FORGOT YOUR DETAILS?

A forza di credersi furbi, tutti, perderanno tutto

by / venerdì, 15 maggio 2015 / Published in Politica e riforme

Eravamo abituati alle tradizionali stupidate, cretinate o coglionate, fate Voi, ad opera dei nostri politici, soprattutto ad opera di quelli chiamati a governare.

Certo, oramai eravamo abituati a qualsiasi stupidaggine, ma i responsabili delle nostre più importanti istituzioni e ministeri questa volta sono riusciti davvero a superarsi. Se prima palesavano grande irresponsabilità o l’intento di far cassa per mantenere i loro molteplici e indicibili vizi e talvolta, nonostante fior fiore di titoli di studio, sembravano soffrire di qualche ritardo mentale, ora, quanto ci somministrano come “utile medicina” per il risanamento economico del “bel Paese”, non riusciamo nemmeno a farlo rientrare nel delirio che il clima ballerino di questa primavera, caratterizzata da repentini cambiamenti climatici, può scatenare nelle menti più fragili. Qui siamo di fronte ad una chiara e sfrontata sfida all’intelligenza degli italiani!

Altroché pareggio di bilancio nel 2016 e uscita dalla crisi, l’ultima legge finanziaria, partorita dall’illuminato Pier Carlo Padoan sotto l’egida del salvatore della Patria, Matteo Renzi, promossa come toccasana per il Paese da quasi tutti i mezzi d’informazione, pare  essere  il delirio dell’intero sistema partitocratico che, condannato dalla storia, sta volgendo verso la sua inevitabile fine. In assoluto il peggio, un peggio più dannoso che inutile, destinato ad accelerare il crack finanziario dell’Italia, oggi completamente dipendente dalle alchimie contabili della B.C.E.

Al popolo italiano, quindi, una ulteriore prova di pazienza e di spirito d’adattamento, visto che la finanziaria, ribattezzata “legge di stabilità”, non servirà a nulla  se non ad aggravare ulteriormente i tanti problemi che abbiamo e con essi, i conti sempre più in rosso del bilancio dello Stato.  Non so se i più l’hanno già fatto, ma è bene che quattro calcoli comincino a farli, perché la manovra, per la quale con qualche sotterfugio siamo riusciti anche prenderci i complimenti dall’Europa, che così facendo ha dimostrato chiaramente di fregarsene delle nostre sorti, pesa quasi esclusivamente sulle tasche dei ceti medio-bassi.

In parole povere, a pagare i tanti errori di gestione del Paese, che la nostra classe politica ha compiuto dal ’’46 ad oggi, per l’ennesima volta è chiamato chi guadagna  meno e chi, sicuramente, le tasse le ha sempre pagate tutte, fino all’ultimo centesimo. Altroché “stimolazione della crescita economica”, la tracciabilità delle operazioni in contanti a soli 2500 euro ha avuto ed ha il solo risultato di inchiodare tutto, imparino dalla Francia e dalla Germania come fare a far pagare le tasse agli evasori, quelli veri, quelli che in Italia, dopo ogni finanziaria, risultano sempre più tutelati e mai minimamente scalfiti! Non è rompendo i coglioni alla nonna che preleva 2500 euro da regalare ai nipoti in difficoltà, perché disoccupati, che si combatte l’evasione fiscale, nossignori, l’evasione fiscale si combatte attraverso un’imposizione giusta che non possa mai superare il 30% dei guadagni; attraverso pene severe che non prevedano sconti; attraverso un giusto utilizzo della macchina dello Stato che, come in Francia, deve recapitare ad ogni cittadino la cartella fiscale da pagare, senza affidarsi, invece, a dichiarazioni dei redditi che si prestano alle alchimie contabili di commercialisti senza scrupoli. Questo deve fare uno Stato moderno e onesto, uno Stato che nessuno dei nostri politici vuole e, ahimè, uno Stato che nemmeno tanti italiani vogliono nella convinzione di essere estremamente furbi e di poter nascondere i loro guadagni agli occhi del fisco.

Ciò cosa sta significando per il nostro Paese?

Certamente il rischio di venir spazzati via dal “giro che conta” e poi, ma non un poi lontano, bensì un poi vicino, talmente vicino da non sembrare nemmeno possibile, la perdita per tutti, anche per i furbacchioni che credono sempre di potersela cavare grazie alle conoscenze e al fatto di credersi immuni da qualunque cosa, l’inevitabile perdita di tutto, risparmi e investimenti compresi.

I tanti “furbi”, che con il loro ottuso comportamento hanno permesso e continuano a permettere ai banditi romanocentrici ed a tanti imprenditori senza scrupoli di sottrarre importanti ricchezze al Paese, sono quelli su cui i politici fanno leva per mantenere questo stato di cose, sono quelli che sono disposti ad assistere al fallimento dell’Italia piuttosto che sacrificare una parte marginale dei loro guadagni, convinti, loro per primi, che non serva a niente. Sono i patrioti di un’Italia che sta svanendo nel nulla, sono dei traditori!

Insomma, la cinghia andrà tirata sino all’ultimo buco possibile ed a farlo saranno sempre i soliti, ancora una volta i nostri governanti se ne sono fregati delle nostre proposte, preferendo, come sempre,  andare a battere cassa agli operai, agli impiegati, agli artigiani, ai commercianti ed ai piccoli industriali, nessun sacrificio è stato fatto dalla classe politica, che ha voluto mantenere, in spregio al popolo che la vota, tutti i suoi privilegi!

Disagio continua ad aggiungersi a disagio, ma a Roma e in tutti i salotti buoni dove si gioca la partita a scacchi sulla pelle del popolo italiano, i problemi della Nazione non entrano, così come quelli delle sempre più numerose famiglie che ogni giorno precipitano al di sotto della soglia di povertà.

Il Presidente Federale

Carlo VERNA

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