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Basta votare contro, l’odio non paga

by / giovedì, 09 marzo 2017 / Published in Politica e riforme

Più volte mi sono chiesto, cosa manca? Cosa manca agli italiani perché questi la smettano di farsi infinocchiare dalla politica romanocentrica? Perché, nonostante l’evidenza di 70 anni gettati nel cesso con vagonate di denaro pubblico sprecato a fronte di uno stato sociale ridotto al lumicino, gli italiani ancora riescono a perdersi dietro le parole di politici che nella loro vita sono solo ed esclusivamente riusciti a dimostrare di essere degli incapaci, quando non degli incapaci corrotti?

Sinceramente non lo so, qui ci vorrebbe il miglior Morelli, ma non sono sicuro che potrebbe bastare un grande psichiatra per dare una spiegazione all’illogico quanto inspiegabile rapporto che gli italiani hanno con la politica. Da noi si vive quotidianamente la negazione della realtà, il rifiuto dell’evidenza, quasi tutti credono di poter uscire da questa disastrosa situazione economica, che sta facendo strage di aziende, attività commerciali e famiglie, pensando esclusivamente a se stessi, cercando la “conoscenza giusta” o la raccomandazione. L’Italia è ormai quasi completamente nel tritacarne dell’Unione Europea e della N.A.T.O., la certezza per i lavoratori del privato è diventata quella di dover lavorare sino all’ultimo giorno di vita, diritti essenziali come quelli all’istruzione, alla sicurezza, ad una Sanità pubblica almeno decente ed alla pensione, sono stati cancellati dall’euro e dal tanto decantato stile di vita yankee che i nostri amici americani, sempre più in maniera coatta, stanno esportando in tutto il mondo da oltre 60 anni. Lo spettacolo che stiamo offrendo è semplicemente indecente, ci sono fratelli, cugini e amici dei nostri politici che da lavoratori precari si trovano ad essere dirigenti o addirittura amministratori delegati di aziende statali o a partecipazione pubblica, abbiamo giudici e alti prelati che finiscono invischiati in processi con l’infamante accusa di pedofilia, non passa giorno senza che qualche donna venga stuprata o massacrata di botte nell’indifferenza di un’Italia solidale solo a parole, abbiamo la nostra gente nel Centro Italia che dopo essersi vista portar via tutto dal terremoto ora si trova ad aver a che fare con una burocrazia indifferente, lenta, inutile e pericolosa, il tutto, nella certezza acquisita che “Mani Pulite”, l’inchiesta degli anni 90 contro la corruzione politica, che aveva portato agli onori del mondo gente come Di Pietro, Davigo, Colombo, D’Ambrosio, Borrelli, Spataro e Bocassini, non è servita a nulla se non a rendere il potere politico ancor più vorace e disinibito.

Tutto questo, invece di scatenare negli italiani il rifiuto verso la partitocratica romanocentrica, ha generato rassegnazione e scatenato la corsa di tanti furbetti dal cervello inceppato verso l’agognata raccomandazione che solo chi conta può garantire. La cosa non è servita, non poteva servire a niente, non so se i più l’hanno capito, ma nessuno di noi è un’isola, la libertà ed i diritti di ognuno di noi confinano con quelli dei nostri conoscenti, amici, vicini e colleghi e così, quello che oggi risulta essere estremante chiaro è l’abbandono della lotta, gli italiani hanno scelto di schierarsi con chi urla più forte e così dal populismo delle promesse, tanto per essere chiari e non fraintesi, di epoca ampiamente precedente all’avvento di Berlusconi, sembra che le masse siano ben disposte a farsi prossimamente rappresentare dal Movimento 5 Stelle e in second’ordine dal “nipotino” di Bossi, al secolo Matteo Salvini. Tutto legittimo, per carità, lungi da me dire il contrario, ognuno del suo voto e del suo culo è libero di fare ciò che vuole, quello che mi infastidisce e mi infastidisce da sempre, sino a portarmi con altri amici a fondare Italia Terra Celtica, è che col proprio voto si va a disporre anche del culo di altri e questo in Italia è sempre accaduto, salvo poi essere tediati da cori di lamentele come se nei Palazzi del potere i politici ci andassero da soli e non sospinti dagli elettori.

Sarò ripetitivo, ma questo è un mantra di Italia Terra Celtica, ne ho scritto io, ne ha scritto il nostro Presidente Federale, ne ha scritto il nostro Responsabile organizzativo e tutti i nostri militanti che hanno regalato i loro articoli al nostro sito internet, noi siamo convinti ed oggi, se possibile, lo siamo ancor di più, che con le grida e con la dispensazione d’odio non si possa costruire niente di buono e di duraturo. I mali dell’Italia sono tanti, troppi per essere debellati con la caccia all’immigrato clandestino o con l’introduzione del salario da cittadinanza. La politica è invasa dalla corruzione e a caduta questa invade tutte le strutture pubbliche, bisogna tornare a credere, soprattutto in se stessi, bisogna tornare a sognare perché la vita è fatta anche e soprattutto di sogni e la politica fa parte della vita, è una parte importantissima della vita, non si può e non si deve ridurla a qualcosa di distruttivo, odiare non serve e, soprattutto, se si è arrivati a questo punto di indecenza è perché da sempre in Italia si vota contro qualcosa o contro qualcuno, l’odio ha sempre oscurato le scelte elettorali e la crisi che stiamo vivendo e della quale non si riesce né a vedere, né ad immaginare una fine, altro non è che il frutto avvelenato di tante, troppe scelte politiche sbagliate.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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