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Le opzioni sono due: schiavi nell’Italia partitocratica o liberi nell’Italia Terra Celtica, la scelta è del popolo

by / martedì, 17 febbraio 2015 / Published in Politica e riforme

La politica dei partiti è tutta tesa a parlare di legge elettorale e di quanto stanno male i delinquenti in galera, nessuno si preoccupa delle famiglie, degli italiani che perdono il lavoro, di tutti quelli e sono tanti, che non riescono nemmeno più a pagarsi cure mediche e medicinali, si è arrivati all’assurdo in cui la gente risparmia, non pensando al futuro ed ai propri figli, bensì per pagare le tasse. A nessuno frega un accidente di niente se il Paese va in malora, tutti a parlare di quello che è giusto e indispensabile per salvare l’Italia dal baratro, che nel linguaggio del governo e dei partiti che lo sostengono equivale a dire: tasse, tasse, tasse e ancora, se possibile, tasse, sempre e solo tasse! Il dogma del nostro Presidente del Consiglio è che il debito deve essere pagato a qualsiasi costo, compreso il sacrificio umano. Ovvero non conta se il suicidio per debiti non pagati o dovuti allo Stato è divenuto un orrore quasi quotidiano da cui i media sembrano aver ricevuto ordine di star lontani. Non conta se lo Stato è insolvente nei confronti di imprenditori che vantano crediti per svariati miliardi di euro. Non conta se lo Stato, accecato dalla sete di denaro, oggi con metodi e mezzi sempre più illeciti ed estorsivi, continua a chiedere denaro ai cittadini trattati da sudditi a cui non è dovuta spiegazione alcuna.

La partitocrazia ha preso il sopravvento e il popolo, ancora legato a vecchie ideologie morte e sepolte sotto l’altare pagano del potere e del denaro, fatica a rendersi conto che nulla facendo, tutti insieme, si andrà a vivere una situazione da terzo mondo dove privilegi e diritti saranno esclusivo appannaggio dei potenti. Tradotto, il messaggio renziano significa che alla gente comune saranno lasciati i doveri e ben tre “grandi privilegi”, che ad essere sinceri anche in passato la partitocrazia non gli ha mai negato: lavorare, pagare, tacere!

Il nostro Stato, è bene non dimenticarlo, nasce come istituzione al servizio del cittadino, solo con il passare degli anni, grazie al colpevole disinteresse della gente, ha acquisito una sua autonomia, arrivando, come oggi è sin troppo palese, a ribellarsi al suo creatore. Come un mostro ingordo di denaro, per la propria sopravvivenza e per accrescere il proprio potere, succhia la linfa vitale al suo popolo, come un virus cresce e si espande. Il nostro compito è fermarlo prima che arrivi ad uccidere l’organismo ospite da cui trae la vita e morire con esso. Poco ci importa se ciò significherà la fine della partitocrazia, anzi, noi è dalla nostra nascita che cerchiamo di sensibilizzare il popolo sulla necessità di far fronte comune contro i partiti; quello che ci importa, eccome, è evitare la fine dell’Italia.

Non so se i più hanno ricordo di quanto studiato anche solo nella scuola dell’obbligo, ma tanto per fare un piccolo esercizio di memoria ci tengo a ricordare che una volta, nemmeno troppo tempo fa, lo schiavo era a tutti gli effetti proprietà del padrone, che ovviamente ne poteva disporre a suo piacimento. Si finiva in schiavitù per essere figli di schiavi o per debiti non pagati. Oggi, prendendo stupidamente ad esempio la società statunitense, stiamo per compiere il più clamoroso salto indietro nella storia da dimenticare, di fatto si è costituita l’oligarchia e lo Stato è divenuto il peggior nemico del popolo. Anni ed anni di gestione disastrosa della cosa pubblica hanno accumulato nelle casse dell’erario un debito impressionante che ora viene scaricato sul popolo suddito. Un debito che, nulla cambiando, come nulla sta cambiando nella gestione dello Stato e delle amministrazioni regionali e locali, renderà tutti gli italiani schiavi!

Il Responsabile Federale Commercio e Artigianato

Pili Elide

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