessuna parte al mondo l’istituto scolastico, pubblico o privato, che possa rilasciare la laurea di “scienziato”, perché si possa essere definiti in tal modo bisogna essere capaci di andare oltre, bisogna essere veri esperti in uno o più campi della scienza, bisogna essere aperti alla discussione, bisogna saper compiere intensi e costanti studi con serietà di metodo e d’indagine. Gli ultimi tempi ci hanno ancora regalato gli interventi e le opinioni di un grandissimo scienziato, Luc Montagnier, però inascoltato dai “sacerdoti” e dai seguaci della scienza e morto misteriosamente come molti altri detrattori della campagna vaccinale. Or dunque, è lecito, qualsiasi scienziato può elaborare teorie basate su “metodi scientifici” e diffonderle in nome della scienza, ma nessuno in assoluto può veramente affermare che tali teorie possano essere necessariamente esatte. Infine, alla luce dei miliardi dilapidati per l’acquisto dei sieri genici, impropriamente ribattezzati “vaccini anti covid”, dovrebbe anche essere messo in discussione l’uso che si può fare della scienza, infatti, se non ci si vuole iscrivere nella lunga lista dei bugiardi che sin qui hanno narrato e continuano a narrare dell’efficacia dei “vaccini”, non si può negare che molte affermazioni sostenute in nome della scienza siano state e siano in realtà falsità propagandate al fine di soddisfare gli interessi di poche persone a capo di imperi finanziari e le convenienze di politici prezzolati, più propensi a rappresentare gli interessi delle Big Pharma che non quelli dei loro popoli. Lo scopo ultimo di tutta questa gente, di fatto una vera e propria setta che annovera adepti nell’industria, nella finanza, nella medicina, nella legge, nello spettacolo e nella politica, alla fine dei conti con la scienza non ha nulla a che fare, infatti, il loro obiettivo pare essere unicamente il perseguimento di una società globale perfettamente controllata e sorvegliata. Non a caso, quella che si è rivelata essere una vera e propria farsa pandemica è servita per sperimentare l’imposizione di folli restrizioni alle libertà personali, inviolabili secondo i dettami costituzionali, arrivando a decretare nella sola Italia, in nome della “salute pubblica”, il fallimento di migliaia di aziende ed esercizi commerciali.
Ciò nonostante gli italiani che continuano ad affermare di credere nella scienza sono ancora tanti, addirittura troppi, quasi tutti ed allora, a tutta questa gente mi sento di dire, approfondite un pochino, certamente non sarà piacevole, scoprirete di avere al massimo, se completamente “vaccinati”, non più di due, al massimo tre anni vita o in alternativa, una vita breve da malati, però, almeno scoprirete che la scienza, quella vera, ha da tempo smascherato la truffa mortale legata alla vaccinazione di massa ed è stato, fra gli altri e fra i primi, proprio Robert Wallace Malone, uno degli scienziati “padri” degli attuali “vaccini mRNA”, quelli di Pfizer e Moderna, a lanciare l’allarme sulla pericolosità di “vaccini” mai testati nella loro efficacia e sicurezza, cosa di recente riconosciuta anche dalle stesse case farmaceutiche produttrici degli stessi.
Il Segretario Federale
Paolo Bini