Ancora un sogno
Voglio cominciare con una sincera confessione, sì, io stessa sono stata vittima di sogni svaniti, di speranze disattese, ma nonostante tutto ho ancora dei sogni, perché ho imparato che nella vita non bisogna mai arrendersi, non bisogna mai cedere. Ho il sogno, condiviso con i miei “fratelli e sorelle” di Italia Terra Celtica, che un giorno gli uomini possano rendersi conto che sono stati creati per vivere insieme come fratelli; che nessuno più sarà giudicato per il colore della pelle o per le sue origini, ma solo per il suo carattere e per ciò che di buono o cattivo farà; che ogni uomo rispetterà la dignità e il valore delle altrui personalità; che la giustizia sarà libera, slegata dalla politica, capace di giudicare gli uomini per i loro reati e non per le loro idee; che la rettitudine scorrerà come una corrente poderosa; che il mio, il nostro sogno sarà il sogno dei tanti milioni di italiani che non ci stanno più a farsi prendere in giro dai partiti responsabili del disastro economico, sociale e morale che stiamo vivendo.
Siamo rimasti vittime dell’unione monetaria europea, quelli che ci spacciavano per grandi economisti e grandi politici si sono rivelati degli incapaci e dei venditori di fumo. Abbiamo assistito alla globalizzazione delle idee e delle merci, all’avvento della mobilità su scala planetaria; abbiamo importato dall’estero solo i cattivi esempi, cercati con attenzione scrupolosa dai nostri politici negli altri Paesi e spacciati agli italiani come esempi da seguire. Abbiamo assistito alla fine della guerra fredda e al crollo di tutte le ideologie politiche che fino a pochi anni fa erano dominanti nel mondo. Tutto ciò è stato venduto come una grande cosa, come l’avvento di una grande fratellanza mondiale fra i popoli e tutto ciò, soprattutto in Italia, aveva portato grandi speranze . La gente non si rendeva conto e molti ancora oggi non capiscono o non vogliono capire che dietro tutto questo c’erano e ci sono i grandi, inconfessabili interessi delle grandi multinazionali e delle grandi banche d’affari. I governi, indipendentemente dalla colorazione politica, il nostro ne è un’eclatante esempio, rispondono solo più agli interessi dei grandi potentati economici e non a caso le grandi speranze hanno lasciato tristemente spazio ai neofondamentalismi economici e religiosi; non a caso ci tocca assistere impotenti alla crisi degli ecosistemi, al progressivo impoverimento delle risorse naturali, all’instabilità climatica, allo sfruttamento neocoloniale di gran parte del pianeta e al genocidio, non solo culturale, delle diversità. Le speranze si sono trasformate in enormi preoccupazioni e interrogativi a cui i più hanno il terrore di dare una risposta.
Ancora un sogno, però, non me lo voglio negare, chi non sa più sognare può solo vivere una vita senza slancio, senza voglia d’avventura, senza possibilità d’amare, di stupirsi e meravigliarsi e allora ecco il mio sogno: Italia Terra Celtica.
Italia Terra Celtica ha lanciato prima di tutti la sfida al sistema, prima di tutti ha permesso a donne e uomini liberi di fare politica, di dire e scrivere ciò che pensano, senza condizionamenti e senza diktat. Il nostro Segretario Federale ha creato un ambiente bellissimo, da noi non esistono soldati che obbediscono a ordini, ci sono solo guerrieri che combattono per ciò in cui credono.
Siamo circondati dalla menzogna, da una politica che si muove solo per tutelare gli interessi delle grandi lobbies, da un ambiente massacrato e inquinato e l’ultimo sogno non può essermi tolto proprio da coloro che hanno ridotto la mia Terra in queste condizioni.
A tante cose si può rinunciare, ma non a un Movimento che sappia prendere l’aspetto di una nuova forma di vita, non catalogabile, invisibile, potenzialmente in grado di affrontare con successo le enormi sfide che ci attendono. Un Movimento che dovrà essere un Evento di portata epocale per il nostro Paese, che dovrà essere capace di fornire un significato assai profondo al nostro impegno individuale e collettivo. Un Movimento che sappia contagiare positivamente il vivere quotidiano di tutti noi, un Movimento capace di superare gli schieramenti politici e ideologici che stanno immobilizzando l’Italia. Un Movimento capace di ridare speranza agli italiani, capace di svegliarli dal torpore dove li ha sprofondati la partitocrazia romanocentrica, capace di costruire in maniera consapevole il futuro sostenibile, sociale e politico del nostro Paese. “Ancora un sogno”, io ce l’ho, io ci sto!
Irina Tancau
Responsabile Organizzativo Federale