FERMIAMOLI!
Credo non ci sia cosa più chiara del fallimento dei partiti. Nessuno, meglio di chi rappresenta la politica italiana incarna la parola “fallimento”. Altroché politici e tecnici capaci, se solo avessero un minimo di cervello ed i coglioni per farlo si farebbero da parte, se poi, fossero anche onesti, restituirebbero alle casse dello Stato quanto, se non rubato, certamente, immeritatamente percepito. Invece, no! L’unica cosa che non farebbero mai è levarsi di mezzo, palesemente, a loro del futuro del Paese non frega assolutamente nulla. Il delirante aumento della pressione fiscale ne è il più fulgido esempio. Altroché rimedi da politici illuminati o da tecnici, continuare ad aumentare le tasse è da disperati ed irresponsabili, significa produrre recessione e rabbia sociale.
Ai cacciatori di evasori fiscali incaricati dal Governo, sempre più simili ai cacciatori di scalpi yankee e messicani che facevano strage di donne e bambini indiani per avere la ricompensa sullo scalpo che allora pagavano il governo statunitense e messicano, mi piacerebbe far notare che il malcontento diffuso e le sempre più numerose proteste di piazza, non sono ad opera degli evasori fiscali. A mia memoria non ho mai assistito a proteste degli evasori fiscali, loro non protestano, semplicemente non pagano le tasse, o sfruttano le leggi per eluderle, ma l’hanno sempre fatto in silenzio e così continuano a farlo, lontano dai riflettori e dalle proteste. In piazza ci sono i cittadini per bene, quelli che hanno sempre pagato e che ora non ce la fanno più e a dire il vero non ce ne sono neanche quanti dovrebbero essercene, perché, nonostante tutto, sono ancora rispettosi di uno Stato che, invece, non li ha mai rispettati. Le misure adottate, non è un caso, continuano infatti a bastonare con intollerabile arroganza i contribuenti onesti ed il tutto senza risultati tangibili nell’abbattimento del debito pubblico.
Nel contempo, le riforme del mercato del lavoro, così come volute dall’esecutivo guidato da Renzi e come approvate in Parlamento e Senato, non creeranno nuovi posti, bensì tanti, tantissimi ricorsi giudiziari. Per creare lavoro, anche uno stupido in buona fede lo capirebbe, bisogna agire sulla leva fiscale, dare lavoro in Italia costa troppo, ma non perché ci siano stipendi elevati, anzi gli italiani sono fra i meno pagati d’Europa, semplicemente perché le tasse sul lavoro sono troppo alte, le più alte del mondo! Ora, noi di Italia Terra Celtica l’abbiamo capito e non siamo degli scienziati, al governo e fra i banchi delle Camere, mi risulta ci siano fior fior di laureati ed esperti di tutto e di più e, quindi, se tanto studiare e tanta conoscenza porta a simili risultati di due una:
-
o le nostre scuole sono da mettere rigorosamente sotto controllo perché distribuiscono titoli accademici e diplomi immeritati…
- o sanno benissimo cosa stanno facendo, ma siccome tutto rappresentano meno che i bisogni degli italiani, continuano imperterriti a razziare il Paese sino a che ci sarà qualcosa da prendere.
L’unica cosa che ci resta da fare, è fermarli!
IL Segretario Federale
Paolo Bini