E’ senz’altro tardi, ma rimanere nell’Unione Europea è comunque un suicidio!
Certo che, come al solito, ciò che scrivo risulterà completamente inutile, voglio continuare a tentare in questo esercizio, mosso più dalla disperazione che non dalla speranza che possa servire a qualcosa. Dunque, vorrei mettere a nudo ciò che ha significato e significa per l’Italia, ma soprattutto per gli italiani, l’Unione Europea. Tutti coloro che grazie all’Unione si sono arricchiti, che sono stati sdoganati come grandi economisti quando in realtà erano e restano dei pessimi commercialisti, hanno sempre detto e continuano a farlo, che l’Europa per l’Italia è indispensabile, che non si potrebbe più lavorare e vivere al di fuori dell’Unione Europea, senza il salvifico ombrello offertoci dalla B.C.E., parole ripetute come un mantra da giornalisti nemmeno degni di scrivere sulla carta igienica e da gente come Mario Draghi, Carlo Cottarelli, Romano Prodi o Mario Monti, gente che mente sapendo benissimo di mentire.
L’Unione Europea sin da subito ha palesemente abbandonato la proclamata ambizione di creare il suo popolo; ha cestinato, se mai ce ne fosse stato almeno uno, ogni tipo di progetto politico; ha annientato, fra centinaia di migliaia di morti per mancanza di medicinali e di cibo e fra l’incomprensibile disinteresse dei popoli non coinvolti, la democrazia in Grecia; ha dato vita, cercando legittimazione nei cittadini, ad una splendida “Carta dei Diritti Fondamentali”, che avrebbe dovuto avere lo stesso valore dei trattati, ma che è finita per essere stata cancellata dal quadro istituzionale europeo, sopraffatta dalla logica economica; ha istituzionalizzato e formalizzato logiche violente attraverso l’esercizio impietoso del potere, che ha prodotto esclusione delle persone ed espropriazione dei diritti; ha resuscitato la censura, emarginando o facendo tacere ogni forma di dissenso, spesso con metodi che ricordano le peggiori dittature del passato, quindi, allo storico deficit di democrazia, ha permesso che si affiancasse un sempre più distruttivo deficit di legittimazione, che ormai, “Campagna Vaccinale Anti Covid”,“Passaporto Sanitario Internazionale”, “Identità Digitale” e “Qatargate”, nel disinteresse collettivo, sconfina apertamente nell’illegalità. Ma venendo a noi, tralasciando il fatto, ormai ineludibile, che il Parlamento Europeo serve esclusivamente quale alibi ai veri padroni dell’Europa, le grandi multinazionali, le Big Pharma e le potentissime banche d’affari, che hanno negli Stati Uniti d’America la testa della piovra, per l’Italia questi vent’anni e poco più di Unione Europea hanno significato lo smantellamento del 90% del sistema produttivo; la creazione di milioni di disoccupati; l’istituzionalizzazione del lavoro precario e sottopagato; l’aumento indiscriminato della povertà; l’aumento esponenziale dell’immigrazione clandestina; l’aumento dei prezzi di qualsivoglia genere di consumo; la perdita di sovranità in ogni settore, da quello politico a quello finanziario, da quello giuridico a quello agroalimentare e da quello culturale a quello sanitario.
Non ci vengano quindi a dire quanto è indispensabile l’Unione Europea per l’Italia. Quel poco, molto poco, che sin qui ci è stato dato, sotto forma di finanziamento o di sovvenzione, forse, non corrisponde nemmeno alla centesima parte di ciò che l’Italia ha dato e continua a dare all’Europa. In questi anni ci è toccato vedere i nostri figli, probabilmente anche schifati da genitori imbelli e ignavi, emigrare all’estero, anche per fare i manovali o i lavapiatti e abbiamo fatto finta di niente, o meglio, gli italiani, tutti quelli non iscritti a Italia Terra Celtica, quindi la quasi totalità, hanno fatto finta di niente, molti vantandosi della conoscenza della lingua inglese del proprio figlio, quindi, del fatto che poteva benissimo fare il lavapiatti a Londra.
Non ci vengano a dire, i rinnegati che hanno contribuito alla distruzione del Paese, chi da assassino progettista, chi da vigliacco esecutore e chi da rincoglionito elettore, che l’Unione Europea è la nostra ancora di salvezza. I pochi finanziamenti ricevuti, sbandierati dalla politica romanocentrica come una grande vittoria dell’Italia, in verità sono un prestito oneroso al quale non riusciremo mai a far fronte se non con ulteriori cessioni di sovranità nazionale, magari continuando a distruggere il nostro settore agroalimentare, arrivando anche ad importare il vino annacquato, non più fatto con l’uva, dall’Olanda o dalla Germania, o sacrificando le nostre colture di grano, mais e riso al “Dio” pagano della “sostenibilità alimentare”, grande dispensatore di farine derivate dagli insetti e di colture transgeniche made in U.S.A.
