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La verità non ce la diranno mai, ma il cervello possiamo usarlo lo stesso

by / giovedì, 28 maggio 2015 / Published in Cultura e informazione

E così, riforma dopo riforma, voto di fiducia dopo voto di fiducia, qualche fischio qua e là, rimediato in giro per l’Italia a far campagna elettorale per il Pd, il nostro premier, Matteo Renzi, avanza spedito verso il suo obbiettivo, che così a prima vista, per noi profani che vediamo le cose da fuori, sembra voler essere l’annientamento di ciò che resta dell’Italia. Ovviamente le cronache, i politologi e lo stesso Renzi, dicono altro. I commentatori e gli “esperti di politica” ci narrano di un Capo del Governo deciso e pieno di voglia di restituire all’Italia il ruolo che gli compete, poi, capire qual è questo famoso ruolo non è dato sapere e anche “Matteo il grande” in ogni sua apparizione televisiva non fa che ripetere, seppur molto attento a non essere ripetitivo e all’uso delle parole, quanto abbia fatto più lui in poco più di un anno che tutti gli altri in oltre mezzo secolo. Insomma, propaganda allo stato puro, propaganda dietro la quale si nasconde, nemmeno troppo velatamente per chi ancora sa usare il cervello, l’intenzione di ridurre l’Italia ad un grosso contenitore di gente disperata e pronta a vendersi per poco più di niente, insomma l’avamposto del terzo mondo e tutto a esclusivo vantaggio dei potenti che poi si spartiranno la torta.

Ecco il vero scopo del rottamatore, rottamare tutto il possibile nel minor tempo possibile e fare dell’Italia un Paese dove la gente non conti più nulla, se non quando ci sarà bisogno di strappare qualche lacrima ai telespettatori proponendo in qualche talk show domenicale o di prima serata qualche sfigato che ha perso tutto, dignità compresa, e che dai teleschermi mendica un lavoro o una casa.

L’equazione è semplice, quali sono i governi più ricchi del mondo, quelli delle avanzate democrazie europee o quelli dei paesi sottosviluppati?

La risposta e semplicissima, certamente quelli dei Paesi per i quali sin da quando ero bambino andiamo raccogliendo donazioni per costruire ospedali, scuole o semplici pozzi d’acqua. Quindi, è ovvio che una classe politica come la nostra, abituata a razziare dalle tasche degli italiani tutto il razziabile ed anche di più, oggi che non può più servirsi della svalutazione della lira per far quadrare i conti pur aumentando il debito pubblico, per continuare ad arricchirsi oltre ogni decenza e senza nessun ostacolo, non ha altro da fare se non creare in Italia le stesse condizioni di vita dei paesi del terzo mondo.

Cosa, al di là di ciò che propone Hollywood, in essere da sempre negli Stati Uniti d’America dove il popolo ha quale unico diritto, se proprio ci tiene, quello di vestire una divisa e scegliere se morire ammazzato in qualche strada della civilissima America a stelle e strisce o se andare a morire in giro per il mondo vestendo i panni dell’esportatore di democrazia a mano armata.

Questo è ciò che sta accadendo in Italia e neanche troppo velatamente, non passa giorno senza che l’esecutivo sinistrato di centro-sinistra elimini qualche diritto e introduca qualche dovere, non passa giorno senza che qualche famiglia si trovi a far i conti con la disperazione provocata da debiti e perdita di lavoro.

Renzi sta riformando tutto, la scuola, la legge elettorale, il sistema fiscale, la previdenza e il mondo del lavoro, ma, scientificamente, lo sta facendo unicamente a danno dei lavoratori e delle classi meno abbienti e ha un bel dire che le cose vanno fatte, si vada a leggere la nostra proposta nei suoi 10 imprescindibili punti per rivitalizzare l’economia del Paese e per uscire dalla crisi, quelle sono cose che vanno fatte e fatte subito! Tutto il resto è macelleria sociale e il rottamatore fiorentino, assunto agli onori delle cronache per la sua grande abilità oratoria, finirà per essere ricordato come il macellaio di Firenze, sperando che la Città, per me la più bella del mondo e la sua gente, a cui sono legatissimo, non ne risentano in negativo.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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