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Essere donna fra bugie e conoscenza

by / lunedì, 28 agosto 2017 / Published in Pari opportunità

Chi mi segue lo sa, la mia vita non è di quelle più “regolari”. Mi piace la mia professione, ancor di più mi piace la mia famiglia, per mio figlio sarei disposta a tutto, eppure non riesco proprio a dividermi “solo” fra casa e lavoro. Cerco di esserci sempre per i miei cari e credo di riuscirci, poi, certo, mi amano e se in qualcosa manco non me lo fanno pesare, ma io faccio lo stesso con loro. Sul lavoro, salute permettendo, ci sono sempre e mai mi hanno spaventato gli orari, oltremodo flessibili, imposti  dall’attività che svolgo. Tutto questo potrebbe bastare, per la maggior parte delle donne basta e talvolta avanza, per me no! Mi piace offrirmi per il sociale, mi piace organizzare e presentare manifestazioni e da oltre 10 anni nella mia vita c’è anche Italia Terra Celtica. E’ tanto, soprattutto per una donna è troppo, addirittura sbagliato, questo il pensiero di tanti, ma quel che è peggio, anche di tante donne che non riescono a riemergere da secoli e secoli di regole, impedimenti, convenzioni, pregiudizi e “buona educazione”.

La mia vita, per le meno attente e per chi le tradizioni le fa iniziare da dove vuole, potrebbe sembrare votata alla modernità più sfrenata, alla riscrittura delle regole nel rapporto uomo-donna o peggio, ad un eccesso di emancipazione a spese della famiglia e dei suoi valori, non è così! Io credo che la natura femminile non sia quella dell’obbedienza silente, né quella di un pseudo parità che  indottrina la donna a percorrere il cammino dell’autonomia lungo un sentiero a suo tempo tracciato da uomini. Io credo che il mio modo di essere e di vivere sia figlio della storia, di quella storia che è stata seppellita dalla “cultura” maschile, di quella storia dove era la donna a guidare se stessa, la sua vita e quella degli altri fidandosi delle sue intuizioni, della sua conoscenza dei ritmi della terra, della conoscenza dei poteri curative delle piante, delle erbe e della ciclicità della vita. La civilizzazione è nata intorno alla donna, le società umane si congregavano intorno alle madri: l’unico legame di sangue riconosciuto sin dagli antichi tempi. Nulla di strano e rivoluzionario, quindi, nel mio essere donna, certo io lo vivo come un grande privilegio e questo al di là delle tante lotte, molte più che giuste, che hanno caratterizzato l’universo donna soprattutto nel secolo scorso.

Mi piace battermi per ciò in cui credo, non importa quanto sia duro e difficile; la mia vita la voglio così, orientata verso valori universali, le mete mensili, i budget da rispettare li lascio volentieri a tutte coloro che molto più facilmente si sono adagiate a credere in quel che fanno, che gli fanno fare e che, senza nemmeno rendersene conto, nella loro scalata carrieristica, le porta a legittimare e condividere il mondo che per loro è stato pensato dagli uomini. Quello che non posso sopportare è l’addomesticamento, Italia Terra Celtica mi ha fatto scoprire il sapore della libertà, libertà di pensiero, di parola e d’azione e quando ci si sente libere, ci si sente potenti, io sono consapevole di appartenere solo a me stessa ed è per questo che trovo meraviglioso concedermi, aiutare e sostenere chi ha bisogno d’aiuto, abbracciare amiche e amici, esserci per tutti quelli che mi vogliono bene e per le tante persone, uomini e donne, che hanno dimenticato o non hanno mai conosciuto il significato della parola amore.

In tutto questo credo di poter dire che regole non ne esistono, anche se ci saranno, pronti a smentirmi, un mucchio di maschietti e di donne pronte a recitare secondo copione. Quello che deve esistere è la volontà di essere donna, di non permettere che la propria felicità dipenda da altri, soprattutto se questi altri sono quelli che si arrogano il diritto di dirti quello che devi fare. Va tutto bene, ognuna di noi deve vivere come se la sente, ma mai deve essere succube o annientarsi per i bisogni o il piacere di altri.

Credo non esista nulla di più bello è appagante di una vita dedicata a ciò piace, a quello che per te conta davvero, rispettando tutti e da tutti esigendo rispetto, credo che oggi la verità sia a disposizione di tutti, credo che la pigrizia sia la maggior responsabile  della conoscenza superficiale delle cose e credo sia da sciocchi non approfondire e negarsi cose essenziali come il sapere e la consapevolezza, allo stesso modo, credo che chi sta ai vertici della nostra società conosce perfettamente la verità, ma troppo spesso la contraddice,  addirittura la cataloga come bugia e questo, credo fermamente sia un comportamento banditesco!

Irina Tancau

Resp.le Org.vo Federale

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