Rifiutarsi di sapere equivale ad essere complici e mandanti della distruzione del Paese
Sempre più siamo il Paese dell’ipocrisia dilagante, dei diritti umani calpestati, della giustizia ad personam. Siamo il Paese che ha la peggior classe politica del mondo, fatta di incapaci, quando non di delinquenti.
Siamo il Paese dove in campagna elettorale si promette di tutto e dove nulla si mantiene dopo aver carpito con il raggiro la fiducia degli elettori. Siamo il Paese dove si affrontano seriamente solo i problemi banali, dove si parla e si discute solo di “aria fritta”, dove c’è la più grande concentrazione al mondo di gente che si lamenta, però, guardandosi bene dal fare qualcosa per cambiare. Siamo un Paese finto, questa è la realtà, un Paese abitato da un “non popolo”, da gente capace di guardare a mala pena a casa propria, da gente, che salvo a parole, si guarda bene dall’ interessarsi del bene comune. Siamo un puntino insignificante sul mappamondo e lo siamo per colpa nostra. Manca il più elementare senso d’appartenenza, veniamo umiliati da tutti, l’India dal 5 marzo 2012 ci ha sequestrato due militari, il Brasile si rifiuta di consegnarci un terrorista pluricondannato dalla nostra giustizia; in Europa l’unica voce inascoltata resta quella italiana e questo grazie alla ridicola esperienza del governo europeo guidato da Romano Prodi. Sono anni, decenni, che i nostri politici si arricchiscono alle spalle dei cittadini ormai ridotti alla fame e mai si è riusciti a cambiare, ad abbattere questo ignobile e pericoloso sistema partitocratico. Non solo, guai a voler cambiare, guai a voler proporre qualcosa di nuovo, guai ad avere ancora voglia di sognare, i peggiori nemici che abbiamo incontrato non sono stati i politici ed i partiti avversari, nossignori, quelli li avevamo messi in conto, il principale nemico, o se preferite, ostacolo, che Italia Terra Celtica ha sin qui trovato è il popolo italiano, la sua vigliaccheria, il suo menefreghismo, la sua certezza, negata dalla realtà quotidiana, di essere il popolo più furbo del mondo. L’Italia è un Paese fallito, presto non riusciranno più a tenerlo nascosto, un Paese destinato a sparire, certamente per colpa dei politici romanocentrici, ma soprattutto per colpa del popolo elettore.
Altroché caccia all’evasione fiscale, da noi più si pagano tasse e peggio stiamo, si mangiano tutto!!!
Mentre il Paese inesorabilmente affonda il governo Renzi continua a “congelare”, “rimandare”, “galleggiare”, però, continuando a spremerci come limoni, tecnicamente siamo falliti e nel mondo lo sanno tutti, tranne gli italiani, che non vogliono sapere, sperano nell’unica cosa che non accadrà mai, il miracolo!
Non so davvero cosa si possa fare per invertire la rotta, o meglio, noi il nostro progetto l’abbiamo e sicuramente sarebbe vincente, ma la gente preferisce andare avanti così, evidentemente trova più facile lagnarsi che non impegnarsi attivamente in politica. Comunque per quel che mi riguarda ho troppe primavere per cambiare ora, per conformarmi al comportamento delle masse, resto un sognatore e nella speranza, ormai ridotta al lumicino, che molti italiani trovino la voglia ed il coraggio di sognare con noi, mi sento di dire che mai il pugno di donne e uomini che militano, sostengono e credono in Italia Terra Celtica alzeranno bandiera bianca. Il sogno continua, saremo sempre più determinati, in fin dei conti in gioco c’è la nostra vita, quella delle persone a noi più care e se la maggior parte degli italiani continuerà ad affidare il proprio futuro alla partitocrazia romanocentrica, noi non lo faremo mai!
Il Presidente Federale
Carlo Verna