Liberi di vivere in Pace
Noi crediamo sia ormai chiaro agli occhi del mondo, agli occhi di tutti coloro che hanno imparato a vedere al di là delle pellicole made in Hollywood, quanto pesante e pericolosa sia l’ingerenza americana in ogni angolo del pianeta. Gli Stati Uniti, unicamente nei loro interessi economici e politici prendono, come hanno sempre fatto, decisioni finanziarie, economiche, politiche e militari a spese dell’intera economia mondiale, tradotto: è l’intera economia mondiale a sostenere, oggi più che mai, gli interessi degli Stati Uniti.
La favola, perché di questo si tratta, tale per cui i bravi soldati a stelle e strisce garantiscono la libertà e la democrazia nel mondo, non è nemmeno più buona per i bambini, non c’è guerra che non veda direttamente o indirettamente impegnata la super potenza americana che, sempre con la scusa di una dittatura da abbattere e della caccia planetaria ai cattivi, ovunque sta facendo quello che vuole con la complicità di un’Europa inesistente se non per gli interessi delle lobby che gestiscono l’euro.
Gli americani hanno sempre condotto le loro guerre per motivi economici e finanziari con i soli ed unici scopi di annettere nuove colonie alla N.A.T.O. e per prevenire la crescita e lo sviluppo di potenziali concorrenti. Nei fatti, il capitalismo americano, certamente il più grande, spietato e forte al mondo, provoca danni gravi, spesso irreversibili a tutti gli altri Paesi, ovviamente e soprattutto, a quelli interessati dai loro interventi pacificatori e dispensatori di libertà, sempre accompagnata da stragi e bombardamenti.
Insomma, guardiamoci attorno, tutte le economie mondiali si basano sulla produzione, la lavorazione e l’esportazione di prodotti di consumo, siano essi materie prime o lavorate, siano prodotti alimentari o tecnologici, siano il frutto dell’industria pesante o dell’artigianato; tutti i Paesi vivono di questo, gli Stati Uniti no! Loro producono ed esportano “democrazia” e quel che è peggio, lo fanno a mano armata perché la loro maggior industria è quella della produzione di armi ed in particolare di armi da guerra!
Gli Stati Uniti hanno bisogno della guerra, è la loro necessità primaria, è l’unica salvezza del dollaro, di fatto la valuta più sporca di sangue in circolazione. E’ la politica stessa ad essere militarizzata nel continente a stelle e strisce, non è un caso, se il Pentagono arriva a riferire compiaciuto che la guerra all’Isis è arrivata ad un costo giornaliero che sfiora i 9 milioni di dollari. Gli Stati Uniti hanno un bilancio della difesa superiore a quello di Russia, Cina, Regno Unito, Giappone, Francia, Arabia Saudita, India, Germania, Italia e Brasile messi insieme e tutto questo sfacciatamente di fronte ad un mondo occidentale, quasi completamente asservito, che solo pochi anni fa riusciva a premiare con il Nobel alla Pace uno dei più grandi guerrafondai della storia, il Presidente statunitense Barack Obama.
Gli eventi, non poteva essere diverso, hanno poi testimoniato, più di ogni parola, ogni articolo e ogni discorso, quanto fosse sbagliato e inopportuno quel premio, addirittura offensivo per le tante persone che nel mondo, anche a rischio della propria vita, lottano davvero per la Pace. Gli Stati Uniti, infatti, fin dalla prima metà del XX secolo, hanno nel complesso militare-industriale il loro benefattore principale. Gli Stati Uniti sono diversi dagli altri Paesi. Normalmente uno stato cerca di ridurre il deficit di bilancio. Gli Stati Uniti fanno il contrario con un enorme debito pubblico e deficit di bilancio in costante crescita e con l’amministrazione Obama che, quasi avesse un record da stabilire, continua ad aumentare le spese militari per interventi “pacificatori e portatori di libertà” in altri paesi del mondo.
Ora, dopo averli visti all’opera in Afghanistan, Iraq e Libia, stanno preparando i nuovi i poligoni delle guerre future: il Medio Oriente e l’Ucraina. Si stanno preparando e non a caso il Segretario Generale della N.A.T.O., Jens Stoltenberg, ha recentemente annunciato che lo Stato Islamico e la Russia sono le principali minacce per l’Alleanza, guarda caso, lo stesso pensiero del Ministro della Difesa statunitense, Chuck Hagel, che ha prontamente chiesto al buon Obama più denaro per il Pentagono proprio in previsione di un nuovo fronte Russo e di nuovo slancio militare contro i terroristi islamici.
Noi ribadiamo, per quanto credo rimarremo inascoltati dai politici europei, quasi tutti al servizio dello strapotere economico delle banche d’affari americane, il nostro impegno per la PACE e lo facciamo con la comunicazione, con le parole in cui crediamo e con un consiglio a tutta la politica occidentale, un consiglio per il bene di tutta l’umanità, lasciamo gli Stati Uniti soli, non continuiamo a fabbricargli degli alibi, smettiamola di essere il loro animale da compagnia, torniamo ad essere liberi. Liberi di decidere, liberi da condizionamenti, liberi di vivere in PACE.
Il Segretario Federale
Paolo Bini