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Caduto un governo se ne fa un altro, W l’Italia!

by / giovedì, 05 settembre 2019 / Published in Politica e riforme

Credo, sempre una volta di più, che gli italiani dovrebbero smetterla di aspettarsi da altri quello che potrebbero benissimo fare da soli. Sono stati giorni in cui erano tutti in trepidazione per le sorti del governo, tutti che si chiedevano cosa sarebbe stato, governo 5 Stelle e partito Democratico o governo tecnico?

Insomma, tanta insicurezza su ciò che sarebbe dovuto accadere, significa una cosa sola, gli italiani quando hanno votato non erano pienamente convinti delle loro scelte, forse, da ciò che è dato sentire un po’ ovunque, non sapevano nemmeno per chi e per cosa stavano votando, quindi, logica tanta apprensione per niente. Certo, non ci sono istruzioni per il voto, ognuno in cabina elettorale ha la sua matita, ma diamine, guardarsi intorno, cercare di capire, non fermarsi all’informazione ufficiale, quella che ci piove addosso da ogni dove, non importa se di destra, di sinistra o di centro, mi sembra il minimo, tutti lo dovrebbero fare, forse, sarebbero più sicuri dei politici a cui hanno affidato il mandato di rappresentarli nelle istituzioni. Vedete, le elezioni politiche, ma anche quelle europee, per la Regione e per i Comuni, equivalgono a dei congressi di partito dove i delegati scelgono i loro rappresentanti in base alla conoscenza e alla fiducia che hanno di loro. Non è possibile arrivare a non sapere cosa questi faranno o farebbero, o li si conosce, o di questi si conoscono programmi e progetti, oppure, per votare alla cieca col rischio di farsi del male, non serve a nulla se non a far sbellicare dalle risate il regime partitocratico, che anno dopo anno è sempre e solo riuscito nell’impresa di impoverire le famiglie italiane ed il Paese tutto.

Insomma, un voto senza credo è un voto, prima che inutile, dannoso!

Pare che gli italiani, in una percentuale del 50%, abbiano perso ogni voglia di recarsi alle urne ed i restanti siano più simili a tifosi che ad elettori. La politica viene vissuta negli scontri da bar esattamente come quando capita che una squadra riceve dei favori arbitrali, o perlomeno ritenuti tali dai tifosi della squadra che si ritiene danneggiata, tutti imbufaliti, tutti che fanno volare parole grosse, tutti a dire che il calcio fa schifo, poi, esattamente come gli elettori, che professano lo schifo della politica in una percentuale che sfiora il 100% e che poi tornano tutti ordinati a votare per chi gli fa schifo, allo stesso modo i tifosi, tutti allo stadio o davanti al televisore pronti a ribadire lo schifo del calcio al primo torto arbitrale che ritengono di aver subito.

Capite, stando così le cose è veramente difficile uscirne, come facciamo noi ad arrivare alla gente se questa non si informa, non legge, non chiede, se si ferma all’apparenza di ciò che i partiti a cui danno il voto gli vuol far credere?

Noi non siamo esattamente ciò che tutti coloro che si fermano all’apparenza vedono. Siamo ciò che pochi coraggiosi trovano e ad oggi, che pochissimi comprendono. Io credo che Italia Terra Celtica sia per chi pensa che la vita possa ancora donargli qualcosa, per chi ha il coraggio di scegliere di essere felice piuttosto che arrabbiato e per chi tra un ricordo e una lacrima decide sempre di metterci un sorriso. Io comprendo che tanti potrebbero non essere contenti di arrivare a capire che per anni col loro voto hanno contribuito attivamente ed in prima persona al disastro politico-economico-finanziario-morale del Paese, ma ogni tanto cambiare idea può far bene, altrimenti si rischia che la scatola cranica sappia di chiuso e non è una cosa bella. Bisogna essere un po’ meno paurosi anche a costo di sembrare un po’ meno razionali perché, è una cosa certa, lo certificano le ricchezze cestinate dagli italiani per il timore di cambiare, quello che si stringe fra le mani lo si può anche perdere, ma quello che si tiene stretto nel cuore non lo si perderà mai. Da qui partendo, non ci sarà mai una politica fatta di promesse e di bugie da parte di Italia Terra Celtica, noi, nel bene e nel male, vogliamo rappresentare solo la verità, quindi, non ci interessa promettere qualcosa che può essere stretto tra le mani, noi vogliamo arrivare al cuore della gente, per tutto il resto esiste la partitocrazia romanocentrica.

Noi possiamo regalare sin da adesso a tutti gli italiani una certezza che nessun altro può regalare, noi ci siamo, anche se non facciamo rumore, anzi, crediamo che il rumore sia buono solo per confondere la gente e non per regalare a questa delle certezze. Noi crediamo che la politica debba essere portatrice di cose belle e non di veleni e bisticci, però, le cose belle capitano a chi ci crede, quelle ancora più belle a chi è paziente, ma quelle migliori capitano solo a chi non si arrende, da qui il motto coniato dal nostro Segretario Federale, Paolo Bini, “ARRENDERSI MAI!”

Poi, se vogliamo tornare alla stretta attualità, cosa dire? Visto, come al solito non è successo nulla, è caduto un governo più o meno votato dagli elettori, ne hanno fatto subito un altro, esattamente come quello appena naufragato, più o meno votato dagli elettori.

Torre Canavese 05 settembre 2019

Il Responsabile Federale Giovani I.T.C.

Maria Boltasu

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