A difesa dell’Ambiente e della Natura, Italia Terra Celtica sola contro tutti!
Credo che finché l’azione dell’uomo nei confronti delle catastrofi naturali continuerà ad essere da vittima e contemporaneamente, la sua azione nei confronti della politica, che permette il massacro dell’ambiente, continuerà ad essere nulla, o se preferite, di assoluto disinteresse, niente potrà mai cambiare se non in peggio. A niente sono serviti i tanti incontri che si sono tenuti negli ultimi vent’anni fra i capi di stato delle grandi potenze economiche ed a nulla serviranno eventuali altri incontri futuri, gli interessi dei padroni della finanza stridono da sempre con gli interessi dell’ambiente e dell’umanità. Certo, noi potremmo cambiare, potremmo imporre un nuovo metodo di approcciarsi alla Natura, metodo basato sul rispetto e non sulla conquista dell’ambiente, ma come ampiamente dimostrato dal disastro fatto di guerre, pestilenze, migrazioni di massa, terrorismo, e crack finanziari che sta devastando il pianeta, alle popolazioni, non solo a quella italiana, di questo interessa poco se non niente.
E’ inutile dare sempre ad altri la colpa, certo, le persone alle quali si è delegato la politica e la gestione del Paese, hanno dimostrato quanto meno di non essere all’altezza della fiducia conferitagli dall’elettorato, l’hanno dimostrato ovunque, non solo in Italia ed è proprio per questo che i popoli che hanno la fortuna di poter eleggere i loro rappresentanti, in quanto mandanti degli stessi, sono responsabili quanto e più dei politici.
Ora non è più il momento di guardare oltre i confini per cercare esempi positivi da copiare, certo su alcune cose si potrebbe ancora fare, ma in generale, sono i governi di mezzo mondo e più che si sono venduti alla finanza globale convinti che “30 sporchi denari” possano giustificare il massacro della Terra, dei Mari e dei Cieli.
Non c’è convegno, summit, riunione o assemblea dove non si parli di Ambiente, ma ovunque se ne parla in termini di propaganda elettorale, i voti sono più importanti della Terra in cui viviamo! E’ questa l’unica traduzione di come la devastazione dell’Ambiente viene vissuta da tutti i politici, a qualsiasi colorazione politica ed a qualsiasi nazione al mondo appartengano.
Noi l’abbiamo sempre detto, l’ambiente che ci circonda non vota, quindi, non ha colorazioni di partito, non parla alcuna lingua conosciuta dal genere umano, quindi, non è una questione di nord, sud, ovest o est del mondo. Vogliamo che l’ambiente ci rispetti, bene, cominciamo a rispettarlo, poi, solo poi e molto poi, se si vuole, si potrà parlare di politica, di idee, di progetti e di programmi, ma prima, su tutto, viene il rispetto della Natura.
E’ pazzesco, ma anche gli “ambientalisti”, se ci si fa caso, si muovono solo a comando, manifestano solo ed esclusivamente contro e lo fanno con l’evidente scopo di creare danno economico e politico ai concorrenti dei loro padroni di turno. E’ veramente difficile riuscire ad immaginare una presa di coscienza dei popoli, forse le patrie sono troppo grandi e dispersive, forse la globalizzazione selvaggia sta portando con sé la pericolosa cancellazione delle identità o forse, semplicemente, nonostante il “progresso”, non si è abbastanza maturi per capire che non ci può essere Progresso senza rispetto della Natura. Di fatto si sta togliendo il respiro alla Terra, alla Luna e al Sole, probabilmente il sogno dei più non è quello di vivere in pace in spazi salubri e naturali; probabilmente la bellezza e l’immensità del respiro della nostra Terra interessano meno delle guerre, della fame, della distruzione, dell’inquinamento e delle epidemie di cui stiamo cospargendo il mondo. Probabilmente è così, ci si comporta da vittime perché in termini di impegno e lotta costa meno e poi, dare sempre la colpa ad altri è infinitamente più facile che fare qualcosa.
Il Segretario Federale
Paolo Bini