FORGOT YOUR DETAILS?

Facciamo della Natura il nostro più grande alleato

by / mercoledì, 18 novembre 2015 / Published in Energia e Ambiente

Già ne ho scritto e più volte ho cercato di comunicarlo in dibattiti e convegni, la nostra “civiltà”, basata sul capitalismo esasperato, sulla conquista e il dominio della natura, mostra, ormai da tempo, gli inequivocabili tratti tipici di una civiltà giunta al capolinea.

Il vivere col solo scopo di sottomettere il prossimo, di arricchirsi, di imporre il proprio pensiero e il proprio stile di vita, ci ha portati oggi, all’inizio del XXI secolo, a vivere in una Terra devastata da guerre, pestilenze, malattie e genocidi.

Il progresso, che avrebbe dovuto regalare a tutti una vita migliore, anche nei pochi Paesi non toccati dalle guerre, ha ridotto l’uomo ad essere schiavo di statisti senza morale e di dubbie qualità, nonché di pochi banchieri, che dagli Stati Uniti d’America decidono le sorti di miliardi di persone. Il fallimento della “civiltà” tecnologica e scientista, soprattutto per quanto concerne il suo aspetto umano, sociale, morale e politico, dovrebbe spingere la popolazione a una profonda analisi sui valori fondamentali della vita umana.

Questo processo, auspicato esclusivamente da Italia Terra Celtica, poi, dovrebbe necessariamente passare da un’attenta analisi del nostro passato e dalla storia dei nostri antenati, dallo studio dell’uomo a quello dell’ambiente e delle cose, per arrivare a scoprire, senza i blocchi ideologici imposti dalla politica che idolatra il dio denaro, i vari punti in cui sono avvenute le svolte fatali che hanno deviato il progredire della cultura. Deviazioni che hanno portato i saggi a ridursi alla stregua di semplici sapienti al servizio dei potenti, che hanno trasformato lo studio dei ritmi della natura nella ricerche di tecniche per dominarla. Oggi, infatti, ciò che l’uomo non riesce a distruggere con le guerre, con la droga e con la creazione di nuovi, sempre più letali virus, viene distrutto da una natura che giustamente si ribella. E’ necessario, quindi, fare tutti, non uno, ma due, tre e, se serve, anche cento passi indietro alla ricerca di una più completa armonia di vita con i ritmi e le leggi del creato che ci circonda. La politica serve anche a questo, anzi, oggi più che mai, dovrebbe servire soprattutto a questo.

La Natura non va combattuta, in essa bisogna immergersi e di essa bisogna riconoscersi parte. L’alternativa è quella che viviamo, un’Italia a pezzi, che cade sempre più a pezzi quando piove un po’ più del dovuto o quando il sole “esagera” nel riscaldarci. Un mondo dove le riserve dei ghiacci artici e antartici diminuiscono costantemente e incessantemente, dove aumentano le aree desertiche, dove sono sempre più le specie animali a rischio d’estinzione, dove intere foreste vengono spazzate via solo per arricchire uomini senza scrupoli che dovrebbero stare in carcere per i danni che causano all’ambiente . Un mondo flagellato da esperimenti nucleari, circondato da mari affogati nell’inquinamento da petrolio e mercurio, un mondo che abbiamo il dovere di salvare e se per questa grande e difficile missione dovremmo partire dall’Italia, lo faremo. Italia Terra Celtica odia solo poche cose, fra queste, le chiacchiere senza costrutto; le dichiarazioni e le promesse fatte solo perché la moda lo richiede e poi, non ultime, la cupidigia, l’arroganza, la vigliaccheria e il menefreghismo della gente, tutte cose utili solo per farci finire dove inevitabilmente dovevamo finire: nella merda!

La politica è anche salvaguardia dell’ambiente, una Natura rispettata è un grande alleato dell’uomo, una Natura mortificata e oppressa diventa un grande nemico che in soldoni, a carico della collettività, significa più tasse e per chi perde raccolti, cose, case e famigliari, spesso, significa la rovina economica.

Il Responsabile Organizzativo Federale

Irina Tancau

Lascia una risposta

TOP