Chi non ci crede è libero di andarsene, Guerrieri sempre!
Da tanto non scrivo, per la verità non ho mai scritto molto, la vita, gli impegni, il lavoro, mi lasciano poco spazio e, seppur mi piacerebbe essere più presente e fare di più, non sempre ci riesco, anzi, devo ringraziare Italia Terra Celtica, tutti i suoi dirigenti, militanti e sostenitori per l’attaccamento e la pazienza che mi hanno sempre dimostrato. Con “Lei” ho sempre avuto un rapporto bellissimo, credo sia sempre riuscita a cogliere il meglio di me, è ed è sempre stata la migliore amica, quella che ha riparato dove altri mi avevano ferito. Quella che mi ha regalato momenti unici e sorrisi inaspettati. Quella che è ed è stata sempre in grado di farmi sentire unica.
Italia Terra Celtica è stato amore a prima vista, di per sé una coincidenza, come quando due persone si incontrano e le loro vite si intrecciano. Un amore fatto di tanti momenti belli e di tanti momenti difficili, di lotta, di soddisfazioni, di divertimento e di amicizia, di grande amicizia, che di per sé non significa sentirsi tutti i giorni, ma piuttosto, volersi bene tutti i giorni, anche quando non si è vicini, anche quando non ci si vede da un po’.
Ora, però, voglio esserci, sento il bisogno di esserci, di essere al fianco del mio Segretario Federale, di Paolo, perché questi sono momenti particolarmente difficili, socialmente e politicamente complicati. In questi momenti torno ad essere la guerriera che non abbandona il campo di battaglia perché sento che anche il mio modesto contributo può essere utile al nostro Movimento.
Ci sono da poco state le elezioni europee e dall’inizio dell’anno continuano ad andare in scena elezioni regionali e amministrative, seppur il grosso di queste ultime si è tenuto lo scorso mese di maggio in concomitanza con l’appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento itinerante fra Bruxelles e Strasburgo. Anche stavolta, esattamente come sempre, i nostri militanti hanno mostrato di patire le elezioni, alcuni di loro, immancabilmente, si sono fatti attrarre dalle promesse delle sirene partitocratiche e Italia Terra Celtica per questo, ormai come al solito, ci metterà qualche tempo prima di riuscire a tornare sul territorio a pieno regime. Dovremmo esserci abituati, ma ai tradimenti non ci abitua mai!
Comunque, credo che la nostra difficoltà nel crescere e nel riuscire a creare un’alternativa democratica e federalista al vecchio sistema consociativo partitocratico, risieda proprio nella pochezza morale dei più che si avvicinano alla politica. Obbiettivamente, seppur gli anticorpi alla corruzione, all’odio e all’invidia, in Italia Terra Celtica sono forti, robusti e attenti, è quasi impossibile non “imbarcare” furbetti e opportunisti, è veramente difficile trovare gente disposta a sacrificare tempo, denaro e affetti in nome del cambiamento, della libertà, del federalismo e della democrazia. Chi si avvicina alla politica, nella stragrande maggioranza, lo fa attratto dal potere e dai guadagni facili e quando scopre che da noi c’è solo spazio per l’impegno e la lotta fa presto a saltare su altri carri che portano dritti nelle segreterie dei partiti romanocentrici, ma prima, da bravi italioti disposti a tutto, provano, fortunatamente non riuscendoci, a destabilizzarci, a creare al nostro interno frizioni e malcontento.
In passato ebbi a dire “Lasciate lavorare il nostro Segretario Federale, stategli vicino, dal nulla ha creato con pochi e valorosi amici un Movimento, Italia Terra Celtica, che tranquillamente può anche essere chiamato Speranza e la Speranza è quella fiammella che non va mai lasciata spegnere perché può riaccendere tutte le luci che negli anni sono state spente, sepolte dalla corruzione, dal malaffare, da scelte politiche disastrose, dall’odio e dal menefreghismo degli italiani.” Mi riferivo alle luci, o se preferite, alle fiamme della Pace, della Fede e dell’Amore. Oggi voglio ribadire lo stesso concetto e lo voglio fare con quanta più forza ho, se ne vadano pure tutti coloro che non ci credono, quelli che ci fanno perdere tempo prezioso in discussioni che non portano a nulla, questi sono tempi difficili e complicati e noi abbiamo bisogno di guerrieri e non di mercenari. Nel mondo e l’Italia non fa eccezione, anzi, i grandi potentati economici, multinazionali, banche d’affari, fabbricanti d’armi, commercianti di vite umane e politici corrotti, stanno praticando da tempo la “teoria dello shock economico” di Milton Fiedman che, basata su una disoccupazione altissima, sul caro petrolio e sulla precarietà, ha l’obbiettivo di impaurire subdolamente i popoli e rendere insicuri i cittadini in modo che questi accettino qualunque decisione politica ed economica presa e imposta dai governi. C’è forse qualcuno che si è dimenticato dello spread altissimo del tardo autunno 2011, causa della caduta del governo Berlusconi e causa della nascita, senza passare da regolari e democratiche elezioni, del governo Monti?! Bene, Monti con la sua corte di tecnici plurilaureati, su tutti la Fornero e Passera, non dovendo rispondere a nessun elettorato, in pochi mesi riuscì a tagliare i diritti dei lavoratori, ad aumentare la precarietà, ad aumentare l’Iva ed a rendere impossibile il ricambio generazionale nel mondo del lavoro per effetto di un’età pensionabile innalzata ad un’età per i più irraggiungibile da vivi. Ora, va tutto bene, ma chi se ne frega di perdere qualche iscritto, sia pur militante, quando il Paese va a rotoli e questi, invece di pensare a migliorarne le condizioni, pensano solo a come sistemarsi!
Oggi il pericolo è lo stesso, nessuno pensi che Lega e 5 Stelle riescano a fare qualcosa di diverso, qualcosa di meglio, all’orizzonte si staglia la sinistra figura di Mario Draghi che, finendo quest’anno il suo mandato da Presidente della Banca Centrale Europea, tornerebbe buono al fine di completare la riduzione a servi della gleba degli italiani, ovviamente con l’appoggio, come fu per Monti, di tutta o della quasi totalità della partitocrazia romanocentrica. E ancora ci dobbiamo fare del sangue marcio se qualcuno decide di abbandonare Italia Terra Celtica? Che facciano pure, più piccola è la mente, più grande è la presunzione e i presuntuosi è giusto che si accasino là dove sono ricercati, noi ne facciamo volentieri a meno, ne tengano conto tutti quelli che vogliono, vorranno o vorrebbero tesserarsi da noi.
Una cosa è certa, sono giovane e per fortuna, se nulla di brutto mi accadrà, un po’ di anni davanti li ho ancora, ma in politica rimango stordita dal niente che ci circonda, un niente dannoso, pericoloso che continua a vivere e moltiplicarsi grazie al voto dei cittadini, ormai tanto americanizzati da aver messo in crisi il verbo essere, ampiamente sostituito nei fatti dal verbo apparire. La crisi è tanto forte e devastante che a fine mese ci arriva solo più il calendario, eppure, gli italiani pare abbiano paura di cambiare, pare preferiscano morte certa, seppur lenta, all’avventura del cambiamento. Certamente a combattere si rischia di perdere, ma chi non ha il coraggio di farlo ha di fatto già perso. I più sino ad oggi hanno scelto la possibilità di aver modo di lamentarsi e devo dire, lo hanno fatto in maniera impeccabile, quasi chirurgica, da sempre sono solo riusciti a scegliere il peggio, hanno sempre preferito la menzogna alla verità, hanno mostrato di preferire gli arroganti ed i presuntuosi, ma io credo che il coraggio non sia la mancanza di paura, quella, più o meno la provano tutti, piuttosto credo sia la capacità di vincerla e soprattutto ai presuntuosi e agli arroganti preferisco le persone che per brillare non spengono nessuno, per questo sarò sempre orgogliosa di militare in Italia Terra Celtica al fianco del mio Segretario Federale Paolo Bini.
Torre Canavese 05 luglio 2019
Il Responsabile Federale Giovani I.T.C.
Maria Boltasu