Cancelliamo l’insicurezza, incontriamoci con un sorriso
Certo che con quello che è dato vedere, soprattutto con quello che ci tocca sopportare dall’ennesimo governo nominato dal finalmente ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, stupisce ed ha dell’incredibile l’assoluta mancanza di reazione del popolo italiano. Le vessazioni a cui si è quotidianamente sottoposti superano ogni più deviata immaginazione, si è arrivati a pagare l’affitto per stare a casa propria e poco conta che lo chiamino I.M.U., tasi o con qualunque altro nome; si è arrivati a rendere una specie tutelata quella dei delinquenti, dei ladri, dei truffatori e dei banditi di ogni genere ai quali la “legge” italiana è sempre disposta a concedere un’attenuante, ovviamente sulla pelle dei cittadini onesti che continuano a mantenere le istituzioni attraverso un prelievo fiscale senza eguali al mondo. Ovunque è una lamentela, tutti che ce l’hanno con la politica iniqua dei partititi e poi, tutti che si mettono in coda agli sportelli bancari e postali per pagare, per pagare e mugugnare! Sembra quasi che agli italiani manchi la fiducia in se stessi, d’altronde è cosa nota, che da sempre la sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini ed i politici del “bel Paese”, maestri nello spreco di denaro pubblico, si sono anche sempre dimostrati maestri nel trasmettere al popolo insicurezza a piene mani. Noi viviamo il paradosso di una Nazione in mano a scadenti politici di professione dove, seppur molti si professano solo prestati alla politica, una volta eletti, si massacrano l’un l’altro verbalmente pensando già alla prossima scadenza elettorale, così evidenziando, se ancora ce ne fosse bisogno, di non essere degli statisti, perché la grande differenza fra un politico e uno statista sta nel fatto che mentre il politico pensa a come farsi rieleggere, lo statista pensa alle generazioni future ed al progresso del Paese. Una cosa mai avvenuta in Italia ed a testimoniare quanto dico c’è l’enorme debito pubblico che, causato da un’irresponsabile gestione delle casse dello Stato, ha ipotecato il nostro presente ed il futuro nostri figli. La nostra e lo dico con amarezza, è una civiltà incompiuta, la Civiltà avrà inizio veramente solo quando il potere dell’amore arriverà a sostituire l’amore per il potere! Solo quando verranno stimati diritti e doveri e non solo i privilegi.
E’ l’insicurezza che ci rende deboli nei confronti del potere partitocratico, che come una piovra arriva ovunque, minando, oltre alla stabilità del Paese, la morale del popolo e la stabilità delle famiglie. La nostra gente ha molti beni materiali, forse ha tutto, ma credo che molti, se avessero l’accortezza di guardare nelle loro case nel giusto modo, potrebbero notare la mancanza di un sorriso spontaneo e siccome il sorriso è il principio dell’amore, ancora una volta mi trovo costretta ad evidenziare come i mali della nostra società derivino dalla mancanza di questo meraviglioso sentimento, che pensate, non costa niente, c’è la regalato Dio, noi dobbiamo solo riconoscerlo e farlo nostro. Ciò che la gente non capisce è che la materialità non da la felicità, anzi, il bramare le cose materiali ci espone a comportamenti che ci rendono deboli, vulnerabili. Comportamenti che ci portano a mentire, odiare e invidiare, mentre, invece, le fortune della gente dovrebbero iniziare dalla voglia di tornare a sorridere: “Incontriamoci con un sorriso e una volta che l’un l’altro avremo cominciato ad amarci, vedrete, diverrà naturale impegnarsi a fare qualcosa per gli altri.”
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau