Basta con i governi del Presidente, con i supertecnici prestati alla politica, con i premier dettati dalle primarie del P.D. O si capisce che l’unica via per uscire dalla crisi è la cancellazione della partitocrazia romanocentrica, o si è destinati a sparire!
L’Italia sta sprofondando in una palude di debiti, nemmeno le banche sono più sicure, anzi, Monte dei Paschi docet, hanno le casse vuote, più vuote di quelle dello Stato. Sono servite per foraggiare i partiti e questi si sono portati via tutto lasciando in eredità un mucchio di belle parole e con esse, soprattutto, enormi “buchi neri” e disperazione. Il Monte Paschi, grazie alla sua guida politica sinistrata, chiuderà a breve più di 200 agenzie e poi, in una maniera o nell’altra, grazie alla riforma del lavoro voluta dalla Fornero e votata in aula tanto a destra come a sinistra, lascerà senza lavoro qualche migliaio di dipendenti.
Il prodotto interno lordo continua a diminuire, negli ultimi vent’anni si è assistito allo smantellamento di interi settori produttivi e nulla si è fatto perché ciò non avvenisse. Le tasse sono sempre e solo aumentate, mentre le privatizzazioni dei “gioielli di Stato”, anziché servire a colmare il debito, sono sempre ed unicamente servite ad ingrassare gli “amici” e gli “amici degli amici” della nostra incompetente e ladra classe politica.
Il nostro è un Paese allo sbando, all’estero l’hanno ben capito, non è un caso se il Brasile prima e l’India poi ci hanno preso a pesci in faccia, rispettivamente sul caso Cesare Battisti e su quello dei due Marò, uno ancora illegittimamente detenuto nelle carceri indiane grazie alla complicità e all’incapacità dei nostri governi, l’altro, in Italia solo per una urgente operazione per il quale stiamo pietendo in maniera indecorosa presso il governo indiano affinché lo lasci nel nostro Paese almeno sino al termine della convalescenza. L’Italia è un Paese dove si fa un gran parlare di cambiamento e rinnovamento, ma poi, di politici che il rinnovamento e il cambiamento lo vogliono davvero non se ne vede nemmeno l’ombra. Al massimo, mentre si ingrossano le fila dei disoccupati; mentre aumentano i suicidi prodotti dal nostro fisco cannibale; mentre i negozi, le piccole e medie industrie chiudono a migliaia; mentre curarsi e mandare i figli a scuola sta diventando un lusso; mentre aumentano i furti, le rapine e gli omicidi, c’è qualche illuminato politico, ovviamente di sinistra, che propone quale riforma utile ed irrinunciabile, quella dei matrimoni gay! Capite, così non si può più andare avanti, altroché colpa dei professionisti della politica, noi siamo governati da sempre da una banda di dilettanti, incompetenti e troppo spesso, come informano le cronache, da ladri, tangentisti, tangentari, corrotti e corruttori. Questa la realtà! Non è un caso, se in un momento difficile come questo, altri Paesi, Germania in testa, nonostante una frenata nella crescita del Pil, sono comunque riusciti a diminuire la disoccupazione ed a contenere le tasse ad un livello più che accettabile. Nossignori, non è un caso, loro hanno una classe politica fatta da politici professionisti, capaci di rappresentare il popolo, le sue istanze ed i suoi bisogni, noi, invece, abbiamo una classe politica sin troppo evidentemente composta da dilettanti; dilettanti pagati il doppio dei professionisti tedeschi; dilettanti che oltretutto si autoglorificano per tutto ciò che sono riusciti a fare nella vita privata, omettendo ovviamente i tanti “aiutini” ricevuti. “Aiutini” che hanno falsato i veri valori all’interno della società, che sono serviti ad imporre, anche nell’impresa, nella scuola, ai vertici delle banche, della sanità pubblica ed in tutti i posti inquinati dalla dilettantistica politica italiota un mare di incompetenti ed incapaci, che bene hanno saputo e sanno mostrarsi nella loro incapacità ogni qual volta sono chiamati a rappresentare il Paese nelle istituzioni.
I nostri politici ogni giorno si mostrano per quello che sono, profittatori, bugiardi, infingardi e disonesti. Come altro descrivere chi si ostina a non mettere un tetto a vitalizi e pensioni che permettono ancora oggi, mentre c’è mezzo Paese senza lavoro, a centinaia di migliaia di persone di portare a casa ogni mese quello che che troppi pensionati non portano a casa nemmeno in dieci anni?!
Come chiamare chi legifera in modo tale che lo “Stato” debba sapere come gli italiani spendono i lori soldi e poi continua allegramente a sputtanarsi i denari raccolti attraverso una tassazione che ormai supera il 65% del reddito di chi ancora ha la fortuna di lavorare?!
Come chiamare chi, spacciandosi per politico, è il primo responsabile della burocrazia cavillosa ed estremamente costosa che impedisce anche solo di pensare che questa crisi possa finire?!
Insomma, il Paese va a fondo e con esso milioni di italiani che perderanno ogni cosa, anche e soprattutto la dignità e mentre ciò accade, il popolo, il nostro popolo, che diamine sta facendo???
Possibile che non ci sia chi ha voglia di lottare?
Possibile che tutti pretendano dalla politica solo favori o la possibilità di arricchirsi?
Possibile che la gente non capisce che questo è il momento di farsi avanti per cambiare definitivamente, per creare una nuova classe politica dove non ci siano più dilettanti, dove non ci siano più persone che si facciano vanto di essere solo “prestate alla politica”?!
Una domanda, chi di Voi si farebbe operare da un chirurgo dilettante, da uno che si fa vanto di aver sempre e solo fatto il fruttivendolo e di essere solo “prestato alla professione medica”?!
Rispondetevi da soli e poi, se credete di poter far politica, di poter dare il Vostro contributo al cambiamento, scriveteci, contattateci, far politica può piacere, ma è una cosa seria, non si può e non si deve prendere in giro la gente, non si può continuare così! Non è un caso se Italia Terra Celtica, ormai da quasi 10 anni anni sul territorio, sin qui non ha presentato liste proprie alle elezioni politiche, noi non siamo nati come opportunisti della politica; noi abbiamo creato un progetto, che attraverso l’introduzione del federalismo porterà la democrazia a sostituire l’attuale la partitocrazia romanocentrica; noi abbiamo cercato prima di dare una formazione ai nostri militanti e continuiamo a farlo perché crediamo che un progetto importante ed ambizioso come il nostro abbisogni di una classe politica nuova, preparata e di fede. Chiunque può far parte del nostro progetto, però, deve avere voglia di lavorare e deve crederci!
Il Presidente Federale
Carlo Verna