Ecco l’ennesima crisi di governo, ecco tutti pronti a calarsi le mutande
Eccoci di nuovo alle prese con l’ennesima crisi di governo, di nuovo bombardati da un’infinità di dichiarazioni idiote pronunciate dai rappresentanti della partitocrazia romanocentrica; da talk show televisivi che imperversano ad ogni ora con interviste a saccenti politologi; a direttori di giornali, ognuno padrone della propria verità e sedicenti opinionisti tuttologi, gente che mastica di economia come di esteri e di finanza nello stesso modo in cui io prendo cappuccino e brioches al mattino. Eccoci di nuovo pronti ad essere investiti dall’ennesimo uragano di promesse, in gioco potrebbe esserci il voto autunnale e anche se tutti, compresi coloro che dichiarano il contrario, sono qui ad aspettare Mario Draghi a cui affidare la guida di un prossimo governo tecnico, i partiti pare vogliano portarsi avanti e tornare a promettere di tutto e di più. Che dire, scoprire di essere così diversi dai partiti romanocentrici è proprio un magnifico colpo di fortuna, anche se molta di questa fortuna la dobbiamo innegabilmente al nostro Segretario Federale, Paolo Bini.
La verità sul perché di questa crisi innescata dalla Lega con la sfiducia a Conte non ce la dirà mai nessuno e tutti sull’argomento potranno dire qualsiasi cosa con la certezza che tutto ciò che diranno sarà tutto ma non la verità. Ma parliamoci chiaro, questa Italia è il Paese della bugia, tutto si basa sulla menzogna, nessuno ha mai difeso la verità, prova ne è che ogni volta sullo stesso fatto, non importa se di politica o di cronaca, esistano sempre molteplici verità, probabilmente è vero, la verità è come il Leone, orgogliosa, regale, sprezzante della vigliaccheria e della cupidigia, però, come il Re della Savana è in via d’estinzione e pensare che basterebbe lasciarla libera e poi, proprio come il Leone, saprebbe difendersi da sola.
Il fatto, comunque inequivocabile, è che questa crisi alla fine, indipendentemente da chi andrà prossimamente al governo, passando o no da regolari elezioni, colpirà ancora una volta i lavoratori, le famiglie e l’intero Paese, minando, se possibile ancor di più, la fragile economia italiana alle sue fondamenta. Pare che a tutti i costi non si voglia partire dalla cosa oggi più necessaria, la Pace sociale. Sembra che tutti urlino, strillino, facciano carte false, sgambetti e tradimenti politici con l’intento dichiarato di mettere a posto le cose, le tante cose che non vanno per addivenire così alla sospirata Pace, necessaria, grazie alla collaborazione fra le parti, a gettare le basi utili al rilancio del Paese, noi crediamo, invece, che la Pace vada trovata prima, poi le cose, potendo lavorare senza dover stare attenti alle aggressioni politiche, giornalistiche e giudiziarie, c’è quasi il rischio che vadano a posto da sole, è una questione di mentalità o se preferite, di spirito.
E’ come scrivere. Aprite un giornale, soprattutto in questi giorni e poi ditemi, quanto dell’inchiostro che ne ricopre le pagine dando vita a titoli e articoli vale la pena di essere letto? Forse, tanti potranno anche obiettare su ciò che scrivo io o che scriviamo noi di Italia Terra Celtica, ma certamente non lo potranno fare, e qui potrei apparire un po’ presuntuosa, se approcceranno la lettura dei mie, dei nostri articoli con la mente libera di chi vuole prima di tutto capire, poi, certamente, tutti liberi di continuare a pensarla come vogliono, io continuerò comunque, spero di riuscirci, a scrivere qualcosa che valga la pena di essere letto ed a fare qualcosa che valga la pena di essere scritto. In ogni caso, se la pigrizia verso la lettura dovesse prendere il sopravento sappiate che le risposte, molto più delle parole, ve le daranno i comportamenti!
E’ un po’ come a scuola, ci sono un’infinità di insegnanti mediocri capaci di raccontare, ce ne sono meno di bravi capaci di spiegare e ce ne sono pochissimi di eccellenti capaci di dimostrare e ispirare, insomma, sarò forse ripetitiva, l’ho già scritto e detto in numerosi comizi, ma è un dato di fatto, ognuno vive all’altezza dei propri valori, è una scelta e per questo, tutto questo brusio da bar mal frequentato e da piazza mercatale che in questi giorni avvolge la crisi di governo, mi da quasi fastidio, soprattutto alla luce del fatto che gli italiani per l’ennesima volta si stanno preparando all’atto che meglio gli riesce, quello di tirarsi giù le mutande.
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau