Investire nel cambiamento, l’obbligo morale per chi si sente italiano!
Lamentarsi non serve, bisogna agire e bisogna farlo prima che sia troppo tardi! Molti italiani non vogliono investire nulla nel cambiamento, ritengono sprecati i soldi spesi per creare un’alternativa politica all’attuale partitocrazia romanocentrica che sta strangolando il Paese con un cappio fatto d’incapacità gestionale, cattiva politica e una miriade di truffe e ruberie. Lamentarsi è divenuto lo sport nazionale o se preferite, l’arte in cui gli italiani primeggiano. Molti credono sia meglio continuare a pagare e tacere; credono, forse, sia normale togliere il pane di bocca ai propri figli per coprire i buchi creati da una classe dirigente corrotta e maneggiona. Molti italiani ci hanno snobbato, fino a ieri ci davano dei visionari perché noi, unici in Italia, già 10 anni fa avevamo dipinto dettagliatamente l’attuale scenario economico, sociale, finanziario e politico. Oggi molti sono pronti a ricredersi e in tanti ci vengono a sollecitare nell’azione, ma guai chiedere loro un contributo, hanno la pretesa che la liberazione dall’attuale sistema partitocratico si compia da sola, come per miracolo. Miracolo che noi non siamo attrezzati a fare, noi possiamo lottare come sin qui abbiamo fatto, mettendoci del nostro, chiedendo sacrifici ai nostri militanti, ma miracoli non ne facciamo! Se la gente non capisce che la lotta politica va finanziata, allora è inutile che si lamenti, è inutile che se la prenda con i ladroni che albergano nei palazzi del potere.
Pare quasi che il vero motivo per il quale tanti italiani sono incazzati non sia dovuto alla disonestà dei politici, piuttosto, al fatto di non aver potuto loro riempirsi le tasche con i soldi dei contribuenti onesti, ovvero, l’incazzatura nasce dal non essere stati chiamati al tavolo di spartizione nemmeno per le briciole. Tradotto, il grande furore con il quale gridano allo scandalo e al ladro deriva dal fatto di non aver potuto fare altrettanto! Questo mi pare che emerga sin troppo chiaramente, sono tanti, troppi, quelli a cui ho sentito dire: “Al posto loro avrei fatto altrettanto, anzi peggio!” E questa è una vergogna, una vergogna che paghiamo tutti, per cupidigia, vigliaccheria, menefreghismo e per disonestà dei più, perché, diversamente, credetemi, cacciare questa classe politica incapace, corrotta, dequalificata e sostituirla con gente nuova, onesta, che crede nell’Italia e nelle sue grandi potenzialità, è cosa di grande semplicità e se ciò non riesce, il motivo è da ricercarsi nella stragrande maggioranza degli italiani a cui, nonostante pianti e strilli, le cose vanno bene così!
Noi, a tutti coloro che non si identificano nel marcio che sta dilagando senza controllo nella nostra Italia non andiamo a chiedere soldi, semplicemente gli chiediamo di aiutarci, di fare di Italia Terra Celtica il loro Movimento politico e se ciò, inevitabilmente, si traduce in impegno e in un piccolo sforzo economico e perché, senza risorse, diventa impossibile raggiungere tutti gli italiani, diventa impossibile spiegare il nostro progetto e i nostri programmi. Crediamo sia ormai indispensabile investire in una politica nuova, su gente nuova, slegata dai partiti romanocentrici. Crediamo che, se non si è disposti ad affrontare nessun tipo di sacrificio per salvare il Paese dove si è nati e cresciuti; dove magari si è venuti per rifarsi una vita provenienti da un’altra Terra; dove si è messo al mondo dei figli; dove, versando lacrime, sudore e talvolta sangue, si è comprato una casa, si è avviato un’attività e si è cercato di costruirsi un futuro, allora è giusto che le cose vadano così, però, basta lamentarsi, in fin dei conti ogni popolo ha la classe politica e il governo che si merita!!!
Il Segretario Federale
Paolo Bini