Non ci vengano a dire che senza Europa si muore, semmai è l’esatto contrario, da quando siamo nell’Unione Europea la mortalità, senza guardare gli ultimi due anni in cui le “morti improvvise” stanno facendo saltare il banco dell’Istat, è aumentata esageratamente a cominciare da quella sul lavoro. Sono aumentati i suicidi causati da fallimenti economici e perdita di lavoro e sono aumentate le morti legate al sistema circolatorio, ai tumori ed al sistema respiratorio per mancanza di cure e per inefficienza del nostro sistema sanitario.
Non ci vengano a dire che per noi è strategico rimanere all’interno dell’Unione Europea perché ogni giorno dell’anno, la buona “mamma Europa” ci estorce circa 200.000 euro sotto forma di multe per inadempienze a trattati sottoscritti dai nostri governi, quindi, di due una, o i nostri governanti, da Prodi in poi, sono stati tutti dei rinnegati affaristi o dei poveri mentecatti, imbecilli pluripatentati. Nei fatti, senza andare tanto indietro, non fosse altro che per evitarsi forti dolori allo stomaco, la Commissione europea, il 27 gennaio 2022 ha ancora aperto ben 8 infrazioni per mancato recepimento di direttive europee, facendo salire a 110 le procedure a carico del nostro Paese, di cui 65 per violazione del diritto dell’Unione e 45 per mancato recepimento di direttive UE. La Corte dei Conti ha calcolato che dal 2012 al 2020, l’Italia ha pagato 752 milioni di multe all’Unione Europea per le condanne conseguenti ad alcune delle procedure di infrazione che gravano sul nostro Paese, così, per aggiornare l’importo ai giorni nostri, cosa difficile per l’ambiguità della politica romanocentrica, si può dire che la cifra sia arrivata abbondantemente a superare gli 800 milioni e per capire quanto questo vada ad impattare sui nostri conti pubblici, basta tener conto che solo nel 2020 abbiamo sacrificato più di 67 milioni di euro in multe.
Non ci dicano che l’Unione Europea è sinonimo di sviluppo e di legalità perché anche i nazisti dicevano la stessa cosa, bisogna solo capire cosa significa sviluppo e legalità per i veri padroni dell’Europa. Per l’Italia significa pagare multe per tutto, per il mancato recupero degli aiuti illegittimi concessi alle imprese nel territorio di Venezia e Chioggia; per il mancato recupero degli aiuti illegittimi concessi per interventi a favore dell’occupazione; per il mancato recupero degli aiuti di Stato concessi agli alberghi dalla Regione Sardegna per la quale il 31 dicembre 2020 sono stati pagati 7,5 milioni in forma forfettaria e 80 mila euro per ogni giorno di ritardo nell’applicazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza del 2012; per le 200 discariche abusive che fanno del nostro Paese una fogna a cielo aperto e che ci sono costate, pagate in forma forfettaria, 40 milioni più 42,8 milioni per ogni semestre, arrivando nel 2020 ad un conto monstre di 232 milioni di euro e non finisce qui. L’Italia è anche assoggettata a quattro procedure di infrazione per la non applicazione della direttiva sul trattamento delle acque reflue, sotto accusa è la nostra rete fognaria e la mancanza di impianti di depurazione e ciò nonostante, ovviamente a carico dei cittadini, oggi ci viene presentata la “green economy”, anch’essa voluta dall’Europa, che azzererà il valore di oltre 12 milioni di abitazioni per le quali moltissimi stanno ancora pagando i mutui. L’Italia paga anche 90 mila euro di multa ogni giorno dell’anno perché l’Unione Europea ha stabilito che abbiamo troppi corpi di polizia, infatti, se ne pagavano 30 mila al giorno quando i corpi di polizia erano sette: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, ma poi, la politica romanocentrica in nome della lottizzazione del potere attraverso la dispensazione di posti di lavoro, calcolato che le multe le pagano i contribuenti, ha pensato bene di duplicare la Polizia Penitenziaria e di centuplicare le Polizie Locali, Provinciali e Consortili.
Non ci dicano che l’Unione Europea pensa al benessere dei popoli, perché è oltremodo evidente che l’Unione Monetaria Europea pensa esclusivamente al benessere dei banchieri e dei veri padroni del mondo, quelli che controllano i fondi d’investimento statunitensi, Blackrock, Vanguard e State Street, maggiori azionisti del 90% delle società del Pianeta Terra quotate sullo “S&P 500” e di molto, moltissimo altro ancora. La verità è che le auto elettriche andranno a creare il gigantesco problema dello smaltimento delle batterie; le “case ecologiche” creeranno l’enorme problema dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici e nel frattempo si sta creando, in Africa e in America Latina, il nuovo schiavismo, che vede, comparse necessarie, milioni di bambini impegnati a scavare la terra fino alla morte, in “miniere” senza nessun requisito di sicurezza, maltrattati, mal vestiti e mal nutriti, carne da macello necessaria all’estrazione dei minerali indispensabili alla nuova e “pulita” “green economy”.
Come dicevo, non è più la speranza di poter risvegliare le coscienze a farmi scrivere, ormai mi è rimasta solo più la disperazione!
Il Segretario Federale
Paolo Bini