FORGOT YOUR DETAILS?

L’azione è magia e la responsabilità è il prezzo della grandezza

by / martedì, 24 marzo 2015 / Published in Pari opportunità

Vivere significa lanciarsi in avanti, verso qualcosa di superiore, verso la perfezione, lanciarsi e cercare di arrivarci. Che significato può avere una vita senza nessun slancio, il cui unico e più ambito scopo è quello di tornare a casa per mettersi in pantofole davanti al televisore?

Quale vita vogliamo per i nostri figli?

Cosa vogliamo lasciare per cupidigia, vigliaccheria e menefreghismo?

C’è forse qualcuno capace di credere, che questa Italia, così com’è, così come sta prendendo forma, sia una bella cosa da lasciare a chi verrà dopo di noi?

Se sì, se qualcuno davvero crede sia così, che il comportamento giusto da tenere sia quello di lasciare il Paese nelle mani di chi ne sta decretando la bancarotta economica e morale, quel qualcuno deve smetterla di nascondersi fra le mura domestiche, dietro un muro fatto di scuse, di se e di ma, deve uscire allo scoperto e dire che è questa l’Italia che vuole.

Oramai sono anche abbastanza stufa di sentire ovunque lamentele e trovare ovunque gente che non è disposta a dedicare nemmeno un minuto della propria vita alla lotta politica.

La si faccia finita con il qualunquismo esasperato all’italiana secondo il quale il popolo è intelligente, capace e capisce. Capisce cosa?! Se non è mai stato capace di nulla se non di prenderselo sempre e ripetutamente là dove non batte il sole! Di cosa è capace il popolo italiano? Me lo si dica, si faccia avanti qualcuno e mi spieghi perché sinceramente non capisco. E’ forse capace di scegliere sempre il peggio fra ciò che gli offre il panorama politico? O forse è il primo al mondo nel riuscire da oltre mezzo secolo a farsi governare da una classe dirigente, attentamente eletta scegliendo fra i più incapaci e come troppo spesso informano le cronache, fra i più ladri e corrotti?

In cosa primeggiano questi italiani che capiscono e sanno scegliere?

Quale record deteniamo se non quello della lamentela e del pianto?

Forse gli estimatori della partitocrazia romanocentrica considerano positivo il nostro ineguagliabile record di debito pubblico o la nostra “giustizia” che continua ad essere richiamata e multata dall’Unione Europea; forse, sono ritenuti un record di cui vantarsi gli innumerevoli casi di malasanità che producono circa 120 morti al giorno, anche per banali operazioni alle tonsille o all’appendicite; forse, avere ben quattro organizzazioni mafiose operanti sul territorio è ritenuta cosa di cui vantarsi; forse, avere il più alto numero di leggi, cavilli e balzelli e non riuscire a risolvere il problema dell’immigrazione clandestina è considerata cosa degna del Guinness dei primati, così come l’avere le tasse più alte e inique al mondo, la più alta percentuale di disoccupazione giovanile d’Europa o i più alti costi della politica, senza eguali sulla faccia della terra….forse è tutto questo e io non lo capisco!

E’ vero che la massima fondamentale dell’uomo libero è “vivere nell’amore per l’azione e lasciar vivere avendo comprensione per la volontà altrui”, ma nel comportamento degli italiani, o meglio, della gran parte degli italiani, non vedo volontà da rispettare, molto più semplicemente, vedo una codardia, una vigliaccheria, una pigrizia fisica e mentale, tanto diffuse a nord come a sud, da lasciar sgomenti, da chiedersi: “Ma l’onore, il benedetto onore di cui gli italiani amano tanto riempirsi la bocca, esiste o è solo un’invenzione astratta?!”

E se esiste: “Dove sono i pochi, oltre a noi di Italia Terra Celtica, che ancora , almeno un briciolo ne conservano?!”

Dov’è la magia del popolo italiano?!

E’ forse stata rottamata come si appresta ad essere rottamata l’intera Nazione?

Noi e mi stupisco che i più non lo capiscano, siamo responsabili anche per gli altri: “Magia è credere in se stessi, se questo lo si capisce e si riesce a mettere in pratica si può fare qualsiasi cosa!” e credetemi, qualsiasi cosa noi pensiamo e crediamo di poter fare, è cominciare!

Nessun creda di poter scaricare in modo generico sulla società le proprie responsabilità, queste sono come un boomerang, ritornano sempre. Tutti siamo responsabili di ciò che facciamo, di ciò che non facciamo e di quello che facciamo di noi.

Tutti siamo responsabili di ciò che lasceremo ai nostri figli, non servono azioni grandi o eclatanti, Dio non ci giudica per la grandezza delle nostre gesta, ma per l’amore che mettiamo in esse, quindi, a tutti è richiesto impegno e azione perché l’azione è magia e la responsabilità è il prezzo della grandezza.

Il Responsabile Organizzativo Federale

Irina Tancau

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