ATTENZIONE! Non è con l’odio, o con nuove crociate che si porta la pace nel Mondo
Vedete come è strana la politica estera, fino a ieri c’erano gli Stati Uniti che premevano per un intervento dell’O.N.U in Iran, additato agli occhi del mondo dai prodi esportatori di democrazia a mano armata come il covo del male. Oggi i paladini della libertà a stelle e strisce sono costretti a sperare nell’intervento dell’esercito iraniano per fermare l’avanzata dell’ISIS. Il tanto decantato intervento per abbattere il regime dei Saddam Hussein, divenuto dittatore agli occhi del mondo nel momento in cui ha smesso di obbedire ai diktat statunitensi, si è rivelato alla fine la porcheria già ben visibile in origine a tutti coloro che avessero avuto voglia di non farsi intortare dalla propaganda dei media occidentali, completamente asserviti alle necessità strategiche e di mercato americane. Oggi siamo di fronte all’avanzata irresistibile dell’ISIS, un fenomeno che potrebbe arrivare a cambiare la storia dell’intero medio-oriente ed anche dell’occidente. Ormai la guerra che nessuno ha visto, semplicemente perché non interessava a nessuno farla vedere, seppur estremamente cruenta e sanguinosa tra Sunniti e Sciiti, non esiste praticamente più, è stata sorpassata, ai Sunniti si sono uniti gli islamici di altri Paesi fra cui la Siria e la Somalia, senza contare le migliaia di volontari provenienti da tutta Europa, su tutti britannici e francesi. L’obbiettivo dell’ISIS, a tutti gli effetti una vera e propria internazionale del radicalismo islamico, non è, come semplicemente era stato liquidato all’inizio, quello di conquistare parte dell’Iraq, ma quello di muovere la guerra totale al mondo occidentale. Da tempo le cose stanno così e son ben visibili da anni anche se i servizi segreti statunitensi, seppur a conoscenza della cosa, l’hanno tenuta ben nascosta con la complicità di un’informazione capace di fare gli scoop solo quando interessano ai potenti di turno. Hanno fatto di tutto per deviare l’attenzione dell’addormentata Europa, sono arrivati addirittura a fomentare la guerra fra Russia ed Ucraina, che solo grazie alla fermezza, all’autorità e alla capacità di far politica di Putin non è deflagrata contagiando l’intero vecchio continente come avrebbero voluto gli americani. Oggi non è più possibile far finta di niente, se le teste tagliate dall’ISIS a giornalisti e soldati occidentali fatti prigionieri hanno appena scalfito le coscienze di un’Europa alle prese con mille problemi, anch’essi in gran parte figli dell’avidità delle banche d’affari statunitensi e della voglia di farsi corrompere dei nostri statisti da quattro soldi, l’attentato al settimanale francese, Charlie Hebdo, ha svegliato dal sonno tutti, ma con risultati a dir poco inadeguati. Avrebbe dovuto far capire che la pista americana non è più percorribile, ma ahimè, le cose pare non stiano così, evidentemente i nostri politici, troppo legati al potere ed all’influenza rapace americana, sembra siano intenzionati a subire ancora nuovi attentati, a regalare alle loro Nazioni nuovi morti da piangere, quasi stessero prendendo in considerazione di rispolverare gli anni delle grandi crociate in Terra Santa.
Per ciò che ci riguarda, noi di Italia Terra Celtica non arretriamo di un solo centimetro le nostre posizioni e sia chiaro, noi per primi abbiamo sempre condannato i fondamentalismi, siano essi religiosi che figli del peggior asfissiante capitalismo, quindi, il nostro modo di vedere la politica estera non deve essere scambiato per debolezza perché noi riconosciamo a tutti i popoli, qualsiasi siano i loro credo religiosi, le loro usanze e le loro tradizioni, il diritto di esistere e di difenderle ed è per questo che se tutti amassero la libertà e la pacifica convivenza come l’amiamo noi, anche a costo di rimetterci in termini di potere e di denaro, a questo mondo e per quel che ci riguarda più da vicino, in questa Italia, si starebbe tutti meglio. La fermezza e l’amor patrio non si dimostrano a parole e con discorsi roboanti, o strappalacrime, non si dimostrano nemmeno marciando mano nella mano, anche se si è in molti, se poi a monte non si hanno dei governi decisi a farsi rispettare e noi italiani siamo l’esempio più calzante al mondo, parole tante, ma fatti niente!
Vedere la vicenda Marò per farsi un’idea chiara della differenza fra le parole e i fatti, qui non c’entra nessun fondamentalismo e non riusciamo a capire come possa continuare ad essere definita una Nazione amica l’India che, infischiandosene di tutti i trattati internazionali e delle prove che chiaramente scagionano i nostri soldati, continua bellamente a portare avanti quello che non si può definire in altro modo se non “sequestro di persona”.
Il Segretario Federale
Paolo Bini