ATTO GRAVISSIMO AL SENATO
Con un attacco di una gravità inaudita alla credibilità del governo, il 10 maggio é stata sciolta in modo forzato e per la prima volta nella storia repubblicana, una Commissione permanente del Parlamento italiano.
Ufficialmente la Commissione è stata sciolta per le dimissioni contemporanee di 20 su 22 dei suoi componenti.
Ma nella sostanza tutto é stato preordinato per destituire il Presidente della Commissione affari esteri Vito Petrocelli, “reo” di aver votato NO all’escalation bellica dell’Italia in Ucraina e pertanto accusato di posizioni “filoputiniane”.
LE CAUSE:
Il 31 marzo scorso, dopo l’approvazione della Camera, il Senato convertiva in legge il famigerato decreto per l’invio delle armi in Ucraina.
In pratica una delega in bianco al governo fino al 31 dicembre 2022.
Delega che ha reso nei fatti l’Italia co-belligerante dell’Ucraina nel conflitto.
Con il suo voto contrario, il Presidente Petrocelli ha scelto la via della pace e delle trattative, rappresentando il volere della stragrande maggioranza del Popolo italiano e attenendosi ai dettami della nostra Costituzione, che ripudia la guerra.
Petrocelli é stato silurato per il suo voto contrario.
Un deplorevole atto punitivo che mina alle fondamenta ciò che rimaneva della democrazia nel nostro Paese, e che getta un’onta indelebile su tutti i partiti della maggioranza a cominciare dal principale artefice della destituzione, il Movimento 5 Stelle.
I traditori del popolo, dopo aver sostenuto e votato la delega in bianco che ha reso l’Italia co-belligerante, alleata dell’Ucraina nella guerra contro la Russia; dopo che il suo Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha co-firmato il 22 aprile un secondo decreto secretato per l’invio di nuove armi, si sono, in particolare, in questo caso nei membri della Commissione Affari Esteri, incredibilmente prestati a questa vergognosa messa in scena!
Avv. Giuseppe Sottile