Eccoci di nuovo alle prese con la vecchia “strategia della tensione”
Le violente accuse lanciate dal Capo del Governo, rinfocolate dal Capo dello Stato, le provocazioni giudiziarie che si cercano di imbastire ai danni di chi, conoscendo la Costituzione, chiede e rivendica la facoltà di scegliere liberamente, nel rispetto del prossimo e delle opinioni altrui, della propria vita, ci fa considerare l’ipotesi che questo agonizzante regime, esclusivamente basato sulla spartizione e sul clientelismo, sia pronto a giocarsi, pur di fermare il cambiamento, la disperata carta di una nuova “strategia della tensione”. Fate attenzione a ciò che succede, quindi, non necessariamente a ciò che la cosiddetta “informazione ufficiale” vi porta in casa ed allora sarete costretti a vedere una realtà diversa, completamente diversa da quella edulcorata dalla partitocrazia romanocentrica. La realtà ci dice che milioni di persone stanno scendendo nelle piazze e nelle strade d’Italia a manifestare contro questo governo, contro il regime partitocratico neo fascista, contro l’obbligo del “green pass” e contro lo strisciante e vigliacco obbligo vaccinale che vorrebbe tutti gli italiani, finanche quelli ancora in attesa di essere partoriti, disposti a farsi iniettare un siero sperimentale che, se non ci fosse censura, sarebbe a tutti noto che nella sola Italia ha sino ad oggi provocato oltre 50 mila reazioni avverse, molte delle quali invalidanti e mortali. Viviamo nell’assenza di trasparenza, nell’evidente volontà di oscurare i fatti, nella libertà lasciata agli incaricati governativi, vuoi politici, vuoi medici, vuoi sindacalisti, vuoi Presidenti di Regioni e Sindaci lecca culo, di esprimersi, nei confronti di chi rivendica il libero arbitrio, con una violenza verbale che, se mai venisse dai manifestanti o da chiunque si oppone all’obbligo di “gran pass”, questi verrebbero denunciati, etichettati come pericolosi soggetti di destra e probabilmente anche caricati dalle forze di polizia in assetto antisommossa e arrestati. E’ in tutto questo che i miei timori, quando parlo di “strategia della tensione”, trovano conferma, non sarebbe diversamente possibile che venisse consentito a giornalisti e conduttori televisivi di TV pubblica e private; a sedicenti scienziati; a medici, opinionisti e scansafatiche di ogni tipo al soldo dei partiti o della pubblica amministrazione, di far apparire, più o meno direttamente, tutti coloro che si oppongono democraticamente e con valide ragioni all’obbligo vaccinale, come un insieme di poveri deficienti a cui augurare, quando va bene, di “venire messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come sorci”. Non sarebbe possibile ascoltare scempiaggini degne di denunce e richieste danni milionarie come quella proferita dal Presidente del Codacons, che suggerisce di sospendere la pensione a chi non ha intenzione di farsi vaccinare. Insomma, le gravi intemperanze verbali, l’escalation di insulti, le libertà che taluni viscidi personaggi si prendono, senza essere tacitati o perlomeno fermati dalla forza pubblica, di insultare a destra e manca tutti coloro che vogliono disperatamente vivere in un Paese Libero, dove poter pensare, scrivere e leggere liberamente ciò che vogliono, fa pensare che si potrebbe presto precipitare nel caos come successe in occasione dell’attentato di Piazza Fontana o peggio, come accadde in occasione di quello alla stazione ferroviaria di Bologna. Troppo spesso il ricorso alla “strategia della tensione”, a morti giudicate sacrificabili, ha spianato la strada a scelte e accordi politici che si sono rivelati iniqui per il popolo, ma il popolo a onor del vero, ha sempre scelto la facile strada del “E’ meglio non sapere e non fare domande” e tutto questo ci ha portato sino a qui, ci ha portato ad avere un governo che vuole garantire la libertà, il diritto al lavoro, alle cure sanitarie, la frequentazione di impianti sportivi, discoteche, cinema, teatri, stadi, ristoranti e bar solo a chi, in buon ordine, si mette in fila e si fa iniettare nel corpo un siero che può essere definito in mille modi, ma non può essere definito vaccino anti covid.
Diventa quindi impossibile non rilevare che questo clima surriscaldato potrebbe costituire un ottimo terreno di coltura per ogni genere di provocazione. La storia del nostro Paese è li a testimoniare come sugli starnazzamenti dei parolai si siano più volte innestate le strategie criminali di poteri occulti e deviati e non solo, lo stizzoso, irresponsabile livore dimostrato dalla quasi totalità della classe politica nei confronti di chi in prima fila si batte per la Libertà di scelta, esclusi i soli Vittorio Sgarbi, Daniele Capezzone e Gianluigi Paragone, non a caso si sta ripercuotendo nella società civile dove determina il voluto, ricercato, auspicato, alto tasso di ringhiosa litigiosità, come al solito, dai connotati demagogici e qualunquisti, ideale allo scopo di isolare e zittire i contestatori, sempre colpevoli, sempre di destra, sempre stupidi e irriverenti, insomma, la classica distorsione della realtà propagandata da radio, giornali e televisioni asservite alla partitocrazia romanocentrica.
Tutto ciò è talmente visibile e talmente inquietante che mi lascia esterrefatto vedere come la maggioranza degli italiani non si renda conto che nel nostro Paese si sta riproducendo, su piccola scala, un disegno autoritario di vasta portata, di portata mondiale. E’ evidente l’attacco alla Costituzione da parte dell’Esecutivo e del suo esercito di piazzisti più o meno titolati, quindi, è manifesto l’attacco alla politica in quanto tale con lo scopo palese di sostituire la tirannia alla Libertà e l’arbitrio di pochi sconsiderati e pericolosi cialtroni alla Democrazia. Credo che quanto sta avvenendo nelle stanze governative non sia mai stato chiaro come adesso, è scontato per chi non ha i paraocchi; per chi vive tra la gente senza tapparsi le orecchie; per chi sfoglia i giornali; per chi ha letto almeno tre libri riuscendo a capirne il significato di almeno uno; per chi non confonde la cultura, anche quella politica, con le mode culturali e per chi non si sente rassicurato dall’appartenenza a qualche gruppo di autoconsolazione nostalgica, che il governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi sta operando di fatto per la stabilità dell’attuale, nuovo sistema di potere dominato dalle lobbies economiche e massoniche di cui la partitocrazia corrotta non è che l’appendice più riconoscibile, o vogliamo ancora una volta far finta che non sta succedendo nulla e che va tutto bene?!
Il Segretario Federale
Paolo Bini