Noi ci crediamo ancora
La speranza è l’ultima a morire e siccome noi di Italia Terra Celtica siamo degli inguaribili ottimisti vogliamo ancora credere nella capacità di riscossa delle popolazioni italiche.
Non possiamo e non vogliamo arrenderci al rottamatore Renzi e alla sua banda che si muove al servizio di innominabili poteri, tanto forti da aver spazzato via Berlusconi e da rendere servi e complici il Parlamento, il Senato e la Presidenza della Repubblica. Non vogliamo credere che la maggioranza degli italiani abbia cestinato orgoglio, coraggio e fierezza, non vogliamo arrenderci all’evidenza di un Paese che oggi si mostra incapace di reagire con decisione a provvedimenti che, se fossero mai stati presi da un governo di centro-destra, sarebbero stati definiti dai vari sinistrati italioti, provvedimenti fascisti e dittatoriali.
Non possiamo alzare bandiera bianca proprio ora che c’è bisogno di rilanciare il Paese andando a cancellare i costosissimi privilegi di cui gode la casta; non possiamo far finta di niente mentre un governucolo qualunque, nemmeno eletto dal popolo, ci cancella il futuro e condanna l’Italia all’inevitabile bancarotta; non possiamo lasciar finire nel ridicolo e nel grottesco la saga degli italiani, già popolo di santi, navigatori ed eroi, declassati nel tempo a maestri dell’arrangiarsi e trasformati infine, dal nostro sistema corrotto e iperburocratico, in un branco di tracotanti buoni a nulla.
Non possiamo permettere a gente che non sa cosa vuol dire lavorare, mantenere una famiglia con poco più di 1000 euro al mese, tirare a campare con pensioni che non superano i 700 euro mensili, di ipotecare il futuro dei nostri figli.
Non possiamo lasciarci dettare le regole da un governo che non ha nessun titolo per farlo!
E’ questo che faccio veramente fatica a capire, dove sono finiti gli italiani mentre Renzi e la sua “Corte dei miracoli” si muovono in completa assenza di regole, nell’umiliazione degli onesti e dei coscienziosi, abilmente quanto subdolamente fatti passare per fessi dall’ultima manovra finanziaria che consumerà definitivamente il degrado della coscienza collettiva?
Il signor Renzi, l’esimio campione della “Ruota della Fortuna”, servito e riverito dai ras della partitocrazia romanocentrica, dall’alto della sua cultura e della sua arte oratoria, è riuscito nel 2015 d. C. a calare in Italia un sistema fiscale di tipo medioevale, una babele di imposte che violano l’essenza stessa della democrazia e che porteranno il Paese alla bancarotta, alla recessione e alla disoccupazione di massa!
I segnali ci sono già tutti, non volerli vedere è da irresponsabili; sottovalutarli è da masochisti; credere nell’azione di governo è da complici.
Noi, però, siamo e restiamo ottimisti, contiamo sull’adesione di milioni di italiani che ancora credono nel futuro, che ancora vogliono lottare per i propri figli. Contiamo su milioni di italiani che non vogliono rinunciare alla speranza e che, nonostante per anni siano stati presi in giro dalla politica, ancora credono nel cambiamento democratico e non violento di cui solo la politica di Italia Terra Celtica è portatrice.
Il Segretario Federale
Paolo BINI