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Chi ci mette cuore vince!

by / mercoledì, 23 novembre 2016 / Published in Pari opportunità

Ci dicono che ci siamo emancipate e poi, mi guardo intorno, parlo con le amiche, mi confronto con le tante conoscenze femminili che ho e non posso fare a meno di constatare come l’emancipazione della donna si sia fermata esattamente dove ha voluto l’uomo e dove a questi ha fatto comodo. I posti di rilievo li ricoprono e li ricopriranno sempre e solo gli uomini, infatti, sono loro ad aver deciso le quote rosa in politica, sono loro a decidere quando una donna può arrivare ai vertici e, soprattutto, quanto può rimanerci. A parità di ruoli, l’uomo ha quasi sempre stipendi maggiori ed i casi in cui i ruoli di maggior prestigio sono ricoperti da donne sono più unici che rari. Non solo, questa tanto decantata emancipazione, in maniera generalista, ma neanche troppo, ci ha privato della galanteria degli uomini, che ormai si sono massicciamente evoluti in semplici maschi che della donna non hanno più alcun rispetto.

A noi è richiesta la “conciliazione” che in parole povere significa il dover conciliare il lavoro con gli affetti ed i bisogni. C’è da accudire i nonni, bisogna essere pronte. C’è da preparare il pranzo e la cena, la merenda ai figli che vanno anche aiutati a fare i compiti, non ci si può sottrarre. C’è da essere presenti alla recita scolastica e alla riunione in ufficio, è un imperativo, bisogna esserci. C’è da far andare la lavatrice, ci sono le camicie da stirare, le pratiche da finire e un bel fascicolo da studiare, ci tocca, in famiglia non lo farebbe nessun altro. Insomma, niente male come sfida quotidiana, tenuto conto che abbiamo una sola testa e soltanto due mani. Niente male davvero e poi, ci tocca sorbirci anche il refren di una politica da cestinare che ci sbatte in faccia esempi di donne, tanto per nominarne qualcuna, Maria Elena Boschi, Alessandra Moretti, Elsa Fornero, Mara Carfagna, Livia Turco, Nicole Minetti, Michela Vittoria Brambilla, Daniela Santanchè e Pina Picerno, che a parte la sembianza fisica, del cuore e della testa della donna non hanno più niente e forse, non hanno mai avuto niente.

I fatti, al di là delle leggi volute dall’uomo, che guarda caso sono più che ottime solo per le tante stronze che dell’uomo hanno preso tutto il peggio e lo hanno fatto loro, lasciano di fatto la donna sola alla mercé della più assoluta delle superficialità, tipica della nostra società, ogni giorno di più simile a quella americana. E’ inutile girarci intorno, non è un caso se le cronache quotidiane sono infarcite di casi di violenza ai danni delle donne, non è per fatalità se i casi di femminicidio aumentano proporzionalmente al disarmo del codice penale e non è per colpa di qualche astratta congiuntura sfavorevole se l’uomo è arrivato a credere di poterci usare, picchiare ed anche ucciderci senza nulla rischiare o rischiando davvero poco, aiutato da leggi, leggine e cavilli sempre pronte a correre in suo soccorso.

La nostra società è davvero brutta ed a farla così brutta è stato l’uomo, che all’occorrenza ha saputo trovare in tante, troppe donne, corrotte dal potere maschilista, le complici ideali per trasformare un “Ti Amo” in un “TVB” inviato con un “sms”. Può sembrare una cosa da poco, ma da poco non è, non si riesce più a dire “Ti Amo”, perché non si sa più amare, non c’è più amore in quello che si fa e non bastano le pellicole hollywoodiane per fingere che l’amore non sia sparito. Non è un caso se sono qui, in Italia Terra Celtica, se qui ho un ruolo importante, se qui posso dire e scrivere ciò che mi detta il cuore, nossignori, non è un caso. Il nostro simbolo, il Triskel, porta con se Amore, Forza e Saggezza ed è qui che posso, libera da ogni tipo di condizionamento, lanciare un appello a tutte le donne, che donne vogliono essere, che vogliono continuare ad amare l’amore vero e puro, che mai rinuncerebbero alla loro femminilità per una carriera, che mai si trasformerebbero in mostri per spremere l’ultimo degli ingenui in una causa di divorzio, è vero, noi siamo più portate a ragionare col cuore, questo ci ha rovinato nel passato e rischia di farlo anche nel presente e nel futuro, ma noi abbiamo una grande arma e dobbiamo imparare ad usarla, senza tentennamenti e condizionamenti, noi abbiamo un grande cuore ed allora fino in fondo, dobbiamo andare là dove ci porta, ovunque ci porti, correndo con coraggio incontro alla nostra felicità. Questo non significa lasciare che le cose accadano, questo non significa assecondare chi ci usa, piuttosto, significa essere ferme nel nostro essere donne, può sembrare difficile da credere, ma chi ci mette cuore, spesso, molto spesso, vince!

Il Responsabile Organizzativo Federale

Irina Tancau

